26 Settembre 2013

Rebranding

Appunti

Le dichiarazioni antigay di Guido Barilla preludono al lancio di un nuovo marchio e di un nuovo slogan.

“Dove c’è Balilla, c’è casa”.

PS: …e naturalmente aderisco all’invito del Dottor Barilla di non acquistare più i suoi prodotti. I marchi da evitare sono tutti qui.

Aggiornamento: The Independent riprende il caso Barilla.

4 risposte a “Rebranding”

  1. Ferdy ha detto:

    Anche il Mulino Bianco è di Barilla, quindi va boicottato!

  2. @Loreciuffre ha detto:

    Grazie Ivan aspettiamo una dichiarazione anche di Matteo Renzi.

  3. gustavo ha detto:

    On. Scalfarotto,
    Mi sembra che lei faccia confusione.

    Dichiararsi a favore della famiglia tradizionale e rivolgersi a questa in un messaggio pubblicitario non significa assolutamente fare “dichiarazioni anti-gay”.

    Se io fossi Guido Barilla prenderei lo spunto offerto da lei chiamando al boicottaggio dei prodotti Barilla da parte della comunita’ gay per fare una dichiarazione di questo tono alle fine dello spot:

    “Il nostro messaggio e’ rivolto alle famiglie tradizionali.
    Naturalmente se le famiglie NON tradizionali vorranno continuare ad acquistare i nostri prodotti come hanno fatto negli ultimi 100 anni noi continueremo ad esserne felici e orgogliosi: nella grande Famiglia Barilla, da 100 anni, c’e’ stato sempre posto per tutti: chi ha comprato Barilla non ha mai dovuto esibire la carta d’identita’ sessuale. E cosi continuera’ ad essere.
    La Barilla fa la sua bella figura su tutte le tavole: quelle tradizionali e quelle gay.

  4. Italo Sgrò ha detto:

    Io invece corro subito al supermarket a fare incetta di pasta Barilla e biscotti Mulino Bianco. Li troverò ancora più buoni. Grazie, Guido Barilla!