27 Dicembre 2009

Il Partito del Rispetto

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Per farsi un idea dell’immagine delle donne nell’Italia di oggi, basta guardare un paio di spot che vanno per la maggiore in questi giorni: si tratta, a giudicare dalla nostra televisione, praticamente di serve afflitte da molesti (per se stesse ma, diciamolo, soprattutto per gli altri) problemi di odore. A completare il trittico ci sarebbe anche lo spot del Tantum Rosa, per il momento non reperibile su YouTube, che aggiunge un ulteriore carico comunicando urbi et orbi a ora di pranzo e cena che le malcapitate in questione soffrono anche di fastidiosi pruriti vaginali.

Io non so voi, ma io trovo tutto questo completamente inspiegabile. Inspiegabile come si possa sopportare che il sessismo sia assolutamente accettato, per esempio, e parte serenamente integrante del nostro modo di vivere. Come l’Alitalia non abbia preso a calci nel sedere il creativo che ha fatto quella pubblicità, come sicuramente avrebbero fatto British Airways e Lufthansa. Come Raoul Bova e signora si possano essere prestati ad interpretare rispettivamente il califfo e la servetta, anche coinvolgendo la propria vita privata. Come possa tollerare il sindacato (che invece, quando si tratta di farci aspettare 12 ore un aereo costringendoci a bivaccare per terra in un aeroporto per difendere i diritti dei lavoratori, non ha nessuna esitazione) che sia ufficialmente annunciato a tutti i clienti che le hostess vanno trattate non come persone che lavorano ma come delle geishe. Come si possa tollerare che le nostre madri, mogli, amiche e sorelle possano essere serenamente equiparate al cane e al gatto di casa (“Ecco: qui c’è il collare antipulci per Tobia, sul prossimo scaffale trovo il sacco con la lettiera che fa la palla per Napoleone e poi devo ricordarmi assolutamente i Lines Perla e il Tantum Rosa per la Giovanna così finalmente smettono tutti di grattarsi e non abbiamo più nessun problema di odore in casa!”).

L’Italia ha bandito il politically correct prima di averlo mai adottato. Le parole di Berlusconi sulle donne, quelle della Lega sugli immigrati e quelle di tutti sui gay sono ormai così parte della nostra cultura che qualsiasi cosa è permessa e sembra un moralista bacchettone chi si permette di invocare il rispetto per se stesso e per gli altri.

Con Berlusconi che ci fa la predica quotidiana sul partito dell’amore (eppure io ‘sto partito l’ho già sentito da qualche parte…) in realtà verrebbe da fondare, e subito, un “Partito-del-rispetto-reciproco-tra-persone-civili”, di cui mi pare si senta un urgentissimo bisogno.

5 risposte a “Il Partito del Rispetto”

  1. Lorenzo Lorenzi ha detto:

    Ne parlavo proprio ieri sera a cena da mia madre! Proprio di questi spot! Sinceramente, a questo punto, provo nostalgia per quello dell’Imodium, che, ogni sera, mentre mangiavi, ti costringeva a pensare alla diarrea.
    Ma almeno era inoffensivo…

  2. Andrea ha detto:

    Lo spot dell’Alitalia è allucinante. Al di là della questione di genere, mi fa pensare che la servitù sia stata abolita solo sulla carta, nelle sue manifestazioni istituzionalizzate, mentre in realtà l’italiano medio non aspetta che l’occasione per farsi servire e riverire.. per fare la repubblica non basta far saltare qualche testa

  3. Filippo ha detto:

    Ecco il video dello spot del Tantum Rosa (andare a 00:38 per vederlo)

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