14 Dicembre 2012

Un’offesa alla mia pace

Appunti, Diritti, Laicità

Le parole di Benedetto XVI, che mi sono giunte improvvise quest’oggi, sono, quelle sì, un’offesa alla pace.

Alla mia pace.

Alla mia pace di uomo adulto e libero; alla pace della mia esistenza e di quella del mio rapporto d’amore; alla pace della mia vita familiare e alla pace della mia dignità di persona; alla pace che mi spetta, quella di vivere in un posto dove le parole di odio e quelle che creano odio sono bandite e stigmatizzate; alla pace del mio diritto alla parità come cittadino di questa repubblica e come suo fedele contribuente; alla pace del mio diritto di vivere in pace, senza essere attaccato e insolentito da espressioni che non merito e che mi feriscono; alla pace del rispetto che offro agli altri e che pretendo, senza sconti, per me stesso.

Da tutti, quale che sia il ruolo che ricoprono.

11 risposte a “Un’offesa alla mia pace”

  1. Mellow ha detto:

    Bravo Ivan

  2. idelbo ha detto:

    Concordo Ivan

  3. Carolina Massei ha detto:

    Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore

  4. Luigi Iannello ha detto:

    fondamentalmente è vero che le nozze gay sono una ferita alla pace: c’è una guerra internazionale fra gay per chi mi deve sposare e questa bellicosità fra molti gay sta lentamente diventando guerra fra nazioni etc etc finché non si arriverà ad una terza guerra mondiale.

  5. piero filotico ha detto:

    Ivan, condivido la tua amarezza e ammiro la tua serenità. Ma tutti noi sappiamo che questo oscurantismo medievale che offende senza ritegno la dignità e i diritti di tanti ha vita breve. Ancora poco, amico mio e avremo un’Italia migliore.
    Un abbraccio.

  6. Alessandro Campi ha detto:

    Sono rattristato da ciò che accade

  7. annie ha detto:

    Non sarebbe opportuno che in un paese laico, il PD si facesse carico di riferire la sua posizione in materia, ricordando che il messaggio di pace e d’amore cristiano con le parole del papa hanno ben poco a che spartire?

  8. vittorio annovazzi ha detto:

    i gay (acronimo di good as you), a differenza degli altri, non possono dare alla loro unione una garanzia e una valenza giuridica. Chi, potendo farlo, non si sposa, fa una libera scelta e gode, con alcune limitazioni, di vantaggi fiscali e di libertà. Ma ai gay non è data la possibilità di scegliere, e questa limitazione costituisce una grave offesa al loro diritto di parità ed a quello della felicità e della completa, libera espressione del proprio essere,. Diamo al PD una maggioranza solida e risolveremo anche questo problema di libertà

  9. Luca Benzo ha detto:

    Carissimo Ivan,
    da straight dico che una nazione, una società non può definirsi civile se non dà a tutti i suoi cittadinI uguali diritti e uguale doveri. la comunità LGBT ha piena facoltà di goderne come tutti, perchè sono cittadini come tutti. Diritti subito !!! Un abbraccio fraterno. L.

  10. Franco Rampazzo ha detto:

    Ero a New York, in Aprile, quando Obama in una Università della città parlò dei diritti dei gay come uno dei segni distintivi di una civiltà democratica. Era già presidente del USA da quattro anni, non certo l’agitatore di qualche fazione libertaria radicale. Quel che dice il Papa è solo il parere del capo di una confessione religiosa. Piottosto è l’Italia laica a doversi dare una mossa poderosa.

  11. […] il suo pontificato. Per quanto mi riguarda, l’aver definito le famiglie omosessuali “una minaccia per la pace” resta una macchia indelebile sul papato di Benedetto […]