13 Settembre 2011

Stia zitto, Giovanardi

Appunti

Il povero Giovanardi oggi appare con due dichiarazioni su argomenti molto diversi tra di loro. Una peggio dell’altra, una roba da ubriachi. Viene da chiedersi dove Giovanardi si trovi gli addetti stampa e dove Berlusconi si trovi i ministri.

Nella prima dichiarazione il tenero Carlo risponde a Madonna. La popstar italo-americana aveva attaccato Berlusconi dicendo, sulla falsariga di una storica copertina dell’Economist, che il nostro premier è in realtà inadatto a governare il Paese. E il nostro Carletto nazionale, come le risponde? “Il suo pensiero politico (di Madonna) non conta nulla. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati. Tra l’altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay”. E già, che l’allineamento coi valori della Costituzione non si misura, chessò io, dall’antifascismo, o dal valore dalla solidarietà, dalla democrazia o del lavoro. No. E poi in sostanza l’unica differenza tra Madonna e Berlusconi è che una è per le famiglie gay, l’altro no. Tra satrapi, per il resto, ci si intende. E gli italiani, sia ben chiaro, mica si lasciano irretire da certa gente. No.

Seconda scempiaggine del ministro. I ministeri della Difesa e dei Trasporti vengono condannati a risarcire le famiglie di Ustica con 100 milioni di Euro. L’ineffabile ministro subito dichiara: “È ormai accertato, sulla base della documentazione ufficiale acquisita presso la Nato che nessun altro aereo era in volo in quella notte in prossimità del DC9 Itavia, mentre la Commissione dei periti internazionali ha concluso all’unanimità, dopo il recupero del relitto, per l’esplosione di una bomba in una toilette di bordo.” Un po’ come tutte le stragi di Italia, quelle di cui non abbiamo mai saputo nulla. C’è sempre qualche potente a dire che non era nulla, solo una bomba nella toilette. O sul treno, nel salone della banca, nella sala d’attesa della stazione. Le parole di Giovanardi ti fanno ricordare che in tutte queste vicende pezzi di Stato sono sempre stati invischiati in qualche copertura e qualche insabbiamento. A stare, invece che dalla parte della gente e della democrazia, dalla parte di un potere losco e marcio fino all’osso.

E allora la pianti, stia zitto per un po’, Ministro Giovanardi. Perché la lettura dei giornali è già un esercizio abbastanza duro in questi giorni, mancano soltanto il suo perbenismo sussiegoso e la sua untuosa ipocrisia a rendere questo disastro una stupida farsa pettegola.

Una risposta a “Stia zitto, Giovanardi”

  1. Simone ha detto:

    Viene da chiedersi da dove viene tutto questo odio per gli omosessuali da parte di Giovanardi… Che sia un omosessuale represso raddrizzato dai genitori e dai preti a furia di botte e lavaggio del cervello?