28 Ottobre 2007

Riconoscersi

Diario

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Una bellissima relazione. Semplicemente.
Ascoltavo Veltroni seduto nella platea della Fiera di Milano (a proposito, che bella e che facile arrivarci) e pensavo che davvero la giornta era il coronamento di un sogno. Il sogno di avere come cittadino la possibilità di ascoltare un leader che dica le cose che da sempre avrei voluto sentire, che avrei voluto sentire tanto fortemente che ad un certo punto mi sono messo a dirle io stesso.


Sembrerà semplicistico, ma innanzi tutto c’è da registrare che Veltroni parla italiano. Un italiano pulito, essenziale, comprensibile. Il discorso si è potuto seguire senza arrivare allo sfinimento e l’ho trovato starordinariamente bello anche rileggendolo.
Poi Veltroni ha detto delle cose. Pesanti. Sul partito: che nel partito la partecipazione verrà prima dell’appartenenza, che sarà un partito strutturato più a rete che a piramide; che per ciascun incarico politico dovrà prevalere la valutazione delle qualità personali dei candidati, che non sarà un partito di eletti o nominati che cooptano altri eletti o nominati. Sull’apertura della società e sul ricambio generazionale: che dobbiamo passare da uno schema in cui ciascun padre passa il testimone al proprio figlio ad uno schema nel quale un’intera generazione di padri dovrà preoccuparsi di un’intera generazione di figli. Sull’economia e sul lavoro: che sviluppo ed uguaglianza vanno sempre necessariamente insieme, che la spesa pubblica deve essere resa produttiva, che una cultura imprenditoriale va introdotta anche nella Pubblica Amministrazione. Sulla politica: che il potere democratico deve essere esercitato, che l’impotenza di chi decide è fonte di frustrazione per i cittadini.
E poi ha definito cosa vuol dire essere democratici: “Noi, i democratici, crediamo nella possibilità di un governo umanistico delle grandi sfide del nostro tempo” e crediamo a uno sviluppo sostenibile, rispettoso dei diritti umani, del nostro ecosistema, nella libertà della ricerca scientifica, “crediamo nel primato della ragione e del suo strumento principe: la parola, il dialogo, la ricerca comune, la creatività, l’immaginazione”.
Veltroni ha detto delle cose rivoluzionarie, nella loro semplicità. E mentre le diceva pensavo a quello che sarà il senso della mia partecipazione al partito, a partire dalla Commissione per la redazione dello Statuto della quale farò parte: lavorare e contribuire in ogni modo a proteggere, incoraggiare e rendere possibile questa rivoluzione. E mettere le mie energie a disposizione di quella visione di Italia che ho sentito descrivere ieri così bene, quella visione di un’Italia in cui finalmente, finalmente, tornare a riconoscersi.

15 risposte a “Riconoscersi”

  1. Martino_23 ha detto:

    Ciao Ivan. Ieri ho seguito via web il discorso di veltroni e mi ha emozionato. Anche solo questa cosa mi ha fatto pensare. Un politico che riesce a comunicare una visione, una prospettiva. Non è tantissimo già solo questo?
    E poi, come diciamo ormai in tanti, w.v. ha detto quelle cose che volevamo sentire dalla bocca di un politico da immemore tempo. Cose semplici, come hai detto tu, eppure importanti.
    Certo, il cammino è ancora tutto da fare, insieme.
    Una politica per la meritocrazia, per il ricambio generazionale, per una laicità effettiva… Le aspetattive sono alte.
    Ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per il lavoro che ti aspetta.

  2. giacomo ha detto:

    Ammetto che Veltroni non mi era mai stato granché simpatico, ammetto anche che non lo avevo nemmeno mai sentito parlare, però il discorso di ieri è piaciuto anche a me, anch’io gli ho sentito dire cose che vado ripetendo da anni ( a me stesso…). Detto ciò però bisognerà vedere cosa poi farà concretamente.
    Nel frattempo Ivan (mi permetto di darti del tu senza conoscerti direttamente) se ti interessa dalle parti di Adinolfi hanno messo su una piattaforma per sviluppare programmi via internet, si chiama Demagora. So che tu e lui essendo stati in due liste diverse siete in qualche modo stati anche avversari, ma mi auguro che ora che la competizione è passata e che come dice Veltroni non ci sono correnti, possano esserci cmq degli interscambi (tra l’altro parla uno, io, che per ora è soltanto un elettore).
    So che voi avete aperto un wiki e sono ospite da voi, ora sono ospite anche nel loro Demagora…
    secondo me dovreste provare una qualche integrazione… voglio dire già in quell’assemblea di innovatori siete in pochi, se poi disperdete le forze…

  3. Anellidifumo ha detto:

    Un bel discorso, letto ottimamente. La parte più interessante secondo me è stata quella sulla forma di governo e di Stato prospettata da Veltroni, che si distacca in modo netto dalla tradizione della Sinistra e del Centro italiano. Ne ho parlato in dettaglio qui: http://www.anellidifumo.ilcannocchiale.it/post/1663641.html

  4. Nandina ha detto:

    Bello vedere che qualcuno di intelligente e con la testa sulle spalle crede davvero che Veltroni sarà capace di passare dalle parole ai fatti. Io sono un po’ più dubbiosa e tutta la dinamica che ha portato al PD mi ha lasciata perplessa, la stessa candidatura di Veltroni i ha convinta fino ad un certo punto,. ma ancora ci voglio provare a credereci, a sperare che l’Italia possa cambiare sul serio. In fondo ci siete anche tu e la Finocchiaro lì dentro…
    In bocca al lupo per la tua partecipazione alla commissione e non smettere di raccontarci cosa succede!

  5. Cloe ha detto:

    Ivan, se ci credi tu, allora ci crediamo anche noi!!!
    E’ incredibile essere qui, dopo anni di impegno, oggi come semplice elettrice-simpatizzante-sostenitrice di appena 35 anni..
    Ti leggo e vengo contagiata dal tuo entusiasmo.
    Se nel Partito Democratico ci sarà davvero spazio per te, allora abbiamo davvero una nuova prospettiva di futuro!
    Ti abbraccio.
    Buon lavoro, Ivan… per tutti noi!
    Cloe

  6. gigi ha detto:

    Alla commissione per lo Statuto l’arduo compito di definire la carta costituzionale di un partito capace di essere turbina del percorso politico indicato da Veltroni. Ma sappiamo già che non basta lo statuto; serve l’esempio di una classe politica capace di rischiare e di mettersi in gioco, giorno per giorno senza attendersi niente in cambio.
    Oggi più che mai servono pionieri di territori inesplorati. Veltroni ci ha indicato che questi territori esistono, ad ognuno di noi la forza e l’intelligenza di solcarli senza paura.
    Buon Lavoro.

  7. gigi ha detto:

    Alla commissione per lo Statuto l’arduo compito di definire la carta costituzionale di un partito capace di essere turbina del percorso politico indicato da Veltroni. Ma sappiamo già che non basta lo statuto; serve l’esempio di una classe politica capace di rischiare e di mettersi in gioco, giorno per giorno senza attendersi niente in cambio.
    Oggi più che mai servono pionieri di territori inesplorati. Veltroni ci ha indicato che questi territori esistono, ad ognuno di noi la forza e l’intelligenza di solcarli senza paura.
    Buon Lavoro.

  8. piergiorgio ha detto:

    L’ho letto tutto: veramente un discorso notevole. Veltroni ha volato alto. Contenuti rimarchevoli ce ne sono tanti. Ma credo che tu Ivan (se posso darti del tu) abbia scelto effettivamente uno dei passi più significativi. Infatti si è parlato tanto, non a torto a mio avviso, della sommatoria di due partiti, di due identità che avrebbero corso il pericolo di rimanere fatalmente distinte; ebbene Veltroni ha saputo indicare un minimo comun denominatore sul piano culturale, con una “zampata” potente: l’umanesimo, la fiducia nelle risorse dell’uomo, nella sua ragione, nella sua capacità di volere, di progettare i propri destini non di subirli. Ed è superfluo naturalmente ricordare le profonde risonanze nella storia culturale d’Europa che un simile richiamo alla “ragione dell’uomo” lascia sentire.
    Bene,bene.
    Oggi sono più ottimista di ieri.
    Però ho sempre il mio cahier de doléances. Perchè poi, per quanto io sottovaluti tutto fuorchè le parole, devo ammettere che i fatti hanno una maggiore capacità di convincimento.
    Fatto: si fa approvare dall’assemblea costituente l’istituzione di tre commissioni per redigere tre documenti fondamentali per la vita, e la natura stessa del futuro partito. E ok: l’assemblea intera non potrebbe certo farlo. E i membri delle tre commissioni? Non li nomina l’assemblea (anche perchè sono ben 100 ciascuna) ma sono nominati dai leader (i candidati segretari in proporzione ai risultati elettorali ottenuti nelle pirmarie). Ecco dunque i primi cooptati dall’alto del nuovo partito: i leader scelgono chi gli pare per fare il lavoro fondamentale (l’assemblea degli eletti dai cittadini potrà solo ratificare quel lavoro è ovvio). E già quà meno ok…però vabbè diamo per buono che questo metodo supera consistenti difficoltà pratiche. Almeno però voglio vedere chi è stato scelto, e come sono state fatte le scelte. Ora io da ignorante esterno conosco solo pochissimi nomi… a te faccio i miei complimenti…però guardo la commissione per il fondamentale “manifesto delle idee” e chi ci trovo? La Binetti(Paola)! Bè con tutto il rispetto per la persona rimango un pò basito! Voglio dire: 2800, dico 2800 membri all’assemblea costituente, e quelli di riferimento di Veltroni saranno stati (non ricordo precisamente) tipo 2200 o giù di li. Insomma scelta ce n’era in abbondanza. Ora io dico con 2000 persone da scegliere Veltroni doveva mettere a redigere il manifesto ideale del nuovo partito proprio la Binetti? La Binetti non poteva stare, come tante altre centinaia di delegati, fra i semplici “ratificatori” finali dell’assemblea?
    Mah! Ovviamente io ho i miei pregiudizi ma il fatto che Veltroni abbia scelto proprio la Binetti non mi piace per nulla.
    D’altronde ci sono idee che ci piacciono e altre che non ci piacciono, c’è poco da fare: certo se un partito si presenta con un orizzonte ideale che non ci piace, per quanto possiamo apprezzarne lo sforzo innovativo, difficilmente potremo indurci a votarlo.

  9. Paola ha detto:

    Anch’io devo purtroppo sottolineare la contraddizione evidente tra il discorso di grande levatura di Veltroni e un modo di operare che ricorda un verticismo e un centralismo che speravo fossiimo sulla strada di abbandonare.
    leggere un documento in coda all’assemblea senza aver lasciato ai costituenti il tempo di esaminarlo, valutarlo nelle conseguenze che produce sopratutto nella gestione territoriale del partito, farlo votare senza che potessero essere espresse posizioni a favore o contro, senza possibilità di emendamenti, senza nemmeno avere la possibilità di contare i contrari, mi pare un’operazione veramente poco coerente con gli intenti espressi dal segretario nella mattinata. E, aggiungo, molto poco democratica.
    Il documento votato disegna un partito che verrà deciso, nella sua organizzazione territoriale, da poche persone e sostanzialmente le stesse che hanno governato la politica e i partiti costituenti fino ad oggi.
    Spoglia le costituenti regionali, dove si è registrata una espressione dei territori più libea e meno condizionata dalla figura del leader nazionale, di ogni potere decisionale.
    limita fortemente l’accesso ai coordinamenti provinciali di nuove energie e li consegna questi organismi ai soliti noti.
    Ai discorsi di alto profilo occorre seguire un modo di operare coerente.
    Le commissioni comprendono molte personalità indipendenti e portatrici di idee e di valori diversi, saranno sotto gli occhi dei riflettori ed in contatto diretto con il segretario. Non dubito che sapranno volare alto.
    Ma i livelli territoriali escono fortemente compromessi da questa operazione.
    Davvero una brutta chiusura per un’assemblea che ha acceso tante speranze

  10. maddalena ha detto:

    Io penso che la nuova stagione sia iniziata. Certo sarà un cammino difficile se non arduo in talune occasioni. Ma se non si va non si sa, ed è sempre meglio sapere.
    Auguri per il lavoro che ti aspetta. Ho visto i nomi della commissione statuto. Pescecani, caimani, tanti giovani organici funzionari di partito.
    Non desistere però, noi mille ti stiamo cucendo un bel vello peloso da metterti sulla pancia. Auguri!

  11. Chiara ha detto:

    Salve ivan
    Ti seguo da tempo e mi fa piacere che sei ritornato a crederci
    Purtroppo io credo che quelle di Veltroni siano solo parole
    Nei fatti qui a Napoli per le primarie ci sono state piu’ liste legate a Veltroni
    Per avere piu’ possibilita’ di essere eletti
    Non c’era la possibilita’ di scegliere il candidato ne regionale ne nazionale
    Alla fine sono entrati i soliti noti
    Dal basso non vedo il cambiamento sono state primarie fasulle
    E penso che Veltroni lo sappia bene
    È cresciuto nel partito e conosce le regole del gioco
    Dammi un motivo x crederci
    Penso che tu sia un po’ ingenuo
    Spero non rimanga deluso
    A presto
    Chiara

  12. Lorenzo ha detto:

    ma sulla laicità dello Stato che posizione ha preso?

  13. Gianluca ha detto:

    premetto che io voto la concorrenza…il punto è questo sicuramente veltroni è un uomo carismatico e con la stragrande maggioranza delle cose che dice sono condivisibilissime..ma purtroppo quel partito non è fatto solo da veltroni..ma è fatto anche da persone che in più di un anno hanno ridicolizzato l’italia e che giorno dopo giorno devono fare i salti mortali per restare in piedi. come dice più di qualcuno..certe volte è meglio fare cose sbagliate che rimanere sempre allo stesso punto…

  14. Fabio ha detto:

    Ecco. Come dice Gianluca, Veltroni è un uomo “carismatico”. Che posizioni potrà mai prendere sulla laicità dello Stato – come domanda Lorenzo – un uomo “carismatico”? Posizioni tipo questa, ad esempio: “I limiti non vanno posti alla ricerca, ma a quelle scelte che alterano gli equilibri della nostra vita naturale. Non è naturale che ci sia una vita umana che si realizzi attraverso percorsi che naturali non sono” (http://www.unicampus.it/Speciali/EventiStampa/EcoStampa/2007/AVVENIRE.pdf). Per chi non sa: il Campus Biomedico è la casa della psicoterapeuta Binetti.
    Ho i brividi.

  15. medo ha detto:

    Veltroni è un uomo soprattutto vuoto. Tecnico. Che sa niente di tutto e conosce perfettamente l’utilizzo del vuoto. Veltroni è il Nulla. Purtroppo per lui e per chi crede in lui.
    Bisognava pensarci prima ad eliminare questa gente dalla vita politica italiana. Ormai teneteveli.