11 Febbraio 2013

Una mossa strategica

Appunti

Con l’occhio di uno che ha lavorato per tanto tempo nel campo delle organizzazioni, mi viene da dire che, con le dimissioni, Benedetto XVI si è assicurato la massima continuità rispetto al futuro. Un capo che passa le deleghe operative, restando nel contempo in azienda, è un capo che vuole assicurarsi un controllo sul funzionamento dell’organizzazione per un lungo tempo. Se un conclave a papa morto può sempre riservare delle sorprese, infatti, un conclave con il vecchio papa vivente non credo potrà concedersi grandi aperture. Il successore di Benedetto XVI non potrà essere uno non gradito al pontefice “uscente”. E il successore dovrà confrontarsi, fino alla scomparsa di uno dei due, con la presenza di un ex pontefice estremamente autorevole sul piano dottrinario (è pur sempre un ex capo dell’ex Sant’Uffizio) e magari lo stesso che lo ha creato cardinale. I vaticanisti diranno meglio di me, ma dal punto di vista organizzativo mi pare una mossa sorprendente, sì, ma estremamente efficace dal punto di vista strategico.

6 risposte a “Una mossa strategica”

  1. Mellow ha detto:

    Bravo Ivan, è così.

  2. Carlo Buono ha detto:

    Mi sembra un’analisi molto azzeccata, a meno che non ci sia qualche scandalo che è sul punto di venir fuori, collegato alla pedofilia o allo Ior.

  3. elly ha detto:

    è un’ipotesi affascinante caro Ivan, ma questa cosa è troppo grossa. sono convinta che sotto ci sia uno scandalo inimmaginabile. e che Dan Brown sta già buttando giù
    le prime pagine del libro in cui ce lo svela.;)

  4. Frankie ha detto:

    E se semplicemente il papa stesse pe stirà le zampe e non volesse crepare da papa con tanto di celebrazioni in pompa magna ed esposizione della salma all’aria aperta? A via della concilazione tira una giannetta…

  5. paolo ha detto:

    si …ma la tua analisi è un po’ pessimista. In ogni caso non credo che avresti preferito un papa vecchio eterodiretto non si sa da chi?!

  6. mauro di noto ha detto:

    Una scemenza rara