7 Dicembre 2010

Il premier e il sindaco (ovvero: Silvio e Matteo)

Appunti, Attualità, Giovani, Perpetui

Il sindaco di una grande città, e anche di una piccola, e anche un qualsiasi cittadino, non si nega mai ad un incontro col capo del governo. La nostra politica, così partigiana e poco istituzionale dimentica sempre che le persone – pro tempore – sono le istituzioni che rappresentano. Dopodiché, dal punto di vista strettamente politico, penso che l’incontro, in questo particolare momento e in quel particolare luogo, abbia oggettivamente fatto molto meglio a Silvio che a Matteo.

14 risposte a “Il premier e il sindaco (ovvero: Silvio e Matteo)”

  1. claudio ha detto:

    condivido il testo di Giannini:
    http://www.repubblica.it/rubriche/polis/2010/12/07/news/renzi_ad_arcore-9932528/
    iniziativa piu’ che discutibile decisamente sbagliata nella forma, nella sostanza, nella tempistica… in tutto. Anche l’ammissione che l’incontro doveva restare riservato. Ahi, ahi, se queste sono le giovani speranze…

  2. Gabriella Zonno ha detto:

    Breve e coinciso mi pare che le sue parole colgano perfettamente quale sia il quid

  3. Meursault ha detto:

    Piccolo memorandum:
    La Melandri ha fatto una proposta bipartisan per raddoppiare l’ora di religione introducendo una misteriosa introduzione alle religioni con elementi di teologia, perché, dice lei, il “bisogno di sacro è insito in ognuno di noi” (certe telefonate con Bagnasco fanno miracoli), ma evitando accuratamente di inserire storia delle religioni nella proposta didattica che assume un connotato propagandista.
    Il raffazzonato blog di quest’ultima, come quello della Concia, è un capolavoro di censura. Sono decine le persone che hanno commentato e mai visto i loro commenti apparire (meno male che Giovanna c’è).
    Intanto per abbattere quel cattivone di Silvio si prepara l’asse Calearo-Cuffaro-Bagnasco. Io mi immagino le risate sui temi eticamente sensibili.
    Lei, a parte dissociarsi ma non dimettersi, ha commenti in merito?

  4. Lorenzo L. Gallo ha detto:

    Meursault, presumo che Scalfarotto non commenterà…

  5. Meursault ha detto:

    Lorenzo, uh lo so.
    Era per dare un taglio a questa messa cantata del blog sprofondato nel disinteresse generale se non quello dei consiglieri comunali del Pd (osteee…)
    Ma poi dico, appoggiare Renzi?
    Renzi quello che non riesce a trovare un riferimento culturale che non sia triste apologia del sussidiario delle medie (vedere l’ultima puntata di Annozero per piangere)
    Renzi quello che ha insultato la dottoressa Gentilini rea di riportare dati sulla pericolosità dei termovalorizzatori (cercare su Google Renzi- Gentilini)?
    Renzi quello dichiaratamente contro i matrimoni gay perchè ha “fatto lo scout”?
    Scalfarotto è impalpabile. E’ così innamorato del suo profilo internazionale da non aver capito in cosa consista l’Italia. Quelli che…fanno i comizi su twitter mentre gli altri su twitter cercano sesso.
    Questi rottamatori mi ricordano, nei modi e nel fervore, i fanatici attestatori della digital economy. Ragazzotti impreparati e naive che hanno fatto fare al sistema finanziario mondiale una piroetta prima di gettarlo nel baratro. Quando l’ideale è un avatar.

  6. scalpha ha detto:

    Caro Lorenzo, e cosa dovrei rispondere a fare? Mersault avrebbe da ridire anche di un post con la ricetta delle tagliatelle al ragù.

  7. Lorenzo L. Gallo ha detto:

    Davvero? Se nel ragù ci mettessi la Melandri e Renzi, sono sicuro che a me piacerebbe… Finalmente avremmo trovato una maniera di renderli utili.

  8. Meursault ha detto:

    Ah ecco visto che io porto degli argomenti sgraditi, si gioca a demolire l’argomentatore senza entrare nel merito degli argomenti. E poi lei è quello che vuole un’alternativa sociale alla dottrina cattolica? Stessi geni, stesso metodo.

  9. Omar Supio ha detto:

    Beh, non mi pare ci sia molto da dire. E’ di ieri l’altro la affermazione di Berlusconi che vuole lasciare la nazione in eredità a un giovane, e Renzi si è presentato. Che abbiano fornito il piatto di lenticchie di biblica memoria?

  10. Omar Supio ha detto:

    tu scrivi “penso che l’incontro, in questo particolare momento e in quel particolare luogo, abbia oggettivamente fatto molto meglio a Silvio che a Matteo”. Sei decisamente prudente. Per Silvio è stato un salvagente al naufrago. Tutto il centro destra lo lascia; la sinistra lo va a trovare A CASA! Matteo voleva incontrarlo? Palazzo Chigi! Ma Arcore NO! Come Bondi, come Bossi, come La Russa, come Ruby, come l’igienista mentale (dentale?). Matteo peggio della Binetti. Che delusione!

  11. Lorenzo L. Gallo ha detto:

    poi, può sempre darsi che Berlusca abbia cambiato gusti… forse per questo voleva Renzi pron(t)o a casa sua, novella Carfagna sotto la sua scrivania.

  12. monica ha detto:

    Mah, non so, qualcuno ha notato che in questo momento le camere, cioè il luogo principe in cui, in una democrazia parlamentare, si svolge il dibattito politico e si prendono le decisioni per la guida del paese, sono chiuse? e lo sono per permettere a Berlusconi di concludere comodamente, nelle sue numerose residenze private, la sua campagna acquisti per sfuggire alla sfiducia che il partito di Renzi voterà? che la calendarizzazione della mozione di sfiducia presentata dal partito di Renzi contro il ministro Bondi del governo Berlusconi è saltata? Qualcuno si ricorda tutte le volte che Berlusconi si è negato alla richiesta di presentarsi in parlamento per fornire spiegazioni sui numerosi scandali che ha inanellato? tutte le volte che ha rifiutato, nelle sedi deputate, di rispondere a dei giornalisti? da quanto tempo sta eludendo le convocazioni del Copasir? e i confronti televisivi rifiutati prima delle scadenze elettorali? per non parlare dei legittimi impedimenti per rifiutarsi di presentarsi nei tribunali. Dopo quindici anni di rottamazione, quella sì, delle istituzioni e regole democratiche ad opera del berlusconismo, il partito di Renzi sta cercando di “mandare a casa” Berlusconi, e il motivo principale per cui vuole mandarcelo, quello che riassume tutti gli altri, è proprio questo. E qualcuno, nell’opposizione, si sente ancora di dire che la sensibilità istituzionale è una questione di “forma”? Liberissimo Renzi di andarlo a trovare a casa, una volta che ce l’avremo rimandato. E’ cosi difficile da capire?

  13. ale ha detto:

    Monica, tu parli del “partito di Renzi” come se in questo momento il PD non fosse spaccato in due tronconi, uno dei quali vede come protagonista proprio Renzi e l’altro Bersani. Credo che molti all’interno del PD si chiedano che ci faccia Renzi nel partito, quindi dire “il partito di Renzi” come se Renzi avesse agito d’accordo con la dirigenza o nello spirito della dirigenza, mi sembra un po’ assurdo, scusa.

  14. […] Scalfarotto sul suo blog, Civati sul suo blog, Gramellini su La Stampa di ieri, Marta (io) su Europa di oggi, Saponaro sul suo blog. Sicuramente ce ne sono molti altri che mi sono sfuggiti. Posted in Senza categoria | No comments […]