15 Aprile 2010

L'ultima trincea

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Il mio editoriale, su L’Unità di oggi.

Mi riesce difficile comprendere come abbiamo potuto abdicare ai nostri sogni, ai nostri ideali. Quando abbiamo cominciato a dare la prevalenza a quello che ci pare utile invece di fare quello che ci pare giusto. Io credo sia semplicemente per questo che la sinistra arranca, perché ha perso il coraggio di fare le cose in cui crede e di credere nelle cose che fa. Faccio un esempio: se il Cardinal Bertone dice una cosa così falsa e così grave come quella che mette in relazione pedofilia e omosessualità, cos’è che ci toglie la voce? Perché non siamo in grado di articolare che si tratta di una stupidaggine dal punto di vista scientifico e di un modo per creare stigma e diffidenza intorno a un gruppo di cittadini pacifici e inermi? Il tema dei diritti delle persone omosessuali in Italia è interessante perché è lì che oggi si è spostata la trincea nella lunga guerra di posizione che concerne la conquista dei diritti civili: oggi le lesbiche e i gay italiani sono in una condizione di diminuzione positiva di diritti, assimilabile a quella delle donne prima delle riforme degli anni ’70. Pochi lo ricordano quando si glorifica la “famiglia tradizionale”, ma la famiglia eterosessuale come la conosciamo oggi non ha ancora compiuto 35 anni. Fino ad allora le donne non avevano la potestà sui figli, il tradimento coniugale era punito come un reato solo se commesso dalla moglie, c’era il matrimonio riparatore che emendava dallo stupro (naturalmente un reato contro la morale, non contro la persona), le donne non erano ammesse a fare certi mestieri: la prima magistrata italiana nel 1965. Al contrario che nel resto d’Europa, essere omosessuali in Italia oggi significa soffrire di analoghe discriminazioni positive, anch’esse legate ad una propria caratteristica innata: sul lavoro, in ospedale, in mille altre situazioni le persone omosessuali e le famiglie che liberamente creano non possono accedere a trattamenti e condizioni riconosciute ai concittadini eterosessuali. Dove ti aspetteresti di trovare la sinistra, allora? Lì, accanto ai diritti, a chi chiede nuovi spazi di cittadinanza, a chi chiede una società più giusta e inclusiva. E invece siamo gli ultimi in Europa: ieri la Corte Costituzionale ha bocciato la possibilità per i gay di sposarsi, a meno di una settimana dall’opposta decisione dell’omologa corte portoghese. Aspettiamo di vedere quali saranno le motivazioni dell’Alta Corte, come si spiegherà la differenza di trattamento basata sull’orientamento sessuale; teniamo anche presente che la Corte ha già in precedenza su temi quali quelli della fecondazione medicalmente assistita interpretato la propria giurisprudenza in maniera dinamica, aprendo ai diritti delle donne in sentenze successive. Certo è che aver portato il caso davanti alla Consulta, e discutere dei diritti delle persone omosessuali in Italia sottraendo la questione all’avanspettacolo e al folklore che in genere la circonda è stata già una grande vittoria. La migliore politica può adesso su questo provare a riappropriarsi dei temi della vita, ritornare a costruire sui rapporti tra le persone, cessare le discussioni sulle formule, sulle strutture interne, sull’osservazione ossessiva del proprio ombelico. Ricominciamo a fare le cose in cui crediamo: io credo potrebbero esserci delle sorprese.

32 risposte a “L'ultima trincea”

  1. manuela vinay ha detto:

    grazie Ivan, anche io credo che il cambiamento è ancora possibile soprattutto se torniamo ai principi fondamentali in cui credere e se continuano ad esserci persone che, senza aver paura della propria ombra, hanno il semplice coraggio di esprimere ad alta volce la propria opionione come hai fatto oggi tu (ma non solo oggi) e come ha fatto ieri (ma non solo ieri) l’onorevole Paola Concia. sperando che altri si uniscano al coro perchè i diritti di una minoranza oggi possano essere i diritti di molti domani

  2. […] di Ivan Scalfarotto (per l’Unità) […]

  3. dani ha detto:

    caro ivan, anch’io credo, da eterosessuale, che questa sia una battaglia che nn bisogna assoluatamente mollare.
    come quella del diritto alla salute (vedi inceneritori, nucleare e mobilità) e ad altre ancora. mi chiedo però cosa ne pensa il tuo prtito. troverete mai una posizione condivisa? nn credo. nn siete credibili ivan. e lo dico con rammarico. sei stato tu a parlare di trincea, quindi di guerra. e allora facciamola questa guerra. l’esperienza del lingotto e dei piombini ha gettato le basi, ora bisogna prendersi il partito con la forza. delle idee ovvio, ma senza sconti. bisogna, metaforicamnete, vedere passare i cadaveri di tutti i dirigenti del pd e ripartire. è il tempo del sangue e del dolore, ma il tempo è ora. arrivare fra tre anni ancora in queste condizioni è dafolli se nn da criminali.
    che pena mi ha fatto chi si è scagliato contro il movimento 5 stelle. che pena mi fanno tutti e,perdonami, anche tu che condividi la tessera con uno come la torre che andrebbe prso a calci in culo fino alla fine dei suoi giorni.
    p.s. io la tessera la feci l’anno scorso per votare marino poi è finita nella spazzatura
    auguri
    d.

  4. LuciaB. ha detto:

    Dani, ma come si fa a prendersi il partito con la forza se si butta via la tessera? così lo lasci a LaTorre & co senza scampo.
    Alle primarie del 2005 Ivan prese lo 0.6%, nel 2009 Marino ha preso il 12% e Ivan è diventato vice presidente. A chi diceva, come fai a stare in un partito dove c’è anche la Binetti, Ivan rispondeva, come fa lei a stare in un partito dove ci sono io. Appunto, ora lui c’è e lei no. Ogni tanto (ogni poco) mi deprimo anch’io e quando non mi deprimo mi arrabbio, ma nei momenti tra l’uno e l’altro sentimento, penso a questo, stringo i denti e mi tengo la tessera. Per lo meno posso votare per gente come Ivan e Marino.

  5. Claudio_Bi ha detto:

    Caro Ivan concordo pienamente con quanto affermi e proprio questo atteggiamento “pilatesco” del PD credo sia la causa della scelta astensionista di molti. Ancora non è compiuto nell’ormai “vecchio” PD (tale appare) il passo principale di qualsiasi organismo: la definizione e successiva affermazione di una identità. A fronte della marmellata finto-perbenista che attraversa la quasi totalità della forze parlamentari per le quali è cosa buona e giusta discriminare una parte di cittadini e privarli di diritti ovvi in una democrazia, manca una voce chiara e forte che rappresenti quella maggioranza laica, credente e non credente, che si era fortemente mobilitata in passato per difendere le leggi sul divorzio e contro l’aborto clandestino. Non lamentiamoci poi dell’astensionismo, della “disaffezione alla politica”: come si può essere appassionati del grigio, dello slavato, dell’insipido, della “donabbondiaggine”? L’unica speranza di sopravvivenza e sviluppo di questo partito è che a gente come te venga molto presto data la possibilità di consegnare finalmente un’anima al PD. Facce nuove, idee fresche e chiare, vcine alle persone, capaci di appassionare e mobilitare consenso: per vincere e far tornare questo Paese un posto bello in cui vivere. A differenza di Dani io voglio ancora crederci (Dani, quando sarà il momento, però, vienici a dare una mano!)e quando si è in tanti a credere in qualcosa, i traguardi si avvicinano!

  6. Anellidifum0 ha detto:

    Ivan ovviamente d’accordo con te, ma devi considerare (e per favore: FALLO) che il PD ha anche smesso di occuparsi di quello che un tempo si chiamava proletariato. Cioè le classi salariate e quelli che son precari. Perché diciamocelo: la difesa dei diritti civili per un partito di sinistra possono e devono essere la ciliegina che si mette sulla torta, per mostrare al mondo che si è al passo coi tempi dell’Occidente. Ma i fondamentali per un partito socialdemocratico è la difesa del LAVORO. Dei salari, di chi è precario, di chi è inoccupato e di chi è disoccupato. Il PD ha smesso di essere al fianco dei lavoratori e dei precari prima ancora che tacere sui diritti civili degli omosessuali e degli immigrati.

    Il PD tace. Ha smesso di fare politica, non solo nei famosi territori, ma anche a livello di lanci di agenzie e in Parlamento. Questo è il dato centrale. Capire perché Pigi Bersani non parli in favore di Emergency, non parli contro Bertone va benissimo, ma bisogna anche capire perché va a Termini Imerese solo due giorni prima delle elezioni, dimenticandosi l’esistenza di quel problema nei 12 mesi precedenti.

    AnelliDiFumo

  7. Anellidifum0 ha detto:

    * la difesa dei diritti civili per un partito di sinistra può e deve essere

    (avevo scritto “i diritti civili” come soggetto all’inizio)

  8. dani ha detto:

    cari lucia e claudio, vi abbraccio. io sono un semplice elettore, nn sono un uomo di partito. mi piacerebbe che in questo paese ci fosse una politica vera e non una fabbrica di clientele. quindi seguo con passione le vicende del pd e non solo. vivo a bologna, città commissariata e voi sapete bene perchè. capoluogo di una regione che ha candidato per la terza volta errani alla presidenza. bologna che affida la raccolta dei rifiuti ad una società proprietaria di un inceneritore (come dire se faccio la differenziata poi cosa ci brucio nel mio impianto?), bologna la rossa, la dotta. ora viene da dire la corrotta. una vecchia puttana senza futuro. la lega avanza e questi cominciano con le loro analisi sul perchè e percome nn si è stati presenti sul territorio. ma io credo che nn è questo il punto. io questo pd nn lo voterò mai. perchè nn faccio il tifo a prescindere, nn voto una persona solo perchè è il candidato della mia squadra. questi ragazzi del 5 stelle hanno toccato tasti importanti qui in emilia, grillo nn c’entra, è solo un megafono. se nn lo capite mi dispiace.
    ora leggo che fini forse farà cadere il governo. beh, a me dispiace. perchè i vari d’alema resteranno in sella e berlusconi vincerà da solo con la lega. perchè nn basta lo schifo di berlusconi per nascondere lo schifo del pd.
    scusatemi se sono stato lungo. voglio solo ribadire un concetto ad anellli. i diritti civili nn sono una ciliegina. son un fatto. o ci sono o nn ci sono. i cittadini sono uguali o no? nn ci dovrebbe essere neanche discussione. cosa vuoidire agli elettori? prima parliamo dei disoccupati e poi degli omosessuali? e i disoccupati omosessuali? e la ru486? e i tanti englaro? e i portatori di handicap? e …? dal mio punto di vista queste nn sono priorità, sono, come dire, semplici constatazioni. da nn perderci neanche del tempo per un partito che si chiama democratico. certo, se poi parla il papa o un imam o chissà chi e dobbiamo appecoronarci allora addio.
    scusate ancora lo sfogo e tanti auguri
    d.

  9. LuciaB. ha detto:

    Dani, la tessera l’ho presa anch’io per la prima volta l’anno scorso per votare Marino, è proprio per questo che non ci dobbiamo dar subito per vinti, davvero pensavi che in un paio di mesi cambiava tutto? Cerca le braccia che ti sono cadute da qualche parte sotto il tavolino, riattaccale e tira innanzi – non per quelli di cui non se ne può più ma per appoggiare chi le cose le vuol cambiare davvero. Ricambio l’abbraccio

  10. […] trincea http://www.ivanscalfarotto.it/?p=5432 "se il Cardinal Bertone dice una cosa così falsa e così grave come quella che […]

  11. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Anelli

    “la difesa dei diritti civili per un partito di sinistra possono e devono essere la ciliegina che si mette sulla torta”

    Se ti do pienamente ragione ti senti fascista?

  12. Claudio_Bi ha detto:

    Ti devo anch’io una risposta, Dani: se non altro per contraccambiare il tuo abbraccio!! Anch’io sono un “semplice” elettore. Posso dirti che sono soddisfatto della mia vita, ma questo non può bastare e sogno di vedere attorno a me persone felici, realizzate, rispettate in un Paese vitale. Credo che qualsiasi progetto di reale cambiamento in Italia non possa prescindere dal patrimonio umano e valoriale di milioni di persone che tuttora si riconoscono nel PD e questa è una realtà di cui tenere conto. Siamo tutti consapevoli di cosa non va, ma anche questo non basta più: bisogna mettere in campo idee, energie, entusiasmo talmente coinvolgenti da favorire una “naturale” maturazione in senso evolutivo del PD e questo potrà succedere proprio se non ci lasciamo abbattere dalla rassegnazione. Da sempre l’unione fa la forza: facciamoci sentire, in tanti e spingiamo per un ricambio generazionale all’interno del PD che scompigli le incrostazioni attuali per diventare un organismo vitale in sintonia con le forze sane del Paese. Sai, lunedì scorso ho salutato un mio amico che ha deciso di andarsene da Roma, lavorerà e vivrà a Barcellona con il suo compagno in una società libera per persone libere. Sono felice per lui (era davvero felice!), ma un po’ di amarezza me la lascia questa, come tante altre storie simili: prima di fuggire tutti dalla barca che affonda voglio sperare che la si possa restaurare per continuare a navigare tutti insieme, possibilmente, con gioia. Ciao

  13. Anellidifum0 ha detto:

    Bizzarri, ma perché, tu ti reputi fascista? E’ una novità, non eri iscritto al PD? Oddio, non che le due cose siano in antitesi, ma… dovrebbero!

  14. Luca Collina ha detto:

    A proposito della mutante posizione politica di Anelli di Fumo, oggi “grillino”, domani, forse, “finiano”, un giorno, chissa’, “berlusconiano”, vorrei ricordare un post scritto dal neo-grillino quando Veltroni divenne segretario del PD.

    S’intitolava:

    ” Veltroni: FACCI VOLARE !!!! “

  15. Anellidifum0 ha detto:

    Probabilmente Luca Collina è sempre il solito frustratissimo trollonzò (che se non gli rispondo prima o poi gli viene un aneurisma) costretto a cambiare nick per elemosinare una mia risposta. Allora stavolta gli vado incontro: io rimango negli anni un elettore senza tessera di partito (l’ultima avuta, è stata quella dei Giovani Socialisti) che vota categoricamente all’interno dell’alleanza progressista. In 18 anni di voto, non ho mai cambiato coalizione e dato il panorama politico italiano, la vedo difficile per l’immediato futuro. Ma non lo escludo: solo gli stupidi appaltano per l’eternità il proprio voto a una data coalizione, come a dire che votano per partito preso e non ragionando sui programmi, la credibilità, gli uomini, i candidati, le liste, il contesto. Ricordo che c’è addirittura un proverbio che recita: “Chi non è di Sinistra da giovane è senza cuore, ma chi non è di Destra da vecchio è senza cervello”. Detto questo, io a 36 anni ho sempre e solo votato a Sinistra.

    Su Veltroni: sono stato un veltroniano della primssima ora, anno di grazia 1994. Sostenevo Veltroni contro D’Alema nel PDS dopo Occhetto. E trovari talmente fuori posto la scelta di D’alema leader al posto di Veltroni, che aveva vinto le prime primarie fra i segretari di sezione, che uscii dal partito dopo un anno, quando nacquero i DS, soprattutto per quel motivo lì.

    Veltroni ha interpretato negli anni Novanta un’idea di politico moderno e al passo coi tempi, consapevole dell’importanza della comunicazione politica e di quella televisiva. Ottimi anche gli anni della sua vicepresidenza del Consiglio sotto Prodi, e della sua guida del Ministero dei Beni culturali. Poi nel tempo la sua leadership si è appannata, fino al vicolo cieco del “ma-anchismo” e all’errore micidiale dell’autosufficienza del PD, che ha avuto un doppio effetto: far vincere Berlusconi e togliere dal Parlamento comunisti e socialisti. Non era mai successo nella Storia italiana. Poiché ragiono con la mia testa, ho contestato questa scelta veltroniana da PRIMA che producesse i suoi effetti nefasti. Una volta che si è visto che Veltroni aveva commesso un grave errore, si sono aggiunti alle mie critiche anche molti altri, e alla fine Veltroni si è dovuto dimettere.

    Su Beppe Grillo: non ho mai votato per Cinquestelle ma sin da subito (fa testo il mio blog, ci sono post su Grillo in politica che sono vecchi di anni) dico che Grillo e il suo movimento non possono essere liquidati né come un fenomeno da baraccone, né come qualunquismo o peggio ancora fascismo. Su Fini e Berlusconi Luca Collina dice solo cose false prive di fondamento. Ricordo che i miei voti degli ultimi anni sono finiti su IDV, altro che Berlusconi o Fini.

    Collina, ora spieghi: ma questa ossessione che io rappresento per lei, a cosa è dovuta esattamente? L’hanno maltrattata da piccino e i suoi genitori le fumavano in faccia degli anelli di fumo? Badi, che non ero mica io.

  16. Luca Collina ha detto:

    Ma… a proposito di quel post cui si riferiva un altro commentatore del quale adesso non ricordo il nome… quel post in cui si parlava di una Carfagna **********, due paroline di risposta le vogliamo spendere?

    O vogliamo insabbiare? All’Italiana?
    O vogliamo fare i furbi e fingere di non capire? Alla napoletana?
    O vogliamo fare gli snob? All’inglese? Alla Canadese?
    O vogliamo agire alla berluscona? “Io veramente volevo dire…forse sono stato frainteso…”

    Se non ricordo male si parlava di concussione tramite certi lavorini di bocca. E ricordo anche che un certo Bizzarri Paolo le contestava una assai approssimativa cultura giuridica. E ricordo che lei copio’/incollo’ la definizine di concussione credendo di dargli dell’ “ignorante”.

    E ricordo che si parlava anche di liberta’ di espressione e di Voltaire.

    Ecco:

    Due paroline sulla Carfagna che ha fatto carriera con i bocchini, come, al di la’ di ogni ragionevole dubbio, dimostrebbero i “fatti” che la libera stampa di Sinistra cui lei appartiene – invece di fare politica nell’interesse degli operai in cassa integrazione, dei disoccupati, degli inoccupati o di preoccuparsi delle ciliegine sulla torta, cioe’ dei diritti matrimoniali degli omosessuali – ha portato davanti ai tribunali del popolo di tutto il mondo democratico come “prove” delle “puttanerie” e delle “pedofilie” del Berluska….due paroline, dicevo, le vogliamo spendere?

    Cioe’ lo vogliamo spiegare all’elettorato di Sinistra che e’ appena uscito da un’altra batosta dalla quale non si riprendera’ prima di 8 anni al minimo, che fare quel tipo di politica, quello della diffamazione, della calunnia, dell’ingiuria e raccontando le balle del monopolio televisivo dell’informazione che avrebbe portato la Lega, senza televisioni, a succhiare voti al Berluska, con le televisioni, che quel tipo di politica si e’ consumato in una devastante e lacerante sodomizzazione?

    E allora perche’ non glielo dite a Gino Strada, dalla cui parte lei, Anelli di Fumo e Scalfarotto, siete schierati, che dire che “tutti quelli che usano la violenza sono terroristi” e’ una scemenza da ricovero in uno degli ospedali di Emergency per un intervento di emergenza al cervello?

    Perche’ un movimento politico, a forza di cazzate, muore.
    E poi non ci si deve lamentare se arrivano le “trote” a prendere il posto dei “cervelli” in fuga o in attesa di fuggire.

  17. Luca Collina ha detto:

    Poscritto:

    Bravo Anelli: BRAVISSIMO!!!!

    “…solo gli stupidi appaltano per l’eternità il proprio voto a una data coalizione, come a dire che votano per partito preso e non ragionando sui programmi, la credibilità, gli uomini, i candidati, le liste, il contesto. ..”

    Io, caro Anelli, sicuramente mis-interpretando, leggendo i suoi scritti, mi ero convinto che i Berluscones che rappresentano oggi l’Italia un tempo socialista, socialdemocratica, liberale, repubblicana, missina e democristiana fossero una massa di imbecilli, di miserabili e ignorantissimi “italiani medi” che votano per il PDL perche’ alla sera, intorno alle otto, si mettono a cena a milioni davanti al Minzolin.

    E invece scopro che sono lettori intelligentissimi come lei, che NON “appaltano per l’eternità il proprio voto a una data coalizione, come a dire che votano per partito preso e non ragionando sui programmi, la credibilità, gli uomini, i candidati, le liste, il contesto. ..”

    E soprattutto che sono elettori maturi perche’…

    “Chi non è di Sinistra da giovane è senza cuore, ma chi non è di Destra da vecchio è senza cervello..”

    Cioe’ il centro-sinistra, diventando centro-destra e mandando i “comunisti” all’ospizio, ha perso il cuore ma ha guadagnato il cervello.

    Grazie Anelli e benvenuto tra i Berluscones.

  18. Anellidifum0 ha detto:

    Collina-trollonzò, ma no, sappiamo tutti (in Italia e all’estero) che Mara Carfagna fa il ministro delle Pari opportunità in virtù del suo rinomato curriculum di esperta in diritti civili.

    E se non è per quello, sappiamo tutti (in Italia e all’estero) che ci è arrivata in virtù della sua rinomata storia politica personale, grondante impegno, vita di partito, azione sociale nel territorio.

    E se non è per quello, sappiamo tutti, in Italia e all’estero, come mai è passata dai calendari di nudo al ministero per le Pari Opportunità.

    Bisogna davvero fare una legge che impedisca le intercettazioni telefoniche, perché l’associazione del nome “Carfagna” alle sue prestazioni orali non è stata inventata da me o da Scalfarotto o da altri blogger di Sinistra faziosi e stupidi, bensì partì tutto da una dichiarazione di Margherita Boniver (PSI-Forza Italia-PDL) poi ripresa dal senatore Paolo Guzzanti (Forza Italia-PDL) e quindi, solo quindi, ripresa dalla stampa italiana e argentina.

    La questione è perfino presente in un sito universale e neutrale quale Wikipedia, proprio alla voce Mara Carfagna (ma guarda tu!):

    “Nei primissimi giorni del luglio 2008 la dirigente del Popolo della Libertà Margherita Boniver, in una dichiarazione rilasciata al quotidiano La Repubblica, afferma l’esistenza di intercettazioni telefoniche a carattere privato tra la Carfagna e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, lasciando intendere un retroscena imbarazzante e facendo un chiaro riferimento al decreto anti-intercettazioni che in quel periodo era al vaglio del Governo[22]. Pochi giorni dopo, il giornale argentino El Clarín cita l’articolo di Repubblica, aggiungendo però alcuni dettagli espliciti mai menzionati dal quotidiano italiano: secondo la testata sudamericana, infatti, tra il Presidente del Consiglio e la neoeletta ministro delle Pari Opportunità vi sarebbe stato un colloquio riguardante prestazioni di natura sessuale e nella fattispecie un rapporto di sesso orale[23].

    Alla pubblicazione di El Clarín fecero seguito alcune polemiche.

    Il 2 novembre 2008 il senatore del Popolo della Libertà Paolo Guzzanti scrive sul suo blog riguardo alla Carfagna[24]
    « È ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l’autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe.[24] »”

    Ora, io mi rendo conto che davanti a questo popò di dichiarazioni, intercettazioni, teorie e probabili fatti, chi vota destra sia in difficoltà, dal momento che poi tutto nasce da esponenti della destra che cercano di farsi le scarpe fra loro e si querelano eccetera.

    Tuttavia, le assicuro, se io fossi un elettore del PDL (e ringrazio dio che questa è una ipotetica dell’irrealtà) non starei a difendere a spada tratta un personaggino cremoso come Mara Carfagna. Lascerei che della questione non si parlasse più, sperando che prima o poi una delle mostruose dichiarazioni del PdC possa cancellarne la memoria. Spererei, in altre parole nel diritto all’oblio e anche nelle sparate di Silvio Berlusconi.

    Per esempio, quella di ieri contro Saviano e la Piovra, colpevoli di rendere nota la mafia italiana nel mondo, che è una teoria già sentita in bocca ai leader dei casalesi e dello stesso Totò Riina, e che noi sappiamo non essere davvero una cosa pensata dal Sultano, bensì un contentino che è costretto a concedere ai suoi elettori campani che a Casal di Principe lo hanno plebiscitato con il 76% dei voti. Ecco, questa robina qui, forse, è un pelo più scandalosa e rivoltante degli EVENTUALI bocchini fatti da Carfagna a Berlusconi pur di diventare ministro. (Le ripeto: noi tutti sappiamo, in Italia e all’estero, che in realtà siede a ministro in virtù del suo cursus honorum politico).

    Perché alla fine qui non siamo per fortuna o purtroppo puritani, e i rapporti politici con la mafia (Dell’Utri, PDL e braccio destro di B) e la camorra (Cosentitno, PDL) ci sembrano ANCORA più gravi dei rapporti sessuali impropri fra il difensore della famiglia cattolica e una che era il sogno di tutti i camionisti e che poi è diventata ministro della Repubblica.

    Come dice il Sultano: “Almeno la Carfagna è una bella tosa”, sempre rinverdendone il suo noto CV politico. Ma fra i casalesi io non le vedo tutte queste belle tose. Lei sì?

  19. Anellidifum0 ha detto:

    Riguardo alla frase sulla sinistra e la destra, ho fatto una ricerchina e ho scoperto che è attribuita a Winston Churchill. Beh, il giorno in cui un uomo rispettabile come Churchill guiderà la Destra italiana, io farò SICURAMENTE un pensiero a dargli il mio voto, e non vedo cosa ci sia di scandaloso in un’affermazione del genere.

    Leggerò, come sempre, il suo programma, guarderò chi candida. Sono certo che un nuovo Churchill non proporrà mai, per citare il senatore PDL Guzzanti “la meretrice che gli ha succhiato l’uccello” ad alcunché, nel suo governo. Forse per lei è poca cosa, ma per me sarebbe invece una solida base su cui ragionare di politica.

    La Destra italiana di oggi, con la sola eccezione di Gianfranco Fini e di Valerio Zanone (ma il primo ci è arrivato solo negli ultimissimi anni, a posizioni dignitose e pienamente europee) è purtroppo molto più in mano al Sultano e alle varie carfagne come lei. Finché siamo messi così, io rimango qui a Sinistra, lei continui pure a inneggiare a chi, secondo un senatore PDL, è una “succhiatrice di uccelli” a scopi carrieristici.

  20. Anellidifum0 ha detto:

    Collina, infine, quando scrive:

    “Io, caro Anelli, sicuramente mis-interpretando, leggendo i suoi scritti, mi ero convinto che i Berluscones che rappresentano oggi l’Italia un tempo socialista, socialdemocratica, liberale, repubblicana, missina e democristiana fossero una massa di imbecilli, di miserabili e ignorantissimi “italiani medi” che votano per il PDL perche’ alla sera, intorno alle otto, si mettono a cena a milioni davanti al Minzolin.”

    Sì, possiamo dire in tutta serenità che lei o non legge affatto il mio blog, oppure non ci capisce un ette.

    Perché io sono quello che scrive, semmai, che “non si prendono i voti di 90.000 piemontesi sul proprio candidato governatore solo dando del ‘Morfeo’ a Napolitano”, parlando dei grillini. Cioè io sono sempre l’analista che cerca di comprendere le ragioni di chi vota qualcuno che non è condivisibile. Di conseguenza, io non ho mai sostenuto le rozzezze che lei mi attribuisce sugli elettori del PDL.

    Questa cosa dell’attribuire patenti falsità e fesserie all’avversario è una tattica staliniana che si confà bene a chi canta “Meno male che Silvio c’è” e ha dunque un chiaro culto del capo. Però le analisi mie sull’elettorato berlusconico sono un tantino più complesse del dire “sono na massa de cretini”, come fa lei.

    Giorgio Almirante, quando voleva insultare qualcuno, diceva: “Lei è un ignorante, ma nel senso latino del termine: che ignora”. Ecco, lei Collina è ignorante di cosa io scrivo sul mio blog. E molti elettori di Berlusconi ignorano chi sia l’uomo che meno s’è fatto da solo della storia repubblicana. Altri, invece, lo sanno benissimo e si riconoscono nel suo fare fuorilegge e dittatoriale. Non è mica la prima volta che una grande massa di italiani appoggia anima e core un uomo solo sbagliato al comando. In genere, le masse degli italiani sono poco riconoscenti con i loro leader. A uno lo hanno osannato per 20 anni e poi lo hanno impiccato per i piedi. A un altro gli hanno leccato il culo per dieci anni e poi lo hanno preso a monetine. A questo chissà cosa accadrà. Non ci resta che stare a vedere il ripetersi della Storia come farsa.

  21. “per questo che la sinistra arranca, perché ha perso il coraggio di fare le cose in cui crede e di credere nelle cose che fa” … parto da qui.
    Per avere coraggio, e non mi riferisco a quello individuale dettato da una pluralità di fattori personali, ma a quello di un gruppo, di un’organizzazione, di un movimento politico o area partitica, occorre una cosa fondamentale : la LIBERTA’.
    Passato il secolo degli “ismi”, delle ideologie, delle contrapposizioni ideologiche delle super-potenze internazionali, la sinistra italiana, il pensiero progressista italiano, ma soprattutto la CLASSE DIRIGENTE E INTELLETTUALE riconducibile a tale area, avrebbe dovuto essere LIBERA per interpretare i nuovi bisogni, i nuovi assetti sociali, le nuove questioni (anche etiche) determinate dall’innovazione tecnologica, dalle scoperte nel campo della scienza e della medicina, dalle impensabili modalità di comunicazione e informazione… in una parola intepretrare le istanze dell’UMANITA’ CONTEMPORANEA.
    E non dico “Leader” lungimiranti (per quello avremmo avuto bisogno di persone di importante spessore, Grandi Uomini e Donne forse pari al periodo del Rinascimento o del Risorgimento), ma almeno “leader” che fossero in grado di avviare un percorso progettuale per il presente.
    Così non è stato, piccoli uomini interessati al mantenimento delle posizioni acquisite (“utili”), attenti più al mondo degli affari (molto spesso privati) che alle idee e al Pensiero – perché no, anche quello filosofico, delle emozioni, del sentimento ? (più eros e un po’ meno logos…) – ma che si sono palesati, senza alcun dubbio, collusi e compromessi nel materiale, propensi ad un mero lucido ragionamento calcolante, e quindi “piccoli” (oserei dire mediocri e micragnosi) nelle loro azioni e attività, anche quando sono stati al governo nazionale o amministrano quello locale.
    “la sinistra …ha perso il coraggio di fare le cose in cui crede e di credere nelle cose che fa” … bene ripartiamo da qui !
    Bene ripartiamo dall’individuare le “cose”, le priorità, quei pochi principi assoluti ma irrinunciabili, indefettibili, inalienabili e non negoziabili in cui le persone che si possano riconoscere, in cui le nuove generazioni possano ritrovare una SPERANZA,
    La speranza, la variabile, l’opportunità, per tutti e tutte.
    Quella che il famoso SOGNO, del ben-essere individuale e quindi collettivo, possa rompere gli schemi delle aride statistiche, dei realismi del virtuosismo del pensiero dominante e dell’inossidabile cinismo delle “caste” arroccate in un potere immobile e miope.
    E, la SPERANZA e il FUTURO, non vanno raccontati o venduti come generi più popolari e propagandati alla bisogna, ma è indispensabile individuarli, riconoscerli, proteggerli e amarli – ma, soprattutto, trasmettere o insegnare ad altri a fare tutto ciò – perché sono valori genetici, costitutivi e costituzionali della Storia e dell’Umanità.
    E’ necessario, determinante, che una moderna “CLASSE DIRIGENTE E INTELLETTUALE” (capacità e intelletto messo a disposizione del bene comune) – necessariamente composta da Donne e Uomini, da un’equa e coesa rappresentanza della società contemporanea – dedichi il proprio impegno, con costante e autentica testimonianza di vita, con coerenza, con credibilità, con ETICA, per cercare di migliorare l’Italia e per passare alle nuove generazioni una fiaccola ancora accesa: quella della passione sociale, dei principi di civiltà, della profondità della conoscenza e della consapevolezza, delle irrinunciabili legalità, equità e solidarietà.
    E, tutto ciò non si chiamerà solo speranza se, nel presente, ci saranno persone che contribuiranno a mantenere viva la fiamma di questa fiaccola. Con onestà intellettuale, personale e comportamentale.
    Quelle che, oggi purtroppo, sembrano proprio mancare.
    (Silvia Nascetti, fondatrice gruppo Facebook Donne che si sono stese sui libri e non sui letti dei potenti e Uomini che le amano così)

  22. Luca Collina ha detto:

    “Luca Collina trollonzò, vedo che da quando ti ho risposto su colei che Paolo Guzzanti ha definito come una “succhia uccelli”, alias Mara Carfagna, non hai più voluto rispondere. Peccato!”

    Ma tu, caro Sciltian Gastaldi, rifugiato politico antifascista in Canada, credi che io abbia tutto il tempo che hai tu, che fai finta di studiare da intellettuale di sinistra mentre aspetti il posto fisso come un qualsiasi metalmeccanico in cassa integrazione e con famiglia a carico?

    La risposta te la sei gia’ data: e ti sei dato una zappata sui piedi:

    Copio/incollo quello che tu stesso hai scritto:

    “…. sulla base di dichiarazioni, intercettazioni, teorie e probabili fatti messi in circolazione da esponenti della destra che cercano di farsi le scarpe fra loro e si querelano eccetera…” [si evincerebbe che la Carfagna ha fatto i bocchini al Sultano]

    Beh, lo vede anche un deficiente che su quelle “basi” non si puo’ intitolare un post:

    “Carfagna ************”.

    Tu lo hai fatto. Hai fatto una figura di merda. Soprattutto in quanto: “giornalista professionista”, come ami, con “pompa maxima”, definirti.
    Ti sei messo al livello DELLA Guzzanti nella memorabile performance di Piazza Navona; allo stesso livello DEL Guzzanti, sempre livido di rancore contro l’amico del suo acerrimo nemico Putin; allo stesso livello del Luttazzi, quello che fa ridere la gente come te quando inarca il culo per rendere l’idea delle inculate “a tre fasi” che il Berluska avrebbe rifilato al popolo italiota; allo stesso livello dei “Benigni”, dei “Grilli”, dei “Santori”, dei Travagli” etc etc…, tutta gente bella e intellettuale che ha rimediato, a forza di ingiurie e offese “ad personam”, un’altra catastrofica, vulcanica sodomizzazione che e’ entrata, anche questa a pieno diritto, negli Annales della storia repubblicana.
    Una memorabile lezione di umilta’.
    Perfino Santoro, il piu’ perseguitato di tutti, ha cominciato ad abbassare le orecchie come una cagna bastonata, anche se ogni tanto, memore dei passati furori, fa ancora balenare qualche vecchio sprazzo di imbecillita’ accusando di “censura fascista” il post-fascista-pidiellino che, ricordandosi di Petrolini, gli fa notare che la satira, perfino quella che si faceva sotto il Fascismo, era piu’ sofisticata di quella che si legge oggi sulla povera Unita’.

    A proposito di Unita’:
    Tu scrivi che “il Sultano si è visto costretto a concedere un contentino ai suoi elettori campani che a Casal di Principe lo hanno plebiscitato con il 76% dei voti”.
    L’Unita’, il giornale che non sa piu’ che pesci pigliare (forse un giorno chiedera’ a Fini di diventarne il direttore), dopo quel plebiscito, ha deciso di non chiamare piu’ la Campania con il suo nome: Campania, appunto, ma… “La Terra dei Casalesi”, facendo un rutto di disprezzo anche al povero Saviano che di quelle “terre” che oggi vergognosamente votano per la “***********/Mafiosa” e’ originario.

    Dunque, caro Gastaldi, tu riconosci di avere volgarmente amplificato, in tono diffamatorio, alla maniera della Guzzanti di Piazza Navona, le “allegations”, le ALLEGATIONS !!! che riguardano la Ministra Mara Carfagna e quindi riconosci di aver fatto politica, come la Sinistra alla quale appartieni, avvelenandola con lo stesso odio, lo stesso rancore e la stessa intolleranza che nutri verso i tuoi avversari, quelli che, ogni giorno, nella tua delirante e frustrata immaginazione, definisci “omofobi, cattolici, mafiosi, fascisti, pedofili, puttanieri, bocchinari: gli “italiani medi”.

    Hai almeno otto anni a tua disposizione per riflettere: chissa’, un giorno potresti votare per la “Trota”, neo direttore dell’Unita’ che avra’ preso il posto di Fini, “perche’ solo gli imbecilli votano per partito preso, senza analizzare i programmi, le idee, i contesti…eccetera eccetera…”

  23. Luca Collina ha detto:

    http://www.wolfstep.cc/2010/04/una-mattina-mi-son-svegliato.html#more

    Della serie:
    “Come ricostruire la Sinistra Italiana per vincere le elezioni del 2018”

  24. Anellidifum0 ha detto:

    Quelle che tu chiami “allegations” sono dichiarazioni di un senatore della Repubblica dello stesso partito della Carfagna, basate su intercettazioni telefoniche. Io ho riportato la notizia, come hanno fatto tutti i giornali, e come trovi ancor oggi sulla voce Wikipedia di Mara Carfagna.

    La figura di merda è tutta interna al PDL, sia che la Carfagna sia una *******, sia che Paolo Guzzanti (non Sabina, idiota) abbia rilasciato dichiarazioni false.

  25. scalpha ha detto:

    Ho messo un po’ di asterischi nei vostri commenti. Tanto per tenere un po’ su il tono che mi pareva fosse abbastanza scaduto. Il senso degli interventi mi pare resti chiaro.

  26. Luca Collina ha detto:

    Dear SCALPHA,

    My comment has been awaiting moderation for 72 hours.

    What’s wrong with it?

    I would appreciate an answer.
    Thanks.

  27. scalpha ha detto:

    Linguaggio inaccettabile.

  28. Luca Collina ha detto:

    Grazie:
    Allora lo correggo:

    Caro Anelli di Fumo,

    Lei dice di avere riportato una notizia. A me non sembra che intitolare un post “CARFAGNA xxxxxxxxx” sia “riportare una notizia”.

    Un giornalista professionista la stessa “notizia” l’avrebbe riportata cosi:

    “Secondo asserzioni ancora infondate (unsupported allegations), tra l’altro fermamente respinte dagli interessati, il senatore Guzzanti ha sostenuto che la carrierta politica della ministra Mara Carfagna sia da attribuire ai favori di tipo sessuale forniti al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il quale le avrebbe offerto il Ministero delle Pari Opportunita’ per riconoscenza e al saldo della prestazione.”

    Una allegation (un’asserzione non supportata da prove) non viene titolata con un: “CARFAGNA XXXXXXXXX”: lo vede anche un bambino.

    Se si titola in quel modo si intende diffamare l’interessata esponendosi alle conseguenze, come riconosce la legge.

    La situazione infatti e’ ancora pendente. Dipende dalla Ministra Mara Carfagna dare corso giudiziario alle allegations nei suoi confronti: una scelta che per una donna, come nei casi di stupro, e’ sempre umiliante, degradante e psicologicamente stressante.
    Forse la Ministra Mara Carfagna si chiede: “Ne vale veramente la pena?”
    E non curandosi delle Sabine e dei Sabini, guarda con disprezzo, e passa.

    E’ stupefacente che Lei, Anelli di Fumo, che si erge sempre in difesa dei diritti degli omosessuali, assuma nei confronti del genere femminile il quale, storicamente, ha subito (e ancora subisce) le stesse discriminazioni, subordinazioni, esclusioni, oltre alle solite licenziose insinuazioni di tipo sessuale, una posizione cosi sessista, bigotta e volgare.

    P.S.
    Caro Scalpha, si senta ibero di apportare tutte le necessarie alterazioni al fine di rendere “accettabile” questo mio commento riveduto e corretto.
    Grazie per l’ospitalita’.

  29. Left-the-Left ha detto:

    Mi devo mettere dalla parte del Collina.

    Non ero al corrente della faccenda, pero’ trovo quel titolo del post sulla Carfagna assolutamente “disgusting”.

    E se penso che cosi si esprime un giovane professore che si e’ assunto il compito di insegnare la storia e la cultura italiana nel mondo, posso solo inorridire.
    E li chiamano cervelli in fuga….

  30. Anellidifum0 ha detto:

    Ivan, bada che questi due qui su sono lo stesso trollonzone che cambia il nick, cosa che è contraria alla netiquette della blogosfera.

    Strollonzò, nel giornalismo un Senatore della Repubblica è una fonte di primo grado che non ha bisogno di verifiche di secondo livello. In altri termini: quel che dichiara un Senatore della Repubblica può costituire notizia di per sè, in quanto sua dichiarazione.

    Inoltre, come sanno tutti i giornalisti e come hanno sentenziato vari giudici, esiste una profonda differenza tra un articolo di giornale, pubblicato su una testata giornalistica, firmato con nome e cognome dall’autore, e un post in un blog. Di conseguenza, anche il titolo di un post da blog è altra cosa rispetto al titolo di un articolo da giornale.

    Il titolo del mio post era ad effetto, pensato apposta per far leggere il post e per farne parlare il più a lungo possibile, proprio come sono riuscito a farvi fare. Faccio anche notare, per l’ennesima volta, che il mio post si basava su un fatto vero: un Senatore della Repubblica che ricorda il fatto che Mara Carfagna sia arrivata al ministero in quanto “succhia uccelli” del PresDelCons. La notizia derivava da intercettazioni telefoniche, è ribadita su Wikipedia, è stata pubblicata dalla stampa italiana e internazionale.

    Il vostro accanimento sul mio post e sul mio blog, per altro operato sul blog di una terza persona, è la frustrazione di chi vorrebbe poter votare per una Mara Carfagna che fosse arrivata al minsitero delle Pari Opportunità in virtù dei suoi studi, magari all’estero, e non delle sue prestazioni personali verso l’apparato riproduttivo del Presidente del Consiglio.

    Capisco la vostra frustrazione, ma continuare a parlare della polemica Guzzanti-Carfagna non fa che rinverdire lo squallidissimo fatto e non fa che dare altra soddisfazione a chi vuole che quello squallidissimo fatto non sia dimenticato. Data la vostra reazione, sto seriamente pensando di cambiare il sottotitolo del mio blog in qualcosa che ricordi la questione, visto che ne siete rimasti così colpiti. Poche cose danno maggiore soddisfazione a un blogger di vedere ricordare per l’eternità un suo post.

  31. Luca ha detto:

    Bravo, Anelli di Fumo!

    piu’ cerchi di arrampicarti sugli specchi piu’ rimedi figure di mxxxa.

    Dici:
    “…C’e’ una differenza fra un post e un articolo di giornale…. Il titolo del mio post era ad effetto…..Il mio post si basava su un fatto vero…”

    Il “fatto vero” non e’ che la Carfagna sia una BxxxxxxxxA, il fatto vero e’ che alcuni soggetti, al condizionale, in modo allusivo, usando figure retorico-interrogative, hanno lasciato intendere che esiste il sospetto che lo sia stata. Una “un-supported allegation”, appunto. E cosi dovevi “riportarla”!
    Il tuo titolo e’ invece una dichiarazione ufficiale. Per te, giornalista professionista, le allusioni, le ironie, i sottintesi, il gossip, le voci di corridoio, le figure retoriche diventano FATTI. (Avrai mica imparato da Travaglio?)
    Contrariamente a quello che affermi si tratta di un “non fatto” che deve essere continuamente ricordato perche’ mostra il degrado toccato in Italia (e non solo in Italia) da “certo giornalismo”.
    Mi chiedo se i rettori universitari con i quali ti intrattieni in romantici tete a tete al ristorante sanno che scrivi in modo cosi volgare e poco professionale?

    Visto che ce l’hai tanto con il PD, perche’ allora non te ne esci con un altro dei tuoi titoloni “provocatori”, ad effetto?:

    “PD: Tu mi fai caxxre il cxxxo !!!”

    Oppure:

    “PD, Veltroni, D’Alema, Bersani: Sucxxiatemi il cxxxo!”

    Perche’, te lo dico io, ti viene piu’ facile sputtanare una donna dandole della “BxxxxxxxxA”; perche’ per te la donna e’ un essere che puo’ essere sputtanato in quanto donna, cioe’ un essere inferiore che la carriera, essendo cerebralmente minorata, ma essendo provvista di “fica”, la puo’ fare solo con i “bxxxxxxi”.

    Sei sempre il primo a farti portavoce delle lotte contro i luoghi comuni, gli stereotipi umilianti che riguardano gli omosessuali e poi ricorri allo stereotipo piu’ insultante che si possa attribuire ad una donna, bella, che, proprio perche’ “bona”, la carriera, secondo te, la deve solo ed esclusivamente alle sue virtu’ orali.

    Sei rimasto fermo alla Hollywood degli Anni Cinquanta: alle sex-symbols; alle Marylin Monroe che dovevano passare dozzine di letti per avere le particine sexy e poi diventare “dive”. Le “belle fiche tonte”, le donne oggetto, le bionde ossigenate, le vamp, le attricette come sinonimo di “poco di buono”, di “puttanelle”, di “ragazze da varieta’”.
    Trovo veramente insopportabile che uno come te, promotore di diritti civili, possa ancora identificare la “bella fica” con la “bona/ puttanella”. Come fanno i “vitelloni” da bar di paese, mentre sorseggiano il caffe, all’ora dello “struscio”, che appena vedono una graziosa un po’ formosa bisbigliano libidinosi:
    “Quella e’ una che ci deve stare: guarda quant’e’ bbona!”

    E poi ti lamenti con Scalpha che un certo “trollonzone” si comporta in maniera contraria alla “NETIQUETTE” della blogosfera: proprio TU, Tu che fai i POST AD EFFETTO e chiami una donna “BxxxxxxxA”.

    Grondi di ipocrisia catto-clericale!