Caro Ivan, dissento. Questo patto è un giochino di società. Il potere è da sempre il potere, niente di nuovo è sotto il sole e i leader di questo movimento rispetteranno il patto, ma fra di loro, e ovviamente violeranno il solenne impegno. Se vuoi facciamo una scommessa, ovviamente a lunga scadenza: gli scettici di oggi saranno assai lontani dalle varie leadership e impegnati in attività più serie, i leader di questo movimento saranno perlopiù al potere oltre i sessant’anni. La tara è sempre all’origine a prescindere dalle buone intenzioni. Io vorrei sentire una vera riflessione sul potere, che segni un vero cambiamento rispetto alle generazioni passate: questa invece apparente contrapposizione segna una continuitità perché il potere e la leadership continuano a essere il centro delle aspirazioni e sembra di sentire i golosi tenuti un po’ lontani dalla tavola imbandita che si dicono: noi mangeremo un po’ meno, invece di pensare anche un po’ ad altro.
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
4 risposte a “Un nodo al fazzoletto”
Io ho aderito, ma a Roma proprio non posso esserci. Ci sarò in spirito. Invito comunque tutti ad aderire sul sito: mi sembra un’ottima iniziativa.
Io ho aderito!, è una idea bellissima e senza questo blog non l’avrei mai saputo
P.S:
Ivan ma perchè sul sito ti sei firmato “banchiere”? non sei “bancario”?
🙂
Fabrizio,
vedi alla voce: “sottopancia”
Ciao,
Ivan
Caro Ivan, dissento. Questo patto è un giochino di società. Il potere è da sempre il potere, niente di nuovo è sotto il sole e i leader di questo movimento rispetteranno il patto, ma fra di loro, e ovviamente violeranno il solenne impegno. Se vuoi facciamo una scommessa, ovviamente a lunga scadenza: gli scettici di oggi saranno assai lontani dalle varie leadership e impegnati in attività più serie, i leader di questo movimento saranno perlopiù al potere oltre i sessant’anni. La tara è sempre all’origine a prescindere dalle buone intenzioni. Io vorrei sentire una vera riflessione sul potere, che segni un vero cambiamento rispetto alle generazioni passate: questa invece apparente contrapposizione segna una continuitità perché il potere e la leadership continuano a essere il centro delle aspirazioni e sembra di sentire i golosi tenuti un po’ lontani dalla tavola imbandita che si dicono: noi mangeremo un po’ meno, invece di pensare anche un po’ ad altro.