18 Aprile 2013

Cosa succede in questo momento a Montecitorio

Appunti, XVII Legislatura

Approfitto dell’attesa del mio turno di votazione per spiegare dall’interno cosa sta succedendo qui. Nelle prime tre votazioni è necessario raggiungere i due terzi dei suffragi, e dunque arrivare a 672 voti, che è una soglia molto elevata. In queste tre votazioni in campo si collocano un attacco e una difesa: l’attacco è composto da chi ha fatto l’accordo su un nome e la difesa da chi quell’accordo non vuole si realizzi. La preferenza espressa da chi gioca in difesa è praticamente irrilevante, perché ogni altro nome nelle prime tre votazioni non ha alcuna possibilità di essere eletto. In pratica, nei primi tre turni di voto, e in particolare nel primo, il voto sarà un referendum su Marini. O per lui, o contro di lui. Votare Rodotà, Bonino o bianca è praticamente la stessa cosa: dato che nessun altro può arrivare alla quota dei due terzi, qualsiasi opzione ha il solo fine di impedire che Marini raggiunga il fatidico seicentosettantaduesimo voto. Chi gioca in difesa, dunque, ha il solo obiettivo di giungere al quarto scrutinio. In quella sede il Presidente della Repubblica si elegge con la maggioranza del 50% più uno dei voti, si riparte da zero e a quel punto i giochi si riaprono con maggiori probabilità per tutti i candidati, Rodotà e Bonino compresi.

3 risposte a “Cosa succede in questo momento a Montecitorio”

  1. Antonella Marsilia ha detto:

    Scalfarotto, mi permetta di riproporle anche qui la mia domanda. Lei spiega con molta chiarezza per i non addetti ai lavori quali sono le strategie in campo. Adesso, però, vorrei che mi spiegasse una cosa più terra-terra ma di inauditi livelli di assurdità. La scelta di Bersani.
    Cosa sta succedendo in questi giorni nella testa di Bersani? Cos’è, durante il tete a tete con B quest’ultimo si è presentato insieme a un ipnotista e a quel povero diavolo di Belzebù? Gli si è improvvisamente occlusa una carotide? Ha visto la Madonna che gli ha svelato il primo degli innumerevoli segreti della casta? A parte gli scherzi, Scalfarotto, che min*hia è successo a Pierluigi Bersani? Sono pietrificata, a lei forse interesserà sì o no, ma io da oggi sono un’orfana politica ed è una sensazione molto dolorosa.

  2. […] Ha vinto la difesa. […]

  3. Matteo Sartori ha detto:

    VERGOGNA. VERGOGNA. VERGOGNA.
    Non avrete mai più il mio voto.
    Bersani non è Darth Vader, non sono più in grado di difenderlo con i vari “ma c’è del buono in lui, l’ho visto, forse un giorno capirà cosa vogliamo e smetterà di inciuciare con il giaguaro”. Bersani è direttamente l’imperatore e come tale merita di finire arrosto al centro della morte nera piddina.

    Oggi non c’erano strategie che tenevano, il PD doveva votare compatto per un candidato che rappresentasse il proprio elettorale. Scendete per strada, leggere su internet cosa vuole la vostra gente, è evidente anche a un cieco che meno di un vostro elettore su cento voleva Marini. Non ce l’ho con lei, Ivan, lei è una brava persona ma, come si dice in questi casi, frequenta cattive compagnie. Il futuro del PD può andare solo in due direzioni: l’estinzione o il rinnovamento profondo, ottenibile se necessario anche con una scissione. Ci pensi.

    Saluti da un vostro ex fedele elettore, che mai avrebbe pensato di dover scrivere parole simili.