20 Marzo 2007

Basta un poco di zucchero (e la pillola va giù)

Diario

Mary Poppins scrive a Repubblica.
Perché gli omosessuali non possono adottare
Rosy Bindi

Caro Scalfari, più volte nelle ultime settimane, lei ha seguito il mio lavoro di ministro delle Politiche per la famiglia con un´attenzione che mi fa onore e di cui la ringrazio. Nel suo editoriale di domenica scorsa, riportando una mia frase sulla possibilità di adozioni da parte di coppie omosessuali, lamenta invece che non ci sia stata smentita e reclama una spiegazione. E anche per questo la ringrazio.
Non farò una smentita perché la frase che l´ha colpita (“E´ meglio che un bambino resti in Africa piuttosto che sia adottato da una coppia omosessuale”) è stata effettivamente da me pronunciata, anche se con accenti ben diversi da quelli che risultano dalla secca estrapolazione dal suo contesto. Sono lieta invece di darle una spiegazione, spero utile a chiarire che non c´è, e non c´è mai stato in me alcun intento offensivo nei confronti degli omosessuali. Ho infatti pronunciato quel giudizio nel corso di un dibattito di fronte a una platea fortemente ostile ai Dico e a qualsiasi forma di riconoscimento dei diritti individuali all´interno delle coppie di fatto, specie se dello stesso sesso. Tra le accuse tradizionali della destra, c´era anche quella che immagina i Dico come inizio di un piano inclinato che porterà in breve a matrimoni, convivenze e adozione senza regole. Idea, se ne sarà accorto, che circola con altri intenti e speranze, anche in certa sinistra.
Ma così non è. E credo che, oltre a respingere quel sospetto, la durezza della mia frase nasca dall´aver sovrapposto con troppa sinteticità due principi sui quali resto ferma. Eccoli: non è prevista e non è prevedibile alcuna forma di adozione per coppie omosessuali; per ogni bambino il proprio ambiente natale, se assicura livelli decenti di vivibilità, è il migliore del mondo, in Africa come in Bielorussia.
Come lei stesso ha riconosciuto, ho lavorato per la definizione dei Dico con autonomia e responsabilità, anche a rischio dell´incomprensione, cercando di rimuovere discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali, ma non ho mai sostenuto che sarebbe stata per loro possibile l´adozione di bambini. E non solo per rispetto del principio “Adoptio naturam imitatur” che tende a rendere la famiglia adottiva simile a quella naturale, ma anche perché quando la legge affronta il destino futuro di un piccolo individuo ha l´obbligo di tener conto delle conoscenze e delle acquisizioni scientifiche più accreditate. Queste, pur riconoscendo che capacità paterne e materne albergano naturalmente anche in uomini e donne omosessuali, ritengono che l´identità di un bambino ha bisogno di svilupparsi nella relazione tra due figure di sesso diverso, attraverso le quali il piccolo elabora la sua identità, non solo sessuale, ma di “persona”. L´amore e il desiderio di avere un figlio non sono di per sé una garanzia per una creatura che si affaccia alla vita. E questo vale anche per le coppie eterosessuali.
Per quanto riguarda l´Africa, so bene quante difficoltà ambientali vi siano. Ma è necessario ogni volta ricordare che per un bambino africano, come per ogni altro bambino, l´adozione è sempre l´ultima istanza, dopo che sono fallite tutte le altre possibilità? La Dichiarazione dei diritti del fanciullo dice testualmente che “L´adozione da parte di un altro paese è un mezzo alternativo di assistenza, qualora il bambino non trovi accoglienza in una famiglia affidataria o adottiva del proprio paese d´origine, né altra soddisfacente sistemazione”. Ogni creatura, insomma, finché è possibile ha diritto di crescere nell´ambiente che gli ha dato la vita.
Mi dispiace davvero di non essere riuscita ad esprimere bene un concetto così fondamentale. La cosa è talmente importante che, come lei certamente saprà, negli accordi internazionali con Paesi disposti ad accettare programmi di adozione, l´Italia stipula il seguente impegno: per ogni bambino che esce dal paese se ne devono aiutare altri mille a restare in condizioni vivibili.
Lei cita Don Rodrigo per accomunarmi a un divieto prepotente. Mi permetta di sentirmi più modestamente vicina a un personaggio come Mary Poppins, la governante che privilegiava gli interessi dei bambini in un mondo di adulti presi dai loro bisogni. E che cercava di lavorare stando sempre dalla loro parte.

34 risposte a “Basta un poco di zucchero (e la pillola va giù)”

  1. fabiana ha detto:

    melensa ipocrisia…

  2. andrea del bene ha detto:

    Du palle…sta pappardella per leggere le solite minchiate!
    Vediamo…

    “per ogni bambino il proprio ambiente natale, se assicura livelli decenti di vivibilità, è il migliore del mondo,”

    La Bindi è una persona molto modesta ed evidentemente cosidera livelli decenti di vita anche l’assenza d’acqua, la carestia, la guerra e anche qualche simpatico personaggio che usa i bambini come posacenere….

    “è necessario ogni volta ricordare che per un bambino africano, come per ogni altro bambino, l´adozione è sempre l´ultima istanza, dopo che sono fallite tutte le altre possibilità”

    In questo passaggio gentili lettrici e lettori potete apprezzare l’acume del Bindi-pensiero che, forgiato da una lunga esperienza in campo genitoriale (????), dichiara che per un bambino avere dei genitori non sia poi così importante e che dargliene due non biologici sia l’ultima “istanza”….si ma le altre quali sono????

    Si potrebbe andare a caccia di altre perle di saggezza “made in Bindi” ma è meglio lasciar perdere e raccogliere le braccia (e non solo quelle…) che si sono staccate spontaneamente durante la lettura del Bindi-scritto….

  3. l'oste ha detto:

    scalpha, é andata giù la pillola?

  4. l'oste ha detto:

    scalpha, é andata giù la pillola?

  5. l'oste ha detto:

    scalpha, é andata giù la pillola?

  6. l'oste ha detto:

    scalpha, é andata giù la pillola?

  7. camillo miller ha detto:

    Mamma mia che roba da cilicio . E’ tipico dei cattolici non conoscere l’ uso del condizionale .
    Funziona cosi’ per tutto cio’ contro cui si battono : negano diritti , libertà ed uguaglianza , incapaci di capire che la loro libertà di scegliere se ricorrere o meno all’ eutanasia, all’ eterologa , all’ aborto , al divorzio , alle unioni omosessuali non verrebbe a mancare se la battaglia fosse vinta dai loro nemici . I loro dogmi , invece non ammettono eccezioni . Non c’è nemmeno un barlume di Cristianità nei cattolici , te lo dice un’ ateo.

  8. francescoQQ ha detto:

    La fortuna di questo CENTROSINISTRA è di avere dall’altra parte politica partiti che esprimono politiche indecenti – anche per una moderna destra europea – attraverso gente come CALDEROLI e CASTELLI piuttosto che BUTTIGLIONE e GIOVANARDI o SCHIFANI e BONDI con la GARDINI se non con TREMAGLIA e MANTOVANO.
    Gente e partiti del POLO che fanno apparire persone come la BINDI paladine dei diritti e delle libertà.
    Se, infatti, dall’altra parte del polo CATTO(neo&post)COMUNISTA vi fosse una DESTRA che invece di essere composta di (ex?)FASCISTI, BACIAPILE CATTOLICISTI e OMOFOBI-RAZZISTI BUZZURRI fosse appunto MODERNA e LIBERALE, le politiche di questo CENTROSINISTRA apparirebbero per quello che sono, conservatrici e illiberali.

  9. Anellidifumo ha detto:

    Vogliamo dire due parole sul fatto che cita studi in generale, senza fare i nomi di chi li avrebbe prodotti? Io i nomi delle associazioni che hanno lavorato sulle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso li ho citati per intero nel mio libro. Lei, il ministro, no. Se fossi un giudice, e avessi un bambino orfano da adottare, non avrei dubbi: meglio darlo a una coppia dello stesso sesso che a una donna sola e così profondamente intollerante come la Bindi. Hai visto mai che l’orfanello sia omosessuale, la Bindi me lo porta da Nicolosi (o nel campeggio cristiano contro i gay, come in South Park…)

  10. leonardo ha detto:

    La pezza è peggiore del buco! Avrebbe fatto meglio a non spiegare nulla la mery poppinz de’ noantri, la poveretta più spiega e più l’elenco delle idiozie e delle meschinità s’allunga.

  11. Benedetto ha detto:

    Riassumendo. L’onorevole Bindi e’ contraria al matrimonio tra persone dello stesso sesso e all’adozione da parte di coppie omossessuali.

    Sono posizioni che non condivido ma sono le sue posizioni.

    Poteva evitare qualsiasi dialogo. Poteva mettersi di traverso come Mastella. Poteva lasciar fare alla Pollastrini (e rendere certo il fallimento dei Dico anziche’ soltanto probabile).

    Invece ha preferito sporcarsi le mani e mettere il suo nome su una legge (bella o brutta che sia: per me e’ brutta) che di certo non le portera’ nessun vantaggio in termini elettorali.

    La compagine di governo e’ l’Armata Brancaleone che conosciamo ma -forse- se tutti gli interessati adottassero il “metodo Bindi” (contraria ma aperta al compromesso) non ci troveremmo in un paese bloccato su tutto (dai Dico alle liberalizzazioni, dalla legge elettorale alle tasse)

    Insomma, SAREBBE bello se tutti fossimo di mente aperta, ma E’ tragico pensare a un paese che langue perche’ tutti sono covinti di avere ragione e nessuno vuole riconoscere le ragioni degli altri.

  12. restodelmondo ha detto:

    Concordo, pezza peggiore del buco. La traduzione, se non sbaglio, è: “I bambini non vanno dati agli omosessuali perché se no ci viene su gay, quindi malato o almeno essere umano di seconda classe”.

    Senza nemmeno la scusa di aver detto una cavolata nell’impeto del momento, questa è una lettera ragionata. E presentata con orgoglio a dire “guarda che non sono omofoba, son loro che son froci”.

    Se penso a cosa succederebbe qui in UK a dire una cosa del genere – BNP escluso, ma quelli nessun partito li tocca…

  13. pimpa ha detto:

    Io direi che e’ meglio avere dei politici Africani che non degli avanzi parrocchiali cresciuti a paghette statali.
    Anzi, di piu’… piuttosto di una Bindi o un Volonte’ e’ meglio un Prosperini tout-court, per quanti danni possa pensare di fare, se esagera lo spezzi una volta e il guaio finisce li…
    Questi qui invece si piegano all’infinito su se stessi, OH NON POSSONO AVERE TORTO PER DEFINIZIONE !!!
    …sono capaci di dire e negare mille volte un concetto in un discorso pur di non ammettere i vizi del loro ragionamento.
    …e sempre con quel sorriso idiota di chi crede di conoscere l’unica verita’ dell’universo, la sua!

    Se va bene a lei che io sia trattata come una pezzente, e che sia una disgrazia per una famiglia avere un figlio NON ETERO allora e’ il suo dio che lo richiede (il suo dio ???? Ma dov’e’ ???? ), se invece deve essere lei a sforzarsi di capire che gli omosessuali sono uguali a tutti gli altri allora e’ il diavolo che ci mette lo zampino.

    Ma vaffanc!!!
    Vai a lavorare Rosy… anzi visto che sei una donna cattolica, stai a casa a fare la calza per i nipoti che tanto te i figli e’ meglio veramente che non li fai, ma non perche’ SEI LESBICA… perche’ sei bigotta!!!!

  14. Benedetto ha detto:

    La pezza e’ uguale al buco.

    Non esiste il diritto di adottare ma solo quello di essere adottati (Essere adulti senza figli non e’ un problema. Essere bambini senza genitori e’ una tragedia).

    L’onorevole Bindi dice “Adoptio naturam imitatur”. E dicendolo non nega un diritto a gay e lesbiche adulte (il diritto di adottare non esiste) ma dice quali diritti -secondo lei- dovrebbe avere un minore (etero o gay) in stato di abbandono.

    Secondo me sbaglia, ma non per questo la vedo come il “nemico”…

    Nemico e’ l’assessore Prosperini che dice “I gay garrotiamoli, ma non con la garrota spagnola, il collare che stringe lentamente la gola. Ma quella indiana, pare degli Apache: cinghia di cuoio legata intorno alle tempie che asciugandosi al sole si stringe ancora…”

  15. Stefano ha detto:

    Non che mi aspettassi davvero delle scuse pubbliche, ma anche ribadire che tanto lei ha ragione perchè è cattolica, dio è dalla sua parte e anche la scienza, ah ah ah (macchì, Zichichi?), beh, mi sembra un po’ troppo.
    E devo ammettere che trovo un tantino supponente la risposta a Scalfari e non alle centinaia di elettori (gay ed etero) e blogger (idem) che presumo le abbiano scritto nei giorni scorsi.
    Complimenti.

  16. Anellidifumo ha detto:

    Benedetto, non sono d’accordo. Se chi è contro al principio “uguali tasse, uguali diritti” fosse come Prosperini, non sarebbe in grado, nell’Italia di oggi, di avere dietro di sè più del 15/20% della popolazione. Invece, la presenza di politici omofobi che però evitano di parlare di garrota, tipo la Bindi o la Binetti, sono quelli che riescono a tenerci lontani dall’equiparazione dei diritti civili fondamentali.

    ***

    In quanto all’adozione: è un diritto anzitutto del bambino, di non crescere in un orfanotrofio, ma in una famiglia in grado di dargli amore, rispetto e una chance nella vita.

    Poi subentra (ma solo poi) il diritto naturale alla genitorialità, che vale per tutti gli adulti che sentono un istinto alla paternità o alla maternità, che siano single, coppie etero e coppie dello stesso sesso. Almeno, così la pensa la Corte costituzionale del Canada.

  17. leonardo ha detto:

    @Benedetto: “… La Bindi … poteva evitare qualsiasi dialogo. Poteva mettersi di traverso come Mastella…”
    – – – –
    Bindi e Mastella rispetto ai diritti degli omosessuali sono, ahimè, squallidamente, sullo stesso piano. Entrambi sfruttano la questione semplicemente per fini di potere e interessi elettorali che non hanno nulla a che fare con i gay. Bindi, ministro della Margherita, ha preso parte alla pantomima dei Dico per non compromettere il progetto del partito democratico, sapendo benissimo che il provvedimento potrebbe non passare al senato dove si voterebbe senza la fiducia e secondo coscienza quindi segretamente, con Bobba, Binetti, Andreotti & C. Altro che metodo Bindi!
    Anche Mastella, recitando la pantomima clericale contro i dico, in realtà mira, come al solito sotto banco, a vendere i suoi voti in senato al miglior offerente. Paradossalmente la possibiltà che i dico o qualcosa di simile passino è più legata a Mastella che a Bindi, insieme, ovviamente ai probabili laici liberali della cdl.

    Poteva lasciar fare alla Pollastrini (e rendere certo il fallimento dei Dico anziche’ soltanto probabile)….”

    Invece ha preferito sporcarsi le mani e mettere il suo nome su una legge (bella o brutta che sia: per me e’ brutta) che di certo non le portera’ nessun vantaggio in termini elettorali.

    La compagine di governo e’ l’Armata Brancaleone che conosciamo ma -forse- se tutti gli interessati adottassero il “metodo Bindi” (contraria ma aperta al compromesso) non ci troveremmo in un paese bloccato su tutto (dai Dico alle liberalizzazioni, dalla legge elettorale alle tasse)

    Insomma, SAREBBE bello se tutti fossimo di mente aperta, ma E’ tragico pensare a un paese che langue perche’ tutti sono covinti di avere ragione e nessuno vuole riconoscere le ragioni degli altri.

  18. leonardo ha detto:

    @Benedetto: “… La Bindi … poteva evitare qualsiasi dialogo. Poteva mettersi di traverso come Mastella…”
    – – – –
    Bindi e Mastella rispetto ai diritti degli omosessuali sono, ahimè, squallidamente, sullo stesso piano. Entrambi sfruttano la questione semplicemente per fini di potere e interessi elettorali che non hanno nulla a che fare con i gay. Bindi, ministro della Margherita, ha preso parte alla pantomima dei Dico per non compromettere il progetto del partito democratico, sapendo benissimo che il provvedimento potrebbe non passare al senato dove si voterebbe senza la fiducia e secondo coscienza quindi segretamente, con Bobba, Binetti, Andreotti & C. Altro che metodo Bindi!
    Anche Mastella, recitando la pantomima clericale contro i dico, in realtà mira, come al solito sotto banco, a vendere i suoi voti in senato al miglior offerente. Paradossalmente la possibiltà che i dico o qualcosa di simile passino è più legata a Mastella che a Bindi, insieme, ovviamente ai probabili laici liberali della cdl.

  19. l'Elfo ha detto:

    La Bindi si rivela ancora una volta per quello che è. Una persona squallida e ipocrita che ha fatto dell’omofobia, condita in salsa pietistica cristiana, la cifra politica della sua azione di governo.

    Nella lettera a Scalfari ribadisce ancora sul fatto che due omosessuali non possono adottare un bambino perché il bambino cresciuto da essi sarebbe meno “persona” rispetto a un’ipotesi educativa in una (sana?) famiglia eterosessuale.

    L’adozione, poi, imita la natura. Per cui i figli devono andare per questioni di diritto naturale alle famiglie eterosessuali. Ergo, gli omosessuali vanno contro natura.

    Già questi due aspetti rendono intollerabile qualsiasi ipotesi di ascolto di un ministro che – e mi rivolgo a Benedetto – non si è sporcato le mani coi DiCo, ma li ha resi una norma discriminatoria proprio contro gay e lesbiche – ti consiglio di leggere il ddl se non lo hai ancora fatto – snaturando la politica dei DS, sempre più proni ai cattolici loro alleati-padrini, in materia di diritti civili.

    Il dramma della nostra società sta nel fatto, e questa lettera e certi commenti ad essa mi rendono sempre più certo di quanto sto per scrivere, che non si è più in grado di distinguere la politica con la sudditanza a interessi specifici – si veda la questione dei DiCo, appunto, fatta per piacere al Vaticano; o la questione afghana, di mero sostegno all’imperialismo USA spacciato per democrazia in export – e ci si illude ancora che questa classe dirigente sia ottimale per portare avanti il rinnovamento del paese (basta leggere il blog di Benedino, di Gayleft, ancora entusiasticamente fedele a Fassino).

    La nuova politica in merito alla questione GLBT, a mio giudizio, dovrebbe partire dalla negazione totale di quanto fatto fino ad adesso e dal rinnovamento integrale di tutti i vertici dell’associazionismo e della militanza gay.

    Finché poi non si capirà che la distinzione tra la Bindi e certe frange di AN è più formale che sostanziale, finché non si prenderà atto che le persone GLBT hanno un nemico – e chiamiamolo nemico – nella chiesa cattolica e nei suoi sicari istituzionali, allora non credo davvero si riuscirà ad andare da nessuna parte.

  20. l'Elfo ha detto:

    La Bindi si rivela ancora una volta per quello che è. Una persona squallida e ipocrita che ha fatto dell’omofobia, condita in salsa pietistica cristiana, la cifra politica della sua azione di governo.

    Nella lettera a Scalfari ribadisce ancora sul fatto che due omosessuali non possono adottare un bambino perché il bambino cresciuto da essi sarebbe meno “persona” rispetto a un’ipotesi educativa in una (sana?) famiglia eterosessuale.

    L’adozione, poi, imita la natura. Per cui i figli devono andare per questioni di diritto naturale alle famiglie eterosessuali. Ergo, gli omosessuali vanno contro natura.

    Già questi due aspetti rendono intollerabile qualsiasi ipotesi di ascolto di un ministro che – e mi rivolgo a Benedetto – non si è sporcato le mani coi DiCo, ma li ha resi una norma discriminatoria proprio contro gay e lesbiche – ti consiglio di leggere il ddl se non lo hai ancora fatto – snaturando la politica dei DS, sempre più proni ai cattolici loro alleati-padrini, in materia di diritti civili.

    Il dramma della nostra società sta nel fatto, e questa lettera e certi commenti ad essa mi rendono sempre più certo di quanto sto per scrivere, che non si è più in grado di distinguere la politica con la sudditanza a interessi specifici – si veda la questione dei DiCo, appunto, fatta per piacere al Vaticano; o la questione afghana, di mero sostegno all’imperialismo USA spacciato per democrazia in export – e ci si illude ancora che questa classe dirigente sia ottimale per portare avanti il rinnovamento del paese (basta leggere il blog di Benedino, di Gayleft, ancora entusiasticamente fedele a Fassino).

    La nuova politica in merito alla questione GLBT, a mio giudizio, dovrebbe partire dalla negazione totale di quanto fatto fino ad adesso e dal rinnovamento integrale di tutti i vertici dell’associazionismo e della militanza gay.

    Finché poi non si capirà che la distinzione tra la Bindi e certe frange di AN è più formale che sostanziale, finché non si prenderà atto che le persone GLBT hanno un nemico – e chiamiamolo nemico – nella chiesa cattolica e nei suoi sicari istituzionali, allora non credo davvero si riuscirà ad andare da nessuna parte.

  21. l'Elfo ha detto:

    La Bindi si rivela ancora una volta per quello che è. Una persona squallida e ipocrita che ha fatto dell’omofobia, condita in salsa pietistica cristiana, la cifra politica della sua azione di governo.

    Nella lettera a Scalfari ribadisce ancora sul fatto che due omosessuali non possono adottare un bambino perché il bambino cresciuto da essi sarebbe meno “persona” rispetto a un’ipotesi educativa in una (sana?) famiglia eterosessuale.

    L’adozione, poi, imita la natura. Per cui i figli devono andare per questioni di diritto naturale alle famiglie eterosessuali. Ergo, gli omosessuali vanno contro natura.

    Già questi due aspetti rendono intollerabile qualsiasi ipotesi di ascolto di un ministro che – e mi rivolgo a Benedetto – non si è sporcato le mani coi DiCo, ma li ha resi una norma discriminatoria proprio contro gay e lesbiche – ti consiglio di leggere il ddl se non lo hai ancora fatto – snaturando la politica dei DS, sempre più proni ai cattolici loro alleati-padrini, in materia di diritti civili.

    Il dramma della nostra società sta nel fatto, e questa lettera e certi commenti ad essa mi rendono sempre più certo di quanto sto per scrivere, che non si è più in grado di distinguere la politica con la sudditanza a interessi specifici – si veda la questione dei DiCo, appunto, fatta per piacere al Vaticano; o la questione afghana, di mero sostegno all’imperialismo USA spacciato per democrazia in export – e ci si illude ancora che questa classe dirigente sia ottimale per portare avanti il rinnovamento del paese (basta leggere il blog di Benedino, di Gayleft, ancora entusiasticamente fedele a Fassino).

    La nuova politica in merito alla questione GLBT, a mio giudizio, dovrebbe partire dalla negazione totale di quanto fatto fino ad adesso e dal rinnovamento integrale di tutti i vertici dell’associazionismo e della militanza gay.

    Finché poi non si capirà che la distinzione tra la Bindi e certe frange di AN è più formale che sostanziale, finché non si prenderà atto che le persone GLBT hanno un nemico – e chiamiamolo nemico – nella chiesa cattolica e nei suoi sicari istituzionali, allora non credo davvero si riuscirà ad andare da nessuna parte.

  22. l'Elfo ha detto:

    La Bindi si rivela ancora una volta per quello che è. Una persona squallida e ipocrita che ha fatto dell’omofobia, condita in salsa pietistica cristiana, la cifra politica della sua azione di governo.

    Nella lettera a Scalfari ribadisce ancora sul fatto che due omosessuali non possono adottare un bambino perché il bambino cresciuto da essi sarebbe meno “persona” rispetto a un’ipotesi educativa in una (sana?) famiglia eterosessuale.

    L’adozione, poi, imita la natura. Per cui i figli devono andare per questioni di diritto naturale alle famiglie eterosessuali. Ergo, gli omosessuali vanno contro natura.

    Già questi due aspetti rendono intollerabile qualsiasi ipotesi di ascolto di un ministro che – e mi rivolgo a Benedetto – non si è sporcato le mani coi DiCo, ma li ha resi una norma discriminatoria proprio contro gay e lesbiche – ti consiglio di leggere il ddl se non lo hai ancora fatto – snaturando la politica dei DS, sempre più proni ai cattolici loro alleati-padrini, in materia di diritti civili.

    Il dramma della nostra società sta nel fatto, e questa lettera e certi commenti ad essa mi rendono sempre più certo di quanto sto per scrivere, che non si è più in grado di distinguere la politica con la sudditanza a interessi specifici – si veda la questione dei DiCo, appunto, fatta per piacere al Vaticano; o la questione afghana, di mero sostegno all’imperialismo USA spacciato per democrazia in export – e ci si illude ancora che questa classe dirigente sia ottimale per portare avanti il rinnovamento del paese (basta leggere il blog di Benedino, di Gayleft, ancora entusiasticamente fedele a Fassino).

    La nuova politica in merito alla questione GLBT, a mio giudizio, dovrebbe partire dalla negazione totale di quanto fatto fino ad adesso e dal rinnovamento integrale di tutti i vertici dell’associazionismo e della militanza gay.

    Finché poi non si capirà che la distinzione tra la Bindi e certe frange di AN è più formale che sostanziale, finché non si prenderà atto che le persone GLBT hanno un nemico – e chiamiamolo nemico – nella chiesa cattolica e nei suoi sicari istituzionali, allora non credo davvero si riuscirà ad andare da nessuna parte.

  23. pimpa ha detto:

    >Non esiste il diritto di adottare
    >ma solo quello di essere adottati
    >(Essere adulti senza figli non e’
    >un problema. Essere bambini senza
    >genitori e’ una tragedia).

    OHHHH e basta con questa lagna… con gente che parla sempre in nome e per conto degli altri millantando deleghe che non ha…

    IO TI DICO che e’ meglio essere orfani che figli di cattolici ignoranti, e te lo dico io perche’ IO L’HO VISSUTO sulla mia pelle, non sono come te che parla a nome degli altri perche’ ha bisogno di sentire il suono delle sue parole confermare quello che gli hanno insegnato a catechismo.

    Prosperini sara’ certo mio nemico, ma vuoi mettere avere almeno un nemico che te lo dice in faccia con persone viscide come Bindi e quelli della sua razza ?

  24. benedetto ha detto:

    Elfo, anche io come te penso ogni male possibile dei Dico (l’ho scritto qui sopra e l’ho detto in post precedenti: sono un pasticcio all’italiana, non semplificano la vita di nessuno e creano solo cittadini di serie B).

    E come te vorrei che le persone GLBT in Italia rivedessero la loro partecipazione alla vita politica e sociale del Paese (anzi, vorrei che cominciassero a partecipare tout court, senza piu’ nascondersi).

    Non condivido invece l’equazione Chiesa=nemico. Non perche’ la ritenga del tutto sbagliata (ho ben chiaro il peso della Chiesa nelle questioni Italiane) ma perche’ riconoscendo la Chiesa come antagonista le si riconosce un potere che forse non ha.

    Penso che il movimento GLBT dovrebbe rivolgersi solo al Palazzo, ignorando del tutto il Vaticano e le sue pressioni/provocazioni. Il riconoscimento dei diritti deve arrivare da senatori e deputati, non da vescovi e cardinali.

    E per ragioni tristemente ovvie, un simile riconoscimento puo’ arrivare solo da un governo di sinistra. Quello attuale e’ nato zoppo e -ahinoi- puo’ andare avanti solo col “metodo Bindi” (non solo sui diritti delle persone, ma su qualsiasi argomento).

    Personalmente, farei nuove elezioni con i partiti di sinistra pronti a correre (e se necessario) a perdere da soli piuttosto che a vincere col peso determinante di margherite e campanili. Prima, pero’, occorre mettere fine allo scandalo dell’attuale legge elettorale.

  25. benedetto ha detto:

    > meglio essere orfani
    > che figli di cattolici
    > ignoranti

    e che vuoi fare? togliere i figli ai cattoli ignoranti? loro poi li toglieranno a chiunque non la pensi come loro…

  26. anon ha detto:

    Pimpa, cosa hai vissuto sulla tua pelle? Orfano o figlio di cattolici?
    Comunque sia, ti manca il secondo termine di paragone, temo.

  27. l'oste ha detto:

    Ciao Ivan, ti ho scritto una specie di lettera sull’argomento: visto che non ho la tua email ti scrivo tramite blog.

  28. l'oste ha detto:

    Ciao Ivan, ti ho scritto una specie di lettera sull’argomento: visto che non ho la tua email ti scrivo tramite blog.

  29. l'oste ha detto:

    Ciao Ivan, ti ho scritto una specie di lettera sull’argomento: visto che non ho la tua email ti scrivo tramite blog.

  30. l'oste ha detto:

    Ciao Ivan, ti ho scritto una specie di lettera sull’argomento: visto che non ho la tua email ti scrivo tramite blog.

  31. l'oste ha detto:

    Scusa, mi sono dimenticato di inserire la mia lettera

  32. l'oste ha detto:

    Scusa, mi sono dimenticato di inserire la mia lettera

  33. l'oste ha detto:

    Scusa, mi sono dimenticato di inserire la mia lettera

  34. l'oste ha detto:

    Scusa, mi sono dimenticato di inserire la mia lettera