10 Settembre 2012

Andare a Linate o trascinarsi alla Malpensa

Appunti

Sui giornali di oggi torna la discussione sul rapporto tra i due aeroporti milanesi: Linate che cannibalizza Malpensa. E tutti a dire quanto sarebbe logico che Linate facesse il suo mestiere di city airport, collegando sostanzialmente solo Milano con Roma, e lasciasse a Malpensa il suo mestiere di grande aeroporto internazionale. I milanesi che viaggiano adorano Linate e detestano Malpensa: non per colpa o merito delle due aerostazioni. La differenza è quella che passa tra l’andare rapidamente a Linate (raggiungibile in una ventina di minuti e di euro da Piazza Duomo) o trascinarsi fino alla remotissima Malpensa scegliendo tra il centinaio di euro del taxi (un costo spesso più alto del biglietto aereo che si sta per utilizzare) e un collegamento ferroviario degno di un treno locale. Per dire: il treno che connette Stoccolma all’aeroporto di Arlanda va a 200 all’ora e percorre i 42 chilometri dalla capitale all’aerostazione in 20 minuti con una frequenza fino a un treno ogni 10 minuti. L’Heathrow Express a Londra impiega 15 minuti dalla stazione di Paddington e parte ogni 15 minuti. Non è pensabile parlare del depotenziamento di Linate fino a quando non si farà una seria riflessione sulle modalità di trasporto dei passeggeri dalla e verso la Malpensa.

Una risposta a “Andare a Linate o trascinarsi alla Malpensa”

  1. Dario ha detto:

    Ti dico per Torino è anche peggio. L’aeroporto della città praticamente non esiste, non è base di alcuna compagnia low cost, ha sì e no 10 rotte Ryanair d’inverno e 5 d’estate e così Malpensa è la next best alternative.

    Torino non ha però un collegamento ferroviario con Malpensa, ma un unico servizio (è la concorrenza, bellezza) di navetta che impiega 2 ore a raggiungere l’aeroporto alla modica cifra di 18 euro per sola andata.

    Qualche mese fa ho organizzato una riunione con alcuni miei amici europei a Torino e farli arrivare è stata un’impresa: nel migliore dei casi sono riusciti ad arrivare a Malpensa, per alcuni l’unica alternativa è stata arrivare a Orio al Serio. Deprimente.