2 Febbraio 2010

I diritti di tutti e la religione di alcuni

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Il Papa attacca la legge britannica sull’uguaglianza affermando che viola la legge naturale e chiedendo ai vescovi britannici di opporvisi “con zelo missionario”. Le reazioni in Gran Bretagna sono veementi e i preparativi per la visita pastorale in programma in settembre si fanno più complicati. Nel paese della Magna Charta e dell’Habeas Corpus, i diritti di tutti i cittadini vengono prima della religione di alcuni cittadini.

Una risposta a “I diritti di tutti e la religione di alcuni”

  1. PizGalin ha detto:

    Se consideriamo che a questo si aggiunge la lettera del nunzio apostolico indirizzata agli europarlamentari (http://www.ilgiornale.it/esteri/lettera_nunzio_gay_scoppia_caso_europa/28-01-2010/articolo-id=417214-page=0-comments=1), quando inizierà la Santa Sede a non interferire nella politica degli stati esteri?..comportamento tra l’altro illecito secondo il diritto internazionale e quindi sanzionabile.
    Iniziamo decidendo di non devolvere il nostro 8 per mille alla chiesa cattolica. Quando sarà colpita nel portafogli forse la chiesa inizierà a capire..