4 Dicembre 2013

Dal porcellum alla palude

Democrazia, XVII Legislatura

Il Porcellum è stato ingloriosamente macellato con un colpo di netto dalla Corte costituzionale. Bello schiaffo a tutta la politica: quella di chi c’è oggi e quella di chi c’era ieri. E per di più la legge che l’Alta Corte ci consegna è esattamente quella che ci ha dato una cinquantina d’anni di governo DC: proporzionale e con preferenze. L’ideale per lasciare mani libere ai partiti per fare alleanze dopo le elezioni e non prima, e per favorire i mammasantissima locali, quelli che inondano le città coi loro faccioni alle elezioni. A chi festeggerà il ritorno delle preferenze, ricordo con quale felicità ce ne siamo liberati in passato. Ora o mettiamo subito mano a una legge maggioritaria di collegio che radichi il bipolarismo o rientreremo trionfalmente nella palude. Anche per questo ricordiamoci di votare l’otto dicembre.

Una risposta a “Dal porcellum alla palude”

  1. mariella.rosati ha detto:

    Gli schiaffi ce li da la gente ogni giorno quando andiamo a volantinare per le primarie. Non vi venisse in mente di tornare a votare adesso, prima occorre ridare alla politica credibilità e dignità all’Italia, se il PD si impegna bene, altrimenti c’è il baratro. Dai 16 ai 25/30 anni quando gli presenti un volantino fanno una faccia schifata che ti lascia dolorante. Io ci metto la faccia per far vincere Matteo Renzi e tutti voi che lo sostenete ma poi tocca a voi fare le cose perbene. Censimento dei beni mobili e immobili del partito e tutti coloro che gli girano intorno (fondazioni) conti trasparenti e basta litigi in pubblico. Si faccia unprogramma di governo alla tedesca e poi giù a lavorare sodo. Ogni settimana si dia un compito ai circoli,la visione di un video perchè si discuta. La relazioni della discussioni vengano raccolte e fatta una sintesi da meditare.