3 Settembre 2011

Le frasi del giorno

Appunti

Repubblica di oggi ospita un botta e risposta a distanza tra Veltroni e Don Mazzi: “Ricambio generazionale? Il paese in questo momento ha problemi più gravi”, dice l’ex leader democratico a pagina 19. “Per esempio quali?” Si chiederà l’ignaro lettore. Uno dev’essere di certo quello che angustia il sacerdote a pagina 7: “C’è il rischio di vedere affievolire progressivamente la devozione verso i santi patroni”.

5 risposte a “Le frasi del giorno”

  1. Enrico Turra ha detto:

    Veltroni ha torto…
    Ci deve essere un cambio generazionale a tutti i livelli ed in tutti i contesti…portare nuove idee, nuove esperienze.
    è vero che a volte si é giovani ma si pensa come vecchi…ma credo che questa scommessa debba essere almeno messa alla prova.
    Se fosse per veltroni io non esisterei…???

  2. Edgar ha detto:

    Il punto è chiaro: l’inusuale vecchiezza delle nostre classi dirigenti ci tiene ancorati a valori obsoleti e fuori dal mondo occidentale. Così la nostra immagine pubblica si cristallizza nel suo stereotipo, e la nostra credibilità planetaria – per gli investitori, per la ricerca, per la cultura – si azzera. Un ragionamento elementare, che purtroppo è assente nel dibattito pubblico.

  3. […] di plastica sul tabellone del Risiko, mentre i “grandi” si occupano – come ha detto Veltroni oggi su Repubblica – dei problemi più gravi e seri con cui è alle prese il nostro […]

  4. idelbo ha detto:

    Se Veltroni non vede come un’esigenza e con una certa gravità la necessità del cambio generazionale, proprio per rispondere alle esigenze del Paese…beh…allora credo che in tutti questi anni abbia abitato in un partito sbagliato!

  5. Marco Coppola ha detto:

    Come si usa dire: se non sei parte della soluzione, sei parte del problema. E Veltroni è da un pezzo che di soluzioni non ne trova, o se le trova non funzionano, Quando non hai più battute da dire, l’unica cosa utile che puoi fare per la commedia è uscire di scena. E lo dice un cinquantenne che si augura che la propria generazione venga “saltata” e che invita i propri figli a votare per chi vogliono … purché sia un loro coetaneo!