16 Ottobre 2007

Papersera

Diario

paperoga.jpg
Claudia Fusani di Repubblica fa diventare me avvocato (grazie) e fa di Marco Simoni un altro Mario. Non ci sono più i giornalisti di una volta.

7 risposte a “Papersera”

  1. marchino ha detto:

    Complimenti Sig.ra Claudia Fusani! Un posto per lei al Papersera è pronto. perchè dopo questa secondo me la sua sedia a Repubblica vacilla assai. Una volta arruolata dal Papersera, cara Sig.ra Claudia Fusani, le auguro che il direttore responsabile, Signor Paperon de Paperoni, saprà garantirle un salario commensurato alle sue reali e patenti capacità.
    Ps. Signorii di G00gle per favore indicizzate bene questa pagina su Claudia Fusani, così quando uno digita Claudia Fusani sul motore di ricerca appare come prima pagina questa e tutti sanno chi è, quanto è brava e il nuovo editore presso il quale lavorerà a breve. Grazie!

  2. Bardy ha detto:

    Dai Marchino non esgerare 🙂 …
    L’articolo è impreciso, sicuramente scettico, critico e leggermente acido.
    Contiene comunque considerazioni , sebbene non confortate da dati precisi, su cui ci troveremo a riflettere nei prossimi giorni.
    Alcune riflessioni sulla formazione delle liste erano già state ampiamente esaminate, ora si tratterà di quantificare e qualificare i risultati definitivi alla luce dei timori e delle evidenti perplessità della vigilia.
    Un caloroso saluto all’Avv. Ivan Scalfarotto, potenziale futuro mio concittadino 🙂
    Enrico B.

  3. Filippo ha detto:

    ahahah che bell’articolo! mai riso tanto in vita mia. Mario Simoni e l’avvocato Scalfarotto 😀

  4. Marta Meo ha detto:

    “L’avvocato… vive e lavora all’estero ma però di anni ne ha già quarantadue”
    avvocato!
    MA PERO’, no, dico, ma però… e io che correggo sempre mia figlia di sei anni, che faccio? sbaglio?
    M

  5. piergiorgio ha detto:

    Vabbé “Mario” invece di “Marco” può essere un semplice errore di stampa o comunque di battitura. Quella dell’avvocato invece è proprio una papera. Tuttavia un piccolo deficit di documentazione su una persona, senza conseguenze offensive, si può anche perdonare in un articolo non specificamente dedicato a quella, MA il “ma però” in un giornalista, cioè uno che dovrebbe essere un professionista della scrittura proprio NO! Mamma come scrivono male oggi i giornalisti! che brutto italiano, (errori blu a parte), che sciatteria nello stile!
    Del resto anche con la matematica non ci siamo: in un passo dice che dovrebbero risultare eletti circa quattro o cinquecento esponenti della “società civile” e che essi costituirebbero il 5%!! Ma il 5% di che? Non si è detto che i membri sono in tutto 2800? Bè allora o le “facce nuove” non sono 400/500 oppure urge un ripasso delle percentuali e delle frazioni.
    Ciò detto però non si può negare che nel merito alcune osservazioni sono centrate: problemi su cui discutere nelle prossime settimane come scrive giustamente Bardy.
    Il primo, che è poi una cosa che, fra le altre, mi ha fatto a lungo dubitare se votare alle primarie come alla fine invece, pur non molto convintamente, ho fatto, è il seguente: ma come diavolo fa a decidere o anche solo a discutere qualcosa un’assembleadi 2800 persone?
    Ho letto che i delegati al megacongresso del partito comunista cinese, il più grande del mondo con la bellezza di 78 milioni di iscritti, cioè molto più dell’intera popolazione residente italiana, erano qualcosa tipo 2200. Bè…va bene che un assemblea costituente dev’essere magari più vasta e rapresentativa di un semplice congresso, però 2200 delegati in rappresentanza di 78 milioni di persone e il PD 2800…! Abbiamo battuto tutti i record!
    La verità è che un’assemblea così non può che delegare a dei “rappresentanti” i quali verosimilmente saranno i capibastone delle varie “anime” (correnti?) interne all’assemblea (e già si stanno facendo i calcoli di quanti seguace dispone Rutelli, quanti i Prodiani, ecc. ).
    Ho sentito con le mie orecchie ( intervista a La7 subito dopo la prima conferenza stampa)Veltroni dichiarare che si dovrà creare un organismo direttivo in cui “accanto ad altri” troveranno certamente posto i vertici, i leader, dei due vecchi partiti fusi: D’Alema,Fassino, Rutelli ecc.
    Ora, ma se c’è un’assemblea costituente, non li deve decidere l’assemblea gli organi dirigenti? (ed eleggerne liberamente i membri).
    So bene che Veltroni anticipa una cosa ovvia, pure non è rispettoso delle prerogative dell’assemblea parlare così; avrebbe dovuto rispondere: “deciderà l’assemblea come dev’essere organizzato il partito”.
    Se il buon giorno (o quello cattivo) si vede dal mattino , si è già capito che questa assemblea non conterà un bel nulla. Tantomeno potranno contare qualcosa al suo interno piccoli gruppi di outsider ,che avranno un ruolo decorativo schiacciati dalla assoluta preponderanza numerica e dalla disciplinata organizzazione di squadra dei membri rivenienti dai vecchi apparati dei due ex partiti.
    Insomma l’assemblea ratificherà passivamente decisioni prese altrove (dai soliti). Almeno questa è la (brutta )impressione.
    Poi si aspettano sempre belle sorprese.

  6. marchino ha detto:

    No Piergiorgio, mi dispiace ma io a un giornalista non perdono il fatto di non volere spendere 2 minuti per googolare Ivan Scalfarotto e scoprire che non è avvocato. Per amore di verità e rispetto per la propria professione, una delle più belle del mondo: raccontare i fatti. Mi dispiace, MA PERO’ no. Forse è meno grave commettere errori di grammatica; posso accettare che un giornalista non sia un purista della lingua, ma che traduca fatti non veri in verità rivelata, questo no. Finitela voi italiani a volere sempre perdonare tutti per piccoli peccatucci che piccoli peccatucci non sono. Se un giornalista sbaglia per inerzia, la cosa è grave. Dove finisce la verità la prossima volta?

  7. Enrico Neri ha detto:

    14III08
    scusate se mi intrufolo: non so chi sia ivan scalfarotto, né marco simoni, peró mi preme segnalare l´ultima perla di claudia fusani. come vaticinato da “marchino” la nostra eroina non é affatto una purista della lingua: leggete cosa scrive oggi sul sito di repubblica citando silvio berlusconi, che di per sé proprio un grammatico non é:
    “Io, da padre, le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere”. A parte la consecutio dei tempi – forse era meglio un futuro invece dell’indicativo – la dichiarazione di Berlusconi, accompagnata a sua volta dal di lui da sorriso rassicurante, non fa una piega. E non lascia spazio a dubbi. ”
    la poverina, che scrive sul giornale piú letto d´italia non ricorda quello che le ripeteva (inutilmente) línsegnante d´italiano delle medie: “il futuro é un tempo verbale, mentre l´indicativo é un modo! un modo che oltretutto possiede ben due… tempi futuri!!!”
    ovviamente claudia voleva dire il congiuntivo “possa” al posto dell´indicativo “puó”.
    e poi, scusate, ma “consecutio dei tempi” é davvero poco elegante: perché non usare tutta la perifrasi in latino? consecutio temporum. persino mia moglie che é nicaraguense ne capisce il senso.
    saluti
    Enrico Neri