25 Gennaio 2013

Il complotto omo-pluto-massonico

Appunti

Oggi il Corriere della Sera pubblica a pagina 49 la mia risposta all’orribile articolo di Ernesto Galli della Loggia, sui gay, pubblicato in prima pagina l’altro ieri.

Ho letto con sconcerto e preoccupazione l’articolo di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera di ieri. Col pretesto di commentare il crescente movimento in favore dei diritti degli omosessuali, culminato nelle parole di Barack Obama durante il discorso della sua inaugurazione, Galli della Loggia descrive i gay come una piccola ma potente lobby capace di prendere in ostaggio tutte le élites del mondo. Dagli intellettuali al potere economico. Un gruppo in grado di manipolare la comunicazione planetaria facendosi rappresentare in modo subdolamente patinato dalle pagine di Vogue, mentre l’onesta famiglia tradizionale finisce sulle pagine un po’ sfigate di Famiglia Cristiana (“lei con la gonna plissettata e lui con lo zainetto” chiosa scandalizzato Galli Della Loggia, sfoggiando a sua volta un insospettabile senso del glamour). I gay sarebbero dunque una specie di setta in condizione di stregare le grandi banche d’affari inglesi e americane – soggetti, si capisce, sospetti ed equivoci anch’essi – che non solo cercano di catturare i “pink dollars” degli omosessuali ma addirittura ne favoriscono l’inserimento lavorativo tra i colleghi e coi clienti. Invece, chissà, di chiuderli in un stanza a far nulla o a licenziarli nell’ignominia. Una teoria del complotto omo-pluto-massonico, quella di Galli Della Loggia, che fa venire in mente la peggiore pubblicistica antisemita di inizio novecento. Una specie di “Protocolli dei Savi di Sion” in versione gay: “…come ottenere il dominio del mondo attraverso il controllo dei media e la finanza e la sostituzione dell’ordine sociale tradizionale con un nuovo sistema, basato sulla manipolazione delle masse” (dal lemma sui “Protocolli” di Wikipedia). Non contano nulla i fatti, che raccontano nella loro crudezza come i gay in Italia non abbiano alcun diritto, che non si sia nemmeno riusciti ad approvare in questo Paese uno straccio di legge che li protegga non dico dalle parole d’odio ma almeno dai crimini violenti ispirati all’intolleranza contro di essi. In nessuna grande democrazia occidentale sarebbe possibile, senza creare sdegno e preoccupazione, sollevare l’idea di una potente minoranza gay che – lungi dall’essere bisognosa di diritti e riconoscimenti – ha in realtà preso in ostaggio intellettuali, media e finanza a scapito della famiglia eterosessuale. Perché è un messaggio che ne ricorda altri, tristissimi, rivolti in passato contro altre minoranze che venivano dipinte, specie in momenti di profonda crisi economica, come usurpatrici di un potere reale e nascosto proprio per poterle colpire meglio e chirurgicamente. Possibilmente lasciando lo sgradevole compito proprio a quelle maggioranze opportunamente aizzate contro di esse.

8 risposte a “Il complotto omo-pluto-massonico”

  1. annie ha detto:

    Per essere un intellettuale, il Sig. della Loggia dimentica un po’ analisi storica e antropologica sul fatto che ogni comunità emarginata, vittima di razzismi e violenze, finisce sempre per sviluppare una sorta di cortina di ferro per sopravvivere e aggirare, se possibile gli ostacoli. Chi discrimina, insulta, aggredisce, esclude facendosi passare per agnello quando in realtà è lupo, vuoldire che una mente molto molto stretta.

  2. Maurizio ha detto:

    Quando si dice che “…non si sia nemmeno riusciti ad approvare in questo Paese uno straccio di legge che li protegga non dico dalle parole d’odio ma almeno dai crimini violenti ispirati all’intolleranza contro di essi”, forse si intende che queste leggi che li proteggono ci sono eccome (sono le stesse che proteggono gli eterosessuali), ma non si è riusciti a introdurre un’aggravante specifica per gli omosessuali?

  3. AndreaB. ha detto:

    Leggendo l’articolo di della Loggia mi sono chiesto in quale mondo egli viva. Quando leggo articoli come questo una delle prime cose che vorrei fare e’ quella di rassicurare l’autore del pezzo. Infatti, senza nulla togliere alla condanna di un articolo come questo, e’ abbastanza evidente che della Loggia soffra di paure del tutto immotivate e sempre piu anacronistiche. Paure per cui forse ci sarebbe bisogno di un buon terapeuta.

  4. Lorenzo ha detto:

    Mi dispiace questa volta dissentire da quanto hai scritto come risposta a Galli Dalla Loggia. Anzi, trovo sinceramente dannosa e anche un po’ in odore di vittimismo la tua reazione che sembra quasi stizzita. Galli Dalla Loggia non ha scritto un articolo “omofobo” e lo ha pure dichiarato chiaramente dicendo che non si parlava di’omosessualità, ma di conformismo intellettuale. Leggendo il tuo pezzo prima del suo mi aspettavo di trovarmi davanti a chissà quale tremendo attacco (e trovo davvero eccessivo il paragone con l’olocausto, andiamo, su!). Mentre trovo profondamente realistica la sua descrizione del conformismo intellettuale, che poi era il vero tema dell’articolo. E che si sfruttino e si usino i gay per dei ritorni economici, beh, mi pare evidente, e spesso sulla loro stessa pelle. Quindi trovo la tu difesa eccessiva, anzi, direi anche controproducente. D’accordo battersi per il tema dei diritti, ma vedere omofobi dappertutto, e paragonarsi alle vittime dell’olocausto mi pare davvero troppo… E non nascondo una certa simpatia verso chi va contro il “politically correct”, anche se va in direzione opposta rispetto alle mie convinzioni. Ciao!

  5. […] termini quantitativi, dagli sproloqui di un intellettuale a cui non si risparmia la possibilità di colpirci da una prestigiosa prima pagina e che per difendersi accusa che gli si voglia chiudere la bocca. Come se qualsiasi opinione avesse […]

  6. Franco ha detto:

    Mi dispiace Lorenzo, ma non sono d’accordo con te: a questo punto allora possiamo anche lamentarci del conformismo intellettuale (e non) intorno a temi come l’antisemitismo, la parità di genere o lo sfruttamento del lavoro minorile. Il problema è che mentre le correnti “elitiste e conformiste pro-gay” di cui parla Galli della Loggia appoggiano un’espansione dei diritti individuali (e quindi maggiore libertà e democrazia all’interno della società) che non va a scapito dei diritti della maggioranza non omosessuale, le tesi contrarie sono a favore di una visione ideologica e settaria del vincolo matrimoniale. Il fatto che a due persone dello stesso sesso sia consentito di sposarsi e di adottare figli non pregiudica in nessun modo i diritti delle altre persone, è questo il dettaglio che sfugge a molti, Galli della Loggia in testa. Le due posizioni non hanno pari dignità: una esclude e crea categorie di serie A e di serie B (“Tu sei frocio, non puoi godere di questi diritti perché lo dico io, insieme alla maggioranza”), l’altra è a favore dell’espansione dei diritti individuali. Speriamo che un parlamento rinnovato e con gente giovane e dalla schiena dritta riesca a legiferare finalmente in materia.

  7. Anna ha detto:

    per me è scandaloso che ancora bisogna trovarsi a discutere di queste cose. a Galli della Loggia non bisogna nemmeno rispondere per non dargli importanza. la categorizzazione sessuale non dovrebbe esistere, cancellerei dal vocabolario “eterosessuale” e “omosessuale”, ognuno è semplicemente “libero”!

  8. […] denigrava Galli Della Loggia, per il suo articolo sul conformismo degli intellettuali, dandogli del complottista omo-pluto-massonico, uno che crede ai Protocolli di Sion in versione gay, praticamente tacciandolo di nazismo […]