3 Febbraio 2010

Macerie

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Ma non vi sentite in imbarazzo a pensare che il nostro Parlamento, culla della sovranità popolare, è impegnato in modo ormai assolutamente palese e senza più particolari pudori a discutere e a legiferare – col concorso dell’UDC – sugli affari di Berlusconi Silvio? E che dire del fatto che la separazione e il bilanciamento dei poteri dello Stato sono andati definitivamente a farsi benedire? Che stiamo per sancire definitivamente che farsi giudicare per aver commesso dei reati non è più un principio di portata generale? Come ci sentiamo come cittadini (di destra e di sinistra) con queste macerie al posto delle istituzioni? E una volta che Berlusconi avrà concluso il suo viaggio terreno, dei calcinacci della Repubblica, che ce ne faremo?

10 risposte a “Macerie”

  1. Marco D ha detto:

    quello che ci riesce meglio come comunità nazionale. Niente.
    (per rispondere alla domanda finale).

  2. l'Elfo ha detto:

    Coi calcinacci si potrebbero sempre lapidare i responsabili di tutto questo…

  3. piergiorgio ha detto:

    Si, viviamo momenti tristi della nostra storia.
    Ricordiamoci cmq che nella prima repubblica tutto il mondo politico (destra,centro, sinistra, comunisti) si garantiva reciprocamente l’immunità grazie all’autorizzazione a procedere: siamo andati avanti così per decenni, dovre stava allora la separazione dei poteri?
    E ci sarebbero da dire tante altre cose…

    Il picconamento della legalità e delle istituzioni non è nato con Berlusconi, Berlusconi è il culmine, lo stadio finale.

  4. Andrea Ballabeni ha detto:

    Imbarazzati dovrebbero essere quelli che stanno facendo queste porcherie.
    Io, piu che in imbarazzo, mi sento arrabbiato ed indignato.

    La metafora dei calcinacci e’ perfetta.

    Andrea

  5. Anellidifum0 ha detto:

    Beh se magari avessimo avuto una Sinistra appena un po’ più al passo con i tempi, in grado di capire il peso dei mezzi di comunicazione di massa in mano a un sol uomo, e di opporsi con ogni forza alla instaurazione del sultanato, chissà, poteva andare diversamente. Ma la Sinistra ha un uomo Publitalia come leader, Massimo D’Alema, ed eccoci qui. Aggiungici l’immenso errore politico della fondazione del PD nei modi in cui sappiamo… ora dobbiamo aspettare che il PD si depuri dalle scorie integraliste e poi cercare di rifondare un partito realmente socialdemocratico. Ci vorranno alcuni anni, e nel frattempo vincerà il PDL, che almeno ha avuto l’accortezza di fare un partito politico compatibile e coerente al suo interno, al di là della dialettica tra finiani e berlusconiani. Noi il treno lo abbiamo perso alcuni anni fa, ripasserà tra 20 anni. Saremo ancora vivi per poterne godere, spero.

  6. Filippo ha detto:

    @Anelli 20 anni no, 8 direi.

    Ma poi a che serve la Repubblica? A che serve lo Stato. L’importante è assecondare l’individuo e le sue pulsioni, no? Io, solo io, sempre ed unicamente io, anzi IO. A forza di assecondarle, queste pulsioni , ci si ritroverá in mutande circondati dalle macerie, i famosi calcinacci. Appunto.

    Certo che la sinistra incoscientemente ha collaborato in un qualche modo a questo sfacelo (non dico oggi, quanto l’altro ieri) un po’ come quei difensori cosi imbranati ed impacciati, oforse troppi sicuri di se, da consegnare la palla al centro avanti della squadra avversaria che puntulamente la insacca.

  7. piergiorgio ha detto:

    Si ma gli errori dei partiti della sinistra (dei PARTITI della sinistra, perchè poi “sinistra” e anche una cultura, una società ecc. che son cose più ampie) non sono stati solo nel non saper resistere all’ascesa della tv commerciale (a parte che all’epoca della Legge Mammì, a dire il vero, si opposero e come, ivi compresa la sinistra DC che, per reazione, fece dimettere 5 ministri se non vado errato).

    Messa così sarebbe troppo bella: colpa di sola omissione, e di incapacità per così dire.
    Il problema invece sta anche a monte: cioè nell’essere stati quel che sono stati e tuttora, in gran parte, sono(anche se oggi si dibattono fra vecchie forme e nuove speranze di cambiamento).
    E cioè un pezzo perfettamente integrato del sistema, ad onta della esibita pretesa di “diversità”.
    I partiti di sinistra hanno partecipato, esattamente come gli altri, alla letterale occupazione di ogni spazio pubblico, sostanzialmente accettando l’idea che la “legalità” e lo “stato di diritto”, siccome il regime è democratico e si vota, possono essere declinati secondo l’interesse di partito.
    Ci lamentiamo delle tv di Berlusconi, molto giustamente!, ma che mi dite della Rai?
    I partiti di sinistra hanno sempre lottizzato nel più pieno spregio di quelle regola di democrazia sostanziale, di pari opportunità, di libertà dell’informazione che, ora che tutto o quasi è nelle mani di uno solo, invocano.
    Non parliamo poi della legalità! Di legale nell’operato della Rai, sotto qualunque governo, anche quelli recenti di sinistra, c’è sempre stato poco.

  8. piergiorgio ha detto:

    E notate che le due cose, nel caso per es. delle telecomunicazioni, sono legate.
    Cioè non è che la sinistra quando è stata al potere non è riuscita a ridefnire il sistema radiotelevisivo per caso, per distrazione, per pura incapacità. Insomma la favoletta dei poveri ingenui non regge.
    Certo che sono stati ANCHE ingenui,nel senso che speravano di cavarsela altrimenti, che non hanno saputo dominare gli eventi, ponderare i rischi ecc., in una parola: nel senso che hanno fatto male i loro calcoli.
    Ma il calcolo di interesse c’era anche per loro!
    Non sono riusciti ad affrontare il problema perchè il riassetto avrebbe necessariamente comportato una revisione ANCHE del sistema televisivo pubblico: le due gambe si tenevano assieme.
    Per es. per togliere Rete4 bisognava togliere anche Rai3.
    Più in generale si poneva il problema di una privatizzazione della rai, o di una concorrenza per avere titolo di concessionaria del “servizio pubblico” e così via…
    Insomma si richiedeva senso dello Stato di diritto, profonda innovazione, profondo riformismo, e coraggio nell’affondare il bisturi anche dove si era abituati a mangiare, a raccogliere consenso corporativo e clientelare, ad essere foraggiati.
    I partiti di sinistra questo coraggio non l’hanno avuto. Chiacchiere, ciacchiere, chiacchiere..progetti, progetti, progetti…
    Certo anche le circostanze sono state spesso avverse.
    Però al fondo la verità è che una vera volontà riformista non c’era in ampi settori di quei partiti.
    Per interesse, non per ingenuità.

  9. Anellidifum0 ha detto:

    Piergiorgio ha espresso benissimo ciò che penso anche io. E ricordo che la lottizzazione della Rai, con la consegna del terzo canale alla Sinistra è roba che era ancora vivo Enrico Berlinguer. Certo, allora non si poteva immaginare una discesa in politica di Berlusconi, ma di sicuro si sapeva che andava culo e camicia con Craxi. Non era grave come oggi, ma insomma, manco normale.

  10. Frank Eftapelagos ha detto:

    Io sono anni che seriamente penso di lasciare questa Italia che Italia non è più, i calcinacci ci stanno cadendo addosso da almeno 10 anni, e invece di agire, ognuno bada al proprio interesse… se ci unissimo, come dice integralmente il nostro inno nazionale, con manifestazioni di piazza, proteste rumorose ma non violente, se attirassimo l’attenzione dei media internazionali in modo che neanche i media nazionali possano eludere la verità, potremmo interrompere la demolizione della Repubblica, e cominciare a ristrutturare questa nostra comune casa.
    Ma io sto perdendo le speranze… siamo in un paese dove abbiamo mille contraddizioni e rarissime coerenze, gente che idolatra cafoni usciti da un inutilissimo grande fratello, sgallettate che pretendono di essere speciali solo perchè sanno ancheggiare in televisione… che amarezza…
    A far le valigie, darei il MIO PAESE a loro, e con quello, concederei loro la vittoria assoluta, ma non trovo forze in grado di contrastare tutto questo schifo.
    Il Pd è stata una bella idea, ma è un’idea che risaliva all’epoca dei blocchi contrapposti, e adesso è superata… finchè ci saranno integralisti cattolici come la Binetti, e approfittatori come Follini, questo partito sarà solo un pasticcio.
    Un pasticcio in mezzo a delle macerie che stanno crollando.