2 Febbraio 2012

Il gatto di Wisława

Appunti

E’ morta ieri Wisława Szymborska, la poetessa polacca laureata col Nobel per la letteratura nel 1996 autrice di una delle poesie che amo di più. Grazie sempre a Gabriella Stanchina per avermela regalata, un dono prezioso ricevuto durante i miei anni moscoviti.

Il gatto in un appartamento vuoto

Morire questo a un gatto non si fa.
Perché cosa puo’ fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia alla sua solita ora.
Qalcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c’era qualcuno, c’era,
poi d’un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Che altro si può fare.
Aspettare e dormire.
Che provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all’inizio niente salti né squittii.