2 Settembre 2011

Il deposito di Zio Paperone

Appunti

iMille hanno sul loro blog uno speciale, che vi consiglio vivamente, dal titolo: “Pagare le tasse è bello?”. Dal mio punto di vista, e ne abbiamo discusso a lungo in mailing list, in particolare con Cristiana Alicata, uno dei temi caldi è quello della tracciabilità dei pagamenti. Ho vissuto in paesi dove non riesci a pagare in contanti nemmeno il biglietto dell’autobus (provateci, qui a Londra…) e in paesi, tipo la Russia o il Kazakistan, dove la gente gira con le tasche gonfie di rotoloni-regina (quelli che non finiscono mai) di banconote. Questo diverso rapporto col contante esprime indubbiamente anche in modo più generale il rapporto di questi paesi e dei loro cittadini con la legalità. Ci tornerò su, ma l’idea che ho è che il contante vada in qualche modo sostanzialmente e al più presto tolto di mezzo: a parte Paperon de’ Paperoni che non potrà più farci il bagno, non vedo altri insormontabili problemi (si scherza, ma non troppo).

P.S. Nel Regno Unito da più di un anno non vogliono nemmeno sentir parlare delle banconote da 500 euro. Pare che siano utilizzate sostanzialmente solo dai criminali.