24 Novembre 2011

Unioni civili a Napoli (ovvero: bravo Luigi!)

Comunicati stampa, Diritti, Laicità

Sono a Napoli per “Changes – fare il cambiamento”, la manifestazione che organizzo per domenica mattina, e ricevo una bella sorpresa dal Sindaco De Magistris la cui giunta lancia il registro delle coppie di fatto e le famiglie anagrafiche basate su vincoli d’affetto. Lo ringrazierò domenica di persona, per il momento lo faccio via agenzie.

NAPOLI – SCALFAROTTO (PD): LE UNIONI CIVILI A NAPOLI GRANDE SEGNALE DI CAMBIAMENTO
«L’avvio dell’iter per la costituzioni del registro delle Unioni Civili a Napoli è un altro importante segnale di come questa città chieda forti segnali di discontinuità e cambiamento e di come il sindaco De Magistris sia pronto ad ascoltare e ad agire con coraggio».
Ivan Scalfarotto, Vicepresidente del Partito democratico, a Napoli per organizzare ‘Changes – fare il cambiamento’, commenta in modo molto positivo le due delibere votate oggi in giunta che aprono la strada alla costituzione del registro delle unioni civili di Napoli e al riconoscimento anagrafico delle famiglie anagrafiche costruite da persone legate da vincoli affettivi.
«Quelli di oggi sono atti concreti – continua Scalfarotto – che rispondono a quella forte richiesta di cambiamento che è giunta chiara dai cittadini napoletani e che mi ha spinto a scegliere proprio Napoli come prima tappa di ‘Changes – fare il cambiamento’ per ragionare su idee, spunti e opportunità di questa città e di tutto il Mezzogiorno. Sono contento che proprio da Napoli parta una risposta concreta su un tema che la politica nazionale ancora sembra non avere il coraggio o la voglia di affrontare. Il riconoscimento delle nuove famiglie è una dimostrazione della capacità di riconoscere e vivere il proprio tempo di cui parleremo domenica con De Magistris e sarò lieto di ringraziare personalmente il sindaco di Napoli – conclude il Vicepresidente del PD – anche per l’efficacia e l’innovazione degli strumenti amministrativi che la Giunta di Napoli ha deliberato».

6 risposte a “Unioni civili a Napoli (ovvero: bravo Luigi!)”

  1. Fabio ha detto:

    Scusa Ivan, ma la “famiglia anagrafica” non era già prevista per legge?
    pur apprezzando il gesto, sinceramente non capisco che vittoria sia quella della “famiglie anagrafiche basate su vincoli d’affetto”…

  2. scalpha ha detto:

    E’ proprio il riconoscimento del “vincolo d’affetto”. La famiglia anagrafica a cui ti riferisci tu può essere anche quella di due coinquilini che dividono l’appartamento.

  3. Fabio ha detto:

    ehm… 2 coinquilini costituiscono una “convivenza anagrafica”…già contemplata dalla legge…

  4. scalpha ha detto:

    Esatto, infatti quello che fa la differenza (a Torino come a Napoli) è proprio l’introduzione del concetto del vincolo affettivo.

  5. Justin ha detto:

    @ Scalfarotto

    In realtà è la legge italiana a sancire l’affetto come elemento fondante del riconoscimento di “famiglia anagrafica” rispetto a quello di “convivenza anagrafica”. Basta leggere le rispettive definizioni contenute nel famoso decreto 223 del 1989:
    – famiglia anagrafica (art.4): “Agli effetti anagrafici per famiglia s’intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da VINCOLI AFFETTIVI, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune”
    – convivenza anagrafica (art.5): “Agli effetti anagrafici per convivenza s’intende un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili, aventi dimora abituale nello stesso comune”.
    Ed è lo stesso decreto a ordinare, all’art.33, intitolato “certificati anagrafici”, che “L’ufficiale di anagrafe rilascia a chiunque ne faccia richiesta, fatte salve le limitazioni di legge, i certificati concernenti la residenza e lo stato di famiglia. Ogni altra posizione desumibile dai dati anagrafici … può essere attestata o certificata … dall’ufficiale d’anagrafe d’ordine del sindaco”

    La novità vera di Napoli è il Registro Comunale delle Unioni Civili, sempre che verrà effettivamente istituito.