31 Ottobre 2007

Don't clean up the blood

Diario

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Subito dopo i tristi fatti del 2001, Concita De Gregorio scrisse una delle cose più forti che abbia letto sul G8 a Genova: un piccolo libro, “Non lavate questo sangue”, Sperling & Kupfer editori, uscito nuovamente nel settembre dell’anno scorso in un’edizione ampliata ed arricchita con nuovi materiali e gli sviluppi della vicenda.
La bellissima penna di Concita restituisce i fatti a occhi spalancati, cronaca ad un tempo rigorosamente oggettiva ma in qualche misura incredula per la grandezza di quel male, in quei posti così banali (una caserma, una scuola elementare) che avrebbe potuto essere dietro casa di ciascuno di noi.


La scuola elementare “Diaz” di Genova come Garage Olimpo a Buenos Aires. Ecco, leggere il libro di Concita ti fa pensare che – a giudicare da quei tragici giorni genovesi – tra l’Italia di Berlusconi e l’Argentina di Gualtieri non c’era nessuna differenza. Che poi è quello che più meno scrissero molti giornali stranieri. Politici che scherzano durante il massacro, medici aguzzini, “Canta faccetta nera”, botte da orbi e la negazione di quello che stava accadendo, di quello che era accaduto, anche davanti all’evidenza. Niente legge, niente stampa, niente avvocati, niente garanzie, niente habeas corpus.
La nostra maggioranza non è stata in grado di approvare la creazione di una commissione di inchiesta sui fatti di Genova. E così passano gli anni, e Genova si aggiunge a Bologna, a Ustica, a Piazza Fontana, ai troppi orrendi delitti che hanno visto nei decenni coinvolti in qualche modo organi dello stato di questo nostro paese, che esserne cittadini delle volte fa così fatica da diventare quasi un lavoro.

14 risposte a “Don't clean up the blood”

  1. roberto ha detto:

    Non ho capito cosa pensi su genova, per me Marco Giuliani è uno che se l’è cercata anche se condivido il dolore per la morte di un ragazzo non credo si possa trasformare in un eroe e criminalizzare chi lo ha ucciso.
    Non penso invece si possa in alcun modo tollerare il comportamento della polizia alla caserma diaz, ritengo che i colpevoli debbano essere puniti severamente ma anche chi non è intervenuto o ha fatto finta di non vedere andrebbe rimosso da qualunque ruolo di responsabilità nella PS.
    Saluti Roberto

  2. Kkarl ha detto:

    Ripeto più o meno qui un concetto che ho già espresso in vari blog subito dopo sabato (quindi non condizionato dal post di Ivan).
    Ho l’impressione che il “colpo di mano” (quello dei 3 minuti in cui si sono fatte approvare le commissioni e gli altri punti) Veltroni lo abbia fatto proprio contro gli apparati e non tanto per mancanza di rispetto nei confronti dei costituenti.
    L’effetto probabilmente – e indubbiamente – é stato quello, ma nei fatti ha fatto capire chiaramente: “qui comando io”.
    Sono quindi d’accordo con Ivan, sicurissimo che molti di noi, e lui per primo, saranno pronti a criticare Veltroni senza riserve se non utilizzerà il potere dell’investitura per mettere in pratica tutte le belle cose che ha detto nel suo discorso.

  3. Kkarl ha detto:

    Naturalmente il commento precedente si riferisce al post “Bastava il telefilm”.
    Evidentemente l’ora tarda, ma forse di più la vittoria della Roma nel Derby, mi ha creato qualche problema di lucidità.

  4. Negroski ha detto:

    Quando ho letto De Gregorio ho subito pensato a Sergio…. ce shock!

  5. Marta Meo ha detto:

    Scusa Ivan, cosa è successo? è appena scomparso un commento

  6. davide ha detto:

    caro roberto,
    non facciamo come Emilio Fede: prima di parlare vediamo di informarci almeno sul nome e cognome della persona coinvolta. Quello che, da quanto apprendo, se l’è cercata, non è Marco, ma Carlo Giuliani. E poi ti chiedo, va bene non criminalizzare chi lo ha ucciso, ma risolvere il tutto in un tragico incidente (“Mario Placanica che spara in alto, e il proiettile sparato viene deviato da un sasso volante e finisce con il colpire Carlo Giuliani”) non rende giustizia a quel minimo di serietà che tutti gli italiani dovrebbero volere dopo fatti tanto gravi…..
    ciao
    davide

  7. Filippo ha detto:

    Di Pietro pero’ commenta: “Questa è una brutta pagina che merita un approfondimento innanzitutto in sede giudiziaria, e i giudici se ne stanno occupando: anche i poliziotti che sono accusati di aver commesso quei reati sono stati rinviati a giudizio.
    Oggi, in Parlamento, cosa si voleva fare? Una commissione d’inchiesta limitatamente ai comportamenti della Polizia. Che Commissione d’inchiesta è questa?
    Un’inchiesta sui fatti del G8 deve essere fatta tenendo conto dei comportamenti di tutti coloro che erano parti in causa; degli errori, degli abusi, delle omissioni e delle violenze commesse da tutti. Allora si può ricostruire una pagina di Storia secondo verità.”

  8. scalpha ha detto:

    Marta, non ne ho idea. Nulla è stato rimosso.

  9. Anellidifumo ha detto:

    E’ una vergogna che la maggioranza di centrosinistra, per così dire maggioranza, non abbia approvato l’ok per questa commissione d’inchiesta. La colpa ricade di certo sulle spalle dei membri dell’Italia dei Valori e dell’Udeur che hanno votato contro alla Commssione, ma citerei pure l’astensione dei due membri della Rosa nel Pugno, che è stata determinante.
    Uno schifo totale. Per altro, la Commissione era parte del programma dell’Unione, quel programma a cui ormai quasi tutte le forze della maggioranza non guardano più da tempo. E allora che si ritorni alle urne, no?

  10. riccardo da parigi ha detto:

    Si sciltian è uno schifo. E beffa mattutina, Di Pietro “si pente” leggendo l’editoriale di Marco Travaglio su l’Unità. E precisando che si è reso conto di sbagliare perché votava con Berlusconi e Mastella. E se ne poteva accorgere prima (che faceva votava chiudendo gli occhi?). Ha ragione qualcuno che dice che siamo al crepuscolo.

  11. pier ha detto:

    La Magistratura sta indagando su chi, in divisa e non si è reso colpevole di tutta quella violenza. Ma sulle negligenze, sugli errori grossolani dei dirigenti delle forze dell’ordine (eccezionale come sempre Lucarelli nella sua trasmissione dedicata al G8 andata in onda a settembre: spero che diventi al più presto un DVD), sull’incompetenza che ha regnato in quei giorni non può che indagare una Commissione Parlamentare.
    La mia idea è che non fu tutta incompetenza; si cercò di criminalizzare intenzionalmente “la piazza”: farla passare per violenta a prescindere, in modo da dividere il fronte degli oppositori del governo Berlusconi che si apprestava a varare delle schifezze assolute. Sarebbe stato più difficile indire manifestazioni di piazza, se si facevano passare queste come dominate da frange violente. Carlo Costantini e Francesco Adenti. I due IDV e UDEUR che hanno votato insieme alla destra sono stati quanto meno dei boccaloni, se in buona fede

  12. Luca Romeo ha detto:

    Dei fatti del G8 la maggior parte del dibattito si concentra sulla morte di Giuliani, paradossalmente non ritengo sia questo il più grave degli eventi di quel giorno anche perché per la situazione che si era creata di morti potevano essercene anche 10 o 20, la commissione poteva cominciare a gettare luce sul comportamento di una parte delle forze dell’ordine ed accertare chi ordinò la Diaz e Bolzaneto ma anche l’anarchia del centro città che trasformò in un terreno di caccia per manifestanti e teppaglia il centro di Genova. Come sempre le pagine nere d’Italia si assomigliano sempre tutte…come per i fatidici tre minuti di Walter ho fatto una strip su questo tema qui:
    http://www.pdlaboratorio8.it/wpdir/?p=132
    ciapZ!

  13. Filippo ha detto:

    Riccardo, leggendo quanto scrive oggi Di Pietro sul suo blog, a me non pare si sia poi tanto pentito. Io continuo a leggere le stesse cose riportate nel mio precedente commento.

  14. Paolo ha detto:

    Per favore, roberto prima di scrivere su cose di cui evidentemente non sai nulla pensaci due volte. E non è che non sai nulla per malafede o cattiva volontà, ma perchè tutto quello che è passato sul circo mediatico (non solo su quello ufficiale, ma anche su quello “alternativo”) ha raccontato storie di parte e di comodo, speculando sulla pelle di tanta gente, anche morta.
    La verità mia, che c’ero in quei giorni, è che hanno deliberatamente fracassato la testa a un movimento che dava fastidio tanto al centrosinistra quanto al centrodestra e non si può addossare la colpa di questo a una parte sola. Nemmeno le “istituzioni” sono da criticare a 360°, perchè le situazioni sono state ben controllate solo da una fetta di esse. Vi faccio solo alcuni esempi per chiarire alcune cose, perchè il discorso sarebbe immenso (e abbastanza bene lo affronta Concita nel raccontare i fatti, meno nelle conclusioni):
    1) Hanno accuratamente selezionato il personale delle forze dell’ordine che doveva fare certe cose in certi posti in certi momenti. Sapevate che molti poliziotti e carabinieri che sarebbero dovuti essere a genova sono stati messi in altri servizi, molti che si erano presentati come volontari sono stati rifiutati, anche tra i dirigenti? Hanno fatto viaggiare per migliaia di km alcuni e rifiutato altri della zona. Sapevate che a tutt’oggi le entrate e le uscite in servizio e le missioni e l’elenco delle persone che vi avevano partecipato non si conoscono se non per ricostruzioni fotografiche perchè guarda caso il server (senza backup) che ospitava questi elenchi è stato misteriosamente rubato dieci giorni dopo i fatti di genova?
    2) Giuliani come molti altri non sono affatto andati a cercarsi dei guai che già ti inseguivano per conto loro. Le forze dell’ordine hanno caricato in molte strade diverse, in cui c’erano anche manifestazioni autorizzate, senza preavviso, con il supporto di elicotteri che sparavano lacrimogeni dall’alto. Tra l’altro le forze dell’ordine hanno usato dei lacrimogeni che facevano veramente star male.
    ecc.. ecc..
    Riassunto: sembrava di stare in cile ai tempi del golpe.
    La commissione parlamentare si doveva fare in quel modo semplicemente perchè dovrebbero essere le istituzioni che dovrebbero controllare quali settori delle stesse hanno deviato dal loro compito istituzionale. Per quale motivo il parlamento deve occuparsi dei manifestanti? C’è già la magistratura che ci sta pensando!