5 Maggio 2012

L’omofobia, si sa, non esiste

Diritti

Il vostro blog langue? Volete aumentare il numero dei commenti? Nessuna paura, fate un bel post per sostenere qualcuno che abbia preso le parti della comunità gay e lesbica contro un episodio di possibile omofobia. Frotte di persone, sempre rigorosamente silenti quando ci sarebbe da condannare l’omofobia, si manifesteranno indignate per difendere i potenziali omofobi dall’accusa di essere omofobi.

Perché in Italia l’omofobia si sa, come altre cose molto sgradevoli da rimuovere, non esiste.

13 risposte a “L’omofobia, si sa, non esiste”

  1. Bianca ha detto:

    Mi piace

  2. Tommaso Caldarelli ha detto:

    Ivan, capisco il tuo punto. Chi semina raccoglie. Continuo a ritenere però il provvedimento eccessivo.

    Stima immutata

    Tc

  3. Massimo Lorusso ha detto:

    I falsi indignati che si indignano per farsi vedere nelle pubblihe piazze mediatiche ma che nel privato odiano gli omosessuali. Ipocriti.

  4. Francesco Genovese ha detto:

    Caro Scalfarotto,

    No, non ha alcun senso. L’AGESCI come associazione omofoba? Ma non esiste… Tutto questo caso per un articolo di Repubblica.it che dovrebbe essere elevato come esempio (negativo!) di disinformazione e disonestà intellettuale.

    Gli atti del convegno AGESCI sono chiarissimi. Negli esiti finali si dice chiaro e tondo che l’omosessualità non è un problema per l’educazione dei ragazzi, lo è semmai l’ostentazione di essa in modo narcisistico, così come lo stesso vale per qualsiasi altro tipo di orientamento sessuale.

    Sarà forse meglio prendersela con chi è veramente omofobo, non con gli scouts.

  5. Giovanni ha detto:

    ma ivan scusa, se i potenziali omofobi non lo sono e’ ovvio che qualcuno li difenda. Un articolo sul Fatto di Polito mi pare dica come terza parte come stanno le cose e che quella di repubblica era solo una montatura giornalistica: la posizione di AGESCI secondo lui e’ quella opposta… chi ha ragione? http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/05/agesci-puoi-fare-capo-scout/219134/

  6. Igor ha detto:

    A parte che nessuno ha mai detto che l’omofobia esiste ma abbiamo espresso un concetto differente: noi scout non siamo omofobi o discriminanti in genere.
    Rispondiamo perchè riteniamo di essere stati accusati ingiustamente su posizioni non ufficiali dell’Agesci.
    Devo ritenere il pd omofobo per le posizioni di Brigante?
    http://www.brindisimagazine.it/2012/03/nuova-lite-pd-brigante-e-omofobo-lui-risponde-sono-degli-stupidi/

    Inoltre, ti sembra politicamente corretto che un assessore di un paese di 3300 anime ha cacciato gli scout dalle proprie sedi per un articolo? possibile che non conosca chi abita quei locali, per quali scopi vengano usati?
    La sua posizione sembra più mediatica che politica!

  7. Giovanni Nasti ha detto:

    è inutile Ivan, non capiscono. Per loro un omosessuale può fare lo scout basta che non lo dica altrimenti provoca un turbamento nei ragazzi che possono andare sulla cattiva strada. Sono convinti che solo per il fatto che all’apparenza un capo gay non viene discriminato ma solo considerato oggettivamente sbagliato allora avremmo dovuto accogliere la notizia con gran sollievo e magari stringer loro la mano e dire grazie per tanta bontà. Non capiscono che omofobia è anche il limitare la piena realizzazione della persona omosessuale, impedendole di parlare della propria vita affettiva. Lo scrivo senza paura, l’ipocrisia che regna nel cattolicesimo è disarmante. E con questo chiudo qui il discorso perché oramai useranno sempre gli stessi link, sempre le stesse parole di montatura giornalistica, sempre a scrivere NOI NON SIAMO OMOFOBI. La cosa però che mi rattrista è che se fosse successo una decina di anni fa tutti gli avrebbero dato ragione, e di questo ne avrebbero fatto un vanto, oggi invece l’agesci si agita perché ha capito che a discriminare ci si deve solo vergognare. Ciao.

  8. Igor ha detto:

    Giovanni… se sapessi ascoltare ci si potrebbe confrontare. Se vuoi solo aver ragione continua pure a scrivere…

  9. gert ha detto:

    Ma ce la fai a capire che quanto scritto nel documento sono OPINIONI PERSONALI dei relatori, e punto?

  10. zoom ha detto:

    Ivan, pur non pensandola come te su moltissime questioni ti seguo e ti apprezzo poichè ritengo che il principale porblema della politica italiana sia l’incompetenza e la cialtronaggine della nostra classe dirigente e che persone con la tua formazione e la tua esperienza siano fondamentali per qualsiasi ipotesi di modernizzare il paese. Peccato però che su alcune tematiche ti veda più demagogo di un borghezio qualsiasi. L’iniziativa dell’assessore sardo è intollerante e violenta nonchè ingiustificata. A prescindere da qualsiasi considerazione si voglia fare sull’omofobia.

  11. scalpha ha detto:

    Quindi il fatto che io trovi intollerabile che si dica che i gay vanno curati – nonostante l’omosessualità sia stata cancellata da anni dall’elenco delle malattie mentali – mi paragona a Borghezio? A me pare degno di Borghezio dire che i gay sono dei malati, invece. Perché è quello che Borghezio dice.

    Rispetto (a fatica) il tuo parere, ma non mi muovo di un millimetro, mi dispiace. La dignità non lascia spazio ai compromessi.

  12. zoom ha detto:

    Ivan, non mi sogno neanche per scherzo di paragonarti a Borghezio e trovo vomitevole sostenere che l’omosessualità sia una malattia. Sostengo solo che, come documentato da altri interventi prima del mio, lo scandalo AGESCI sia una montatura mediatica e che la sparata dell’assessore sardo inaccettabile. Viviamo senz’altro in una società omofoba e la Chiesa ha una responsabilità significativa nell’impedire il riconoscimento di diritti elementari a molte persone. Ma le azioni grottesche, violente e idelologiche, come il vietare alla principale associazione di scout di riunirsi, è oltre che controproducente un modo di far politica stupido e sbagliato. Il prossimo passo quale sarà, vietare ai parroci di dire messa? denunciare la cei per istigazione alla discriminazione sessuale? bisogna essere seri e non trasformare una sacrosanta campagna per i diritti dei gay in una crociata anticlericale vagamente giacobina.

  13. Emilio Ciuffoli ha detto:

    Il fatto che tu trovi intollerabile che si dica che i gay vanno curati non ti paragona a Borghezio (ovviamente), nè io l’ho mai fatto.
    Ho paragonato la delibera del comune di Jerzo con il provvedimento con cui si “deislamizzava” Varallo. Questo sottointende che io reputi la delibera di Jerzo sbagliata, perchè basata su presupposti falsi, non che paragoni nessuno a Borghezio (che non ricopre nessun ruolo a Varallo, da quello che so) nè tanto meno non che affermi che l’omofobia non esiste (altrettanto ovviamente). L’ho paragonata con la deislamizzazione perchè la reputo volta solo a procurare visibilità e pubblicità, come appunto il caso di Varallo. Il fatto che siano gli stessi metodi usati dal partito di Borghezio ti fa anche capire perchè io sia così contrario a tale provvedimento: lo reputo uno svilimento di una battaglia che condivido (e cito la tua frase: “la dignità non lascia spazio a compromessi”).
    Ribadisco quindi l’obiezione principale che ho mosso e a cui non hai risposto: il provvedimento dell’assessore è ingiusto e senza fondamento, inoltre è stato deliberato senza nemmeno preoccuparsi di approfondire le fonti o verficare la correttezza delle informaizoni riportate dai giornali.
    Ripeto anche le mie motivazioni:
    1) Quelle contenute nel documento non sono le posizioni ufficiali dell’AGESCI, nè tanto meno le linee guida da seguire, come erroneamente riportato nella delibera. Inoltre alcuni dei punti contestati nel provvedimento sono stati contradetti, all’interno del seminario, da altri relatori. Siamo d’accordo su questo punto?
    2) Le opinioni riportate da Compagnoni, però, rispecchiano abbastanza fedelmente le opinioni (ufficiali) della Chiesa Cattolica.
    Se vogliamo quindi condannare l’AGESCI per aver fatto esporre, in un seminario sull’omosessualità, le tesi della Chiesa Cattolica, perchè tale punizione non viene estesa a tutta la Chiesa e alle associazioni parrocchiali?

    Infine, sia detto per inciso, leggendo gli atti (e ancora non mi hai risposto: tu li hai letti? Su cosa basi i tuoi giudizi? Non è un dato irrilevante: buona parte della discussione si basa sul fatto che l’articolo di Repubblica abbia riportato in maniera erronea e superficiale le conclusioni) ho notato anche che Compagnoni NON HA PARAGONATO le adozioni omosessuali alla tortura: perchè nessuno l’ha fatto notare, in oltre 50 commenti?