12 Novembre 2006

Il futuro è già passato

Diario

Giunti a metà novembre il Presidente Prodi si è accorto che l’Italia non è preoccupata per il suo futuro. Anzi, dice addirittura che l’Italia è “impazzita, che non pensa più al domani”. Non vorrei essere troppo severo ma, dato che questo è precisamente il motivo per cui – dirò di più, la piattaforma politica sulla quale – lo stesso Presidente Prodi è stato prescelto dalla coalizione per la guida del paese, non vedo come possa stupirsene oggi. Al tempo delle primarie vi è per caso parso che qualcuno abbia parlato del futuro del Paese? Quello che preoccupava tutti (elettori, stampa, opinion leaders e compagnia cantante) era un futuro lungo sei mesi, da ottobre 2005 ad aprile 2006, giusto il tempo di mandare via Berlusconi dal governo. Prodi vinse a mani basse non per le sue idee, il suo carisma o il suo programma ma in quanto “soltanto lui avrebbe potuto sconfiggere Berlusconi” (slogan cantilenante ripetutomi sul muso ad ogni momento anche dagli amici, anche da persone anche molto intelligenti e non decrepite, l’ultimo in ordine di tempo Aldo Cazzullo del Corriere in una trasmissione tivvù). Non ho mai sentito una sola parola da parte dei miei colleghi candidati su quale modello di società avessero in mente, su cosa volessero fare dopo l’eventuale (e la storia poi dimostrò anche risicatissima) vittoria elettorale. Il programma della coalizione fu messo in piedi in pletoriche riunioni di mille commissioni composte dai soliti noti che partorirono un mammut di 300 pagine che oggi chiunque può tirare dalla sua parte e senza nessuna indicazione, appunto, sul futuro del nostro paese. Le liste elettorali furono redatte da cinque o sei signori sulla scena da trent’anni o più senza mai aver reso conto delle proprie responsabilità politiche, e sono prive di facce nuove che non fossero quelle di fratelli di, mogli di, compari di, transfughi da, vecchie attrici gloriose ma disfatte e chiunque altro possa assicurare – in teoria, nella pratica c’è sempre un De Gregorio che ti scappa – un saldo potere nel presente. Dopo la vittoria e l’imbarazzante champagne notturno di Piazza Santi Apostoli fu costituito, a seguito delle solite interminabili trattative, un governo stipato di 100 e passa persone, molte (quelle nei posti chiave) ben al di là dei limiti per la pensione di vecchiaia, senza donne e senza giovani, se si escludono il figlio di un ex Presidente del Consiglio latitante e deceduto all’estero e un signore già segretario particolare del capo ai tempi dell’IRI. E i giovani italiani? Precari, emigrati o consumati da gavette che prolungano la gioventù (il peggio della gioventù: l’incertezza, l’instabilità, l’incapacità di rendersi autonomi) fino a dopo i 40 anni. Ha ragione, Presidente, probabilmente l’Italia è impazzita: davvero crede che un Paese seriamente preoccupato del suo futuro avrebbe scelto per sé tutto questo?

18 risposte a “Il futuro è già passato”

  1. franco ct ha detto:

    Prodi ha ragione a dire che l’Italia è impazzita….La pazzia maggiore è stata quella di portare al potere questa armata Brancaleone di persone senza idee…Appena insediati hanno voluto l’indulto, adesso questa finanziaria in cui il governo annuncia propagandisticamente tasse per poi fare marcia indietro…..

  2. orazio di natale ha detto:

    L’Italia è impazzita e vero.solo per aver mandato un personaggio come il sig prodi a “governarci”dopo i disastri che aveva procurato all’Italia come dirigente iri.penso che c’è lo potevamo risparmiare!

  3. emilio ha detto:

    E’ profondamente triste che alle primarie si votasse uno solo perchè in grado di battere un altro. Ma purtroppo in tanti hanno fatto questo discorso. Che poi è lo stesso che fecero negli Usa ai tempi delle primarie del 2004.
    Che poi mi si venga a dire che il problema dell’Italia è non preoccuparsi del futuro e poi si tagliano i fondi per scuola, università e ricerca, senza sostenere lo studio di lingue straniere e dell’informatica non mi sembra un bel segno.
    E il problema del taglio dell’Ici agli immobili ecclesiastici è stato proposto solo dalla RnP, scatenando vivaci reazioni da parte dei più reazionari al Governo, rendendo molto difficile la reintroduzione della tassa.

  4. Alister ha detto:

    Analisi impietosa, ma, ahimè, puntuale. E l’unico mantra consolatorio che possiamo recitare – “se avessero rivinto ‘quelli là’, chissà quale condono si sarebbe inventato Tremonti per questa finanziaria…” – è sempre più insoddisfacente. Non credo che questo Paese abbia più le forze per risollevarsi.

  5. vadim. ha detto:

    non so se il problema sia l’età dei politici, il fatto che lo siano di professione a vita con (spesso) passaggio del proprio scranno al parente più prossimo, la mancanza di una ideologia e valori che facciano da guida.

    Qualcuno mi disse che per avere successo in un confronto, hai due possibilità: fare le cose in maniera diversa oppure, se le fai in maniera uguale al tuo avversario, falle più velocemente.

    MI pare che il centro sinistra sul primo punto pecchi alquanto, sulla velocità mi sembra che stia “velocemente” seguendo la politica di centro destra.

    ciao

  6. Edo Melzi ha detto:

    Romano Prodi ha ragione:mi sento di affermare che uno dei grandi problemi dell’Italia di oggi è l’opportunismo sfrenato.La gran parte delle persone ragiona pensando quasi esclusivamente al proprio interesse particolare.E il presidente del consiglio fa benissimo a sottolineare l’importanza del bene comune e di una visione d’insieme.

  7. vadim. ha detto:

    ps:

    una cosa diversa prodi la sta facendo, il look.

    Ma si può andare in giro per Bologna il sabato, ripreso dalle TV in cravatta e maglione?

    Bah!

  8. Roberto ha detto:

    Alle primarie avevo votato per te, e questa è la ragione per la quale visito spesso il tuo blog. Ma francamente non mi spiego l’atteggiamento speculare a quello di Prodi che stai tenendo: gli elettori di csx sono tutti pazzi, perchè non mi hanno votato. Perdere le primarie, sputare sull’elettorato e pontificare da lontano non è un atteggiamento di chi sentiva davvero e fortemente la volontà di cambiare qualcosa. Tu fai bene a non lasciare la tua carriera, ma continuare a fare il moralista dopo essertene lavato le mani non mi sembra un comportamento coerente. I radicali hanno preso facciate a ogni elezione, eppure ci provano sempre. Enrico Letta, sottosegretario alla Pres. del Consiglio, Daniele Capezzone è presidente della commissione Attività Produttive, Gennaro Migliore è capogruppo alla camera di Rif Comunista. Ci sono più di 300 parlamentari sotto i 49 anni. Non dico che sia facile, ma scalzare i “perpetui” è un’attività a tempo pieno. Se uno lo interpreta come uno sfizio difficilmente puà avere successo.

  9. vadim. ha detto:

    ps2:

    scusatemi i commenti a rate, ma questo post mi ha stuzzicato.

    Tutta la nostra industria è andata a bagno, l’unica rimasta (anche se siamo stati sorpassati dalla spagna) è quella turistica. E che cosa si inventa il governo? la tassa di 5 euro!!! ovunque il turista pernotti, altro che migliorare i servizio ricettivo.

    Dai dati UNTWO, organizzazione mondiale per il turismo, nel 2005:
    “Francia (76 milioni di persone), al secondo la Spagna (55,6 milioni) e poi l’Italia (36,5 milioni). Seguono Turchia (20,3 milioni), Grecia (14,3 milioni), Portogallo (11,6 milioni), Croazia (8,5 milioni), Egitto, Tunisia e Marocco. Per quanto riguarda il fatturato europeo derivante dai flussi turistici internazionali, al primo posto nel 2005 c’è la Spagna (38,5 miliardi di dollari), seguita da Francia (34 miliardi di dollari), Italia (28,4 miliardi di dollari), Turchia, Grecia, Portogallo, Croazia, Egitto e Libano.”

    ps: a parigi la tassa è 1 euro..

  10. Filippo ha detto:

    e’ curioso come si continui a confondere l’Italia in Parlamento con gli italiani. Le proteste a Montecitorio non si placano, pero’ stranamente non vedo mai rapresentati i veri desideri del paese: meritocrazia (e siamo in tanti), affrancamento dagli ordini e dai cartelli (banche, telefoni, assicurazioni), etc.. L’Italia non e’ impazzita, e’ solo preda di questi novelli pifferai di Hamelin, che montano e smontano gli umori del popolo a loro uso e consumo.

  11. miriam ha detto:

    Condivido la “prodezza” di Prodi, ma in un altro senso. L’italia è impazzita, ma non solo da ora perchè disapprova le sue “prodezze”. Basti pensare all’impasto disomogeneo del suo governo…. Ma è letteralmente impazzita da quando l’onestà, la probità, la serietà, la responsabilità,in una parola: la COSCIENZA, hanno ceduto il posto al dio quattrino, e a tutti i suoi satelliti. Elton è pienamente coerente con se stesso e con i suoi simili: a che serve la religione se io mi sono fatto uno o più idoli su misura? E i risultati non possono che essere questi, appunto: un’Italia impazzita.

  12. LdG-Il Rifomista ha detto:

    Dal post odierno:
    “…Non ho mai sentito una sola parola da parte dei miei colleghi candidati su quale modello di società avessero in mente, su cosa volessero fare dopo…”.

    Scalfarò, con tutto il rispetto e la stima di chi stava per votarti( poi ho “ripiegato” convintamente su Prodi per spirito di partito, Ds e Sg), ma neanche tu dimostri di avere una precisa idea sul -ti cito- “modello di società” da adottare.
    Nel sendo che hai un’insieme di punti programmatici, DI CUI LA QUASI TOTALITA’ DA ME LARGAMENTE CONDIVISA, ma finiti questi?
    Quale sarebbe il tuo preciso modello di riferimento?
    Non è questione di poco conto: sei un socialista, un popolare, un radicale.
    Se puoi potresti darci una risposta che non sia troppo generica?
    Perchè, secondo taluni, il tuo è un programma talmente generalista e “buonsensista” da scivolare in una sorta di populismo rosso, cioè qualunquismo.

    Buone idee, ma critichi troppo.

  13. DarkRimpoche ha detto:

    Sono un Leibniziano, ho votato comunisti italiani e in quel 3% di deputati votati mi ci riconosco, purtroppo è finita lì. Nel governo attuale le mie idee le vedo valere un 3% e anche quando diliberto ha proposto il limite di un politico a due mandati appunto per poter cambiare aria e poter far sì che i giovani avessero una voce autorevole, nessuno ha notato questa proposta seriamente. Il silenzio ed eccoci quindi ancora qui con 90enni.
    90enni che di fronte alla ttelevisione si scandalizzano ancora per un maschietto nel bagno delle femminucce. A mio parere, parlando con svariati elementi, ho notato che c’è una errata concezione della società in italia che la porta inevitabilmente allo scatafascio. L’errore è questo: dalla gestione economica di uno stato ne deriva il livello culturale dei suoi cittaidni.
    Dovrebbe scaturire per cambiare tutto una rivoluzione culturale, violenta sul piano intellettuale ma pacifica su quello concreto, che faccia capire agli italiani che solo se prendono il toro per le corna, se cambiano la concezione culturale in loro stessi, se sviluppano il loro senso critico, allora diventerà impossibile essere presi per i fondelli. Ma questo purtroppo non accadrà, perchè l’italiano è una bestia che prima di tutto si preoccupa del portafogli e la propria etica, che lo si voglia o no, la pone proprio lì dentro. Ecco perchè si lamenta ad ogni governo, perchè in ogni finanziaria, in qualsiasi finanziaria volenti o nolenti ci sarà sempre una classe svantaggiata rispetto alle altre, non si può fare altirmenti nella situazione attuale. L’Italiano se lo dovrebbe ficcare in testa e starsene zitto, guardare una manovra eocnomica nel suo complesso e vedere i vantaggi a lungo temrine, perchè è chiaro che a breve termine ci si rimette, ma deve essere anche chiaro che l’Italia è un paese che rischia il futuro del’Argentina oggi come oggi e che quindi si devono prendere soluzioni drastiche, altrimenti hai voglia a lamentarti, a breve si finirà tutti a gambe all’aria e dopo li voglio veder ei tassisti e i farmacisti protestare in uno stato in bacnarotta!

  14. giovanni ha detto:

    Conta chi sa contare, pesa chi sa pesare, la democrazia è (anche) questo.

    Questo governo ha mille problemi e li vediamo tutti, ma è possibile mai che ci dobbiamo sempre sparare sulla palle.

    questi benedetti giovani (che siamo noi) quando è che avanzano delle proposte, quale programma elettorale abbiamo noi? che proposta per l’Italia abbiamo? quale paese abbiamo in mente noi?

    partiamo da qui invece da dire che sono vecchi e citrulli e poi tra 4 anni dire che casini è peggio etc etc etc

    e avanti così a vita.

  15. Garbo ha detto:

    Hai ragione quando dici che Prodi per molti è stato l’unico che poteva battere Berlusconi, non c’era altra “faccia” altrettanto nota capace di catturare il consenso di tutti, cittadini e partiti: the last chances, insomma. E probabilmente chi la pensava così aveva ragione, le novità assolute (scusami, ma quando sei apparso tu alle primarie, mi sono chiesto chi fossi e perché avrei dovuto votarti) non funzionano, funzionano meglio le persone che si sono distinte in qualcosa, in qualche incarico accettato con assoluta umiltà ma che può fornire la visibilità essenziale ad un politico. Questo l’ha capito, spero, D’Alema, non a caso sta lavorando con risultati ottimi come ministro degli esteri in attesa, conoscendo il tipo, di migliore collocazione. Ma il Prodi unico personaggio del csx che potesse battere Berlusconi non era l’unico motivo per cui il cittadino comune l’ha votato, l’elettorato di csx gli riconosce doti di grande economista, e credo tutti si siano resi conto come l’economia in Italia col governo precedente fosse sull’orlo del baratro e come le tasche dei cittadini onesti fossero sempre più vuote. Quindi, al di la della propaganda di dx sui disastri che Prodi avrebbe perpetrato quand’era dirigente dell’IRI, le sue riconosciute doti di economista e di persona che già precedentemente aveva mostrato di riconoscere un economista in gamba da un volgare mestatore (non a caso aveva scelto Ciampi come ministro). Ancora, una certa serietà: vi porto in Europa e vi ritorno indietro le tasse una tantum sono state delle promesse mantenute nell’arco dei due anni del suo governo. Il problema di Prodi, a mio parere, è che molti pensano che possa essere utile usarlo per togliere le castagne dal fuoco scottandosi le dita, pensano cioè che possa essere soltanto un utile idiota nei momenti critici. Insomma, serviva qualcuno da sacrificare che mettesse la sua faccia sulla prima finanziaria che necessariamente avrebbe dovuto far piangere agli italiani lacrime e sangue, poi si poteva scaricare alla prima occasione (come del resto era stato fatto nel 1998) e sostituirlo con qualcuno più furbo. Non credo che Prodi non abbia progetti a lungo termine per il suo governo, credo piuttosto che i progetti che ha Prodi siano stati approvati con molta facilità perché come ho detto prima qualcuno pensa di liberarsene alla prima occasione, e le critiche interne e soprattutto i silenzi nei momenti di bufera depongono a favore della mia ipotesi. Io parlo da cittadino e non da politico, da semplice elettore, mi piace la serietà e non mi piacciono i buffoni, i voltagabbana e i furbi. Chi ha deciso di stare con Prodi continui a starci, anche a costo di perdere qualche elettore, un buon politico si vede nella sua capacità di mediazione e nella sua abilità di portare a casa un risultato magari non completo piuttosto che niente. L’immagine del governo attuale i cui esponenti continuano a ricattare l’esecutivo, in cui c’è chi propone autonomamente e chi contesta le proposte, per cui si da dello stesso governo un’immagine schizofrenica (ad es. tassa sui suv, niente tassa, ripristinata la tassa) non fa bene a Prodi, al suo governo e all’intera coalizione che dovrebbe sostenerlo. Più che l’Italia, credo che siano impazziti i vertici della coalizione che governa.

  16. chamberlain ha detto:

    secondo la mia modesta opinione chiunque avrebbe potuto battere berlusconi.

  17. henrietta ha detto:

    Tutto molto bello e molto giusto. Ma a chi come me non ha intenzione di candidarsi alle elezioni, in questa vita, resta solo frustrazione.

  18. claudia ha detto:

    L’Italia è impazzita, non pensa più al domani, o peggio, non pensa affatto a se stessa. Almeno, non lo fanno quegli italiani con maggiori problemi sociali, le fasce deboli, i giovani, i precari. Come mai Scalfarotto ha preso solo 28.000 voti alle primarie? Perchè il popolo dei contratti a progetto (milioni di giovani) non l’hanno votato? Dov’erano quel giorno? Chissà quale altra cosa di più importante avevano da fare che non pensare alla politica.
    Prodi ha potuto contare sugli “apparati” di partito, i sindacati, le cooperative satelliti al centro sinistra. Insomma, ha potuto contare su quella “società politica” ben organizzata e capillare tanto invisa ai trentenni, ma che ha un peso politicamente significativo.
    Per difendere i propri interessi non basta frequetare la società critica del web. I blog sono luoghi dotti di denuncia e confronto molto importanti, ma purtroppo non hanno in termini di risultati politici grande efficacia.
    Possono servire per organizzare attorno a un programma o a qualcuno un certo consenso, ma poi occorre capitalizzare questo patrimonio in forme di aggregazione politicamente riconosciute, quali sono i partiti, i sindacati, i movimenti.
    Se si è insofferenti ai sindacati storici occorre inventarsi qualcos’altro, invece di poltrire davanti al PC. E se Prodi non va bene, e se i parlamentari non vanno bene, e se la classe politica non va bene (e non va bene) occorre mobilitarsi per portare a a Montecitorio e a Palazzo Chigi persone nuove. Ma occorre uscire da quel torpore un pò snob di chi critica senza poi fare mai nulla di politicamente concreto. Come votare almeno alle primarie, per esempio.