27 Maggio 2013

Le carceri, ignominia dell’Italia

Attività parlamentare, Diritti, XVII Legislatura

Le mie dichiarazioni sulla nuova condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

CARCERI: SCALFAROTTO (PD), ITALIA DEVE SUPERARE IGNOMINIA(ANSA) – ROMA, 27 MAG – ”La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha confermato la condanna nei confronti dell’Italia a causa del sovraffollamento e delle condizioni disumane che si vivono nelle carceri del nostro Paese. Un problema troppo a lungo sottovalutato e’ diventato un emergenza che mette l’Italia in una situazione disonorevole e vergognosa davanti all’intera comunita’ internazionale”- Questo il commento di Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Partito democratico e componente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati, alla sentenza pronunciata oggi dalla Grande Camera della CEDU nel caso Torregiani. ”Dobbiamo smettere di pensare alle carceri quali grandi discariche di rifiuti umani e recuperare la funzione rieducativa della pena di cui parla la costituzione. La situazione delle carceri e’ un tema che ha a che fare con la civilta’ di un intero paese: la sentenza della Corte di Strasburgo sia l’occasione per restituire senza indugi al nostro sistema penitenziario quelle caratteristiche di umanita’ che le nostre carceri hanno perso. E’ un’ignominia che l’Italia non puo’ piu’ sopportare”, ha concluso Scalfarotto.

DEL 27-MAG-13 17:53 NNNN

Una risposta a “Le carceri, ignominia dell’Italia”

  1. gustavo ha detto:

    Tutto giusto!

    Pero’ ci vogliono soldi e i soldi, ADESSO, non ci sono.

    C’e’ anche un altro aspetto da non sottovalutare: un’enorme percentuale dei detenuti nelle carceri italiane e’ rappresentata da cittadini stranieri, immigrati clandestini e minoranze etniche che praticano una cultura della sopravvivenza che si basa su un’infinita’ di reati cosiddetti “minori”, ma che comportano automaticamente il ricorso alla carcerazione.
    Se a questo problema si aggiungono le elefantiache lungaggini del sistema giudiziario NON possiamo NON avere come ineludibile risultato il sovraffollamento delle carceri e l’impossibilita’ pratica di amministrarle in modo civile.

    Per quanto riguarda la funzione rieducativa della pena di cui parla non solo la nostra Costituzione, ma tutte le Costituzioni democratiche di ogni altro paese democratico non siamo certo gli unici in Europa a venir meno alle solenni dichiarazioni di principio: in Inghilterra, per esempio, che gia’ conta la piu’ alta percentuale di carcerati in rapporto alla popolazione di ogni altro paese europeo, il fallimento del sistema rieducativo carcerario offre dati allarmanti: l’80% dei detenuti entra ed esce dal carcere con regolarita’ patologica proprio perche’ le carceri britanniche non rieducano praticamente nessun delinquente..
    E questo spinosissimo problema e’ ampiamente discusso in vari servizi./ denucia di molti programmi televisivi britannici dei quali lei, on. Scalfarotto, dovrebbe senz’altro essere informato.

    Se poi si considera l’altissima percentuale di delinquenza legata al consumo di droga che in tutti i paesi europei, Inghilterra in testa, ha raggiunto proporzioni epidemiche. si capisce quanto sia difficile amministrare un sistema carcerario senza quei risvolti sociali negativi che disonorano e svergognano la coscienza civile di molte nazioni europee.

    Viviamo tempi difficili e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo farebbe bene a considerare le VERE ragioni di fondo dei problemi carcerari europei e di quello italiano in particolare e consigliare soluzioni affinche’ i problemi vengano risolti a monte e non a valle, quando da fisiologici diventano patologici e le terapie non possono piu’ essere efficaci.