20 Aprile 2010

Early bird

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Uno dei vantaggi dello star svegli di notte (come me che sto tornando a Milano su un treno fortunosamente acchiappato sotto i fumi della nube islandese) è che puoi vedere per primo le stelle che nascono. “Il Post” è online! Auguri, caro Luca.

3 risposte a “Early bird”

  1. Filippo ha detto:

    Scusate l’OT.

    Zannabianca ci sei? Hai letto quell’altra roba del Premier sorrisone bi-divorziato che fa la comunione? Non è la cosa in sè che mi stupisce (anzi) quanto la scusa risibile che ha tirato fuori il Mons. di turno. “Lui può farla la comunione”. Come dire “alcuni sono più guali degli altri”. Fa anni che parlano di permettere la comunione ai divorzaiti e non decidono però col potente di turno…

    Certo che la gerarchia fa di tutto per farti cadere le braccia al povero credente. Ma ad essere sincero la cosa neancce mi tocca , visto che è da lunga pezza che ho capito che la spiritualità è una cosa e la gerachia un’altra.

    L’unico vorrei che chiesa e stato stessero ognuno nel campo loro. Ma è un’utopia. Almeno in Italì.

  2. Zanna Bianca ha detto:

    Ciao Filippo, ci sono ci sono, ho visto le immagini e ho la stessa sensazione nauseabonda della gerarchia ecclesiastica che provi tu.
    E ciò conferma ancora di più il tuo pensiero quando dici che la spiritualità personale è una cosa, la gerarchia ecclesiastica un’altra; d’altra parte ne avevamo già parlato.
    Se mi chiedi invece un parere sul fatto che la Chiesa e lo Stato dovrebbero rimanere ognuna nel proprio campo, ti rispondo che a mio avviso questo è un problema dei politici (e quindi dello Stato) ma non della Chiesa.

    E ti spiego il perchè: la Chiesa è libera di svolgere la sua attività, di enunciare le sue idee in totale libertà come è giusto che sia (e ci mancherebbe altro). Noi cittadini invece siamo liberi di condividere o meno quelle idee: se le condividiamo possiamo contribuire a diffonderle, se non le condividiamo possiamo discuterle ed eventualmente giudicarle.
    Ma questa libertà la abbiamo anche nei confronti della religione islamica, dei testimoni di geova o di scientology ecc. ecc.

    Il problema nasce quando i politici sfruttano l’indotto religioso per raccogliere voti; è lì la mala fede.
    La laicità deve essere una questione di palazzo, non di religione o di religiosi.

    Quando sento dire che la Chiesa non si dovrebbe immischiare, credo sia una banalità detta da chi mente sapendo di mentire; se ci sono dei politici imbelli in Italia che si mettono “a pecora” quando parla il Cardinale di turno, di chi è la colpa? Del cardinale che parla o del politico da quattro soldi che per raggranellare due voti fa il guitto del porporato?
    Cosa dovremmo fare? Per difendere la “libertà” dovremmo impedire al cardinale di parlare? E allora dovremmo cominciare a fare la stessa cosa anche con gli imam e con tutti gli altri ministri delle varie religioni, no? A questo livello di falsità vogliamo arrivare? Spero proprio di no!

    Diciamo allora le cose come stanno: la religione a quanto pare ha un ruolo molto importante per l’uomo, e per la società costruita dall’uomo.Perchè è il punto di congiunzione con i nostri dubbi più irrisolvibili e le nostre paure ancestrali: la vita, la morte, cosa c’è dopo, esiste Dio ecc. ecc.
    Non è un caso forse che quasi tutti i più grandi atei, una volta saputo che a seguito di una malattia di li a pochi mesi dovevano morire, quasi sempre hanno chiesto i conforti religiosi; perchè? Perchè la morte è un mistero troppo grande.
    E lì è la grandezza della chiesa cattolico/cristiana: anche se hai passato una vita a sputare sul crocifisso sbandierando l’ateismo, quando in punto di morte disperato cerchi una frettolosa conversione “di comodo”, lei che fà? Ti accoglie, ti perdona e ti assiste.
    Tutto lì è il segreto: il perdono. Infatti a catechisimo che ti dicevano: Dio si è fatto uomo, è morto per perdonare i nostri peccati.
    Purtroppo il perdono a mio avviso è roba di Dio e non di uomini o di preti; ed è proprio l’abuso della capacità di perdonare, di confessare, che portano la gerarchia ecclesiastica lontana dalle persone (io sono tra questi) che non riescono a coniugare la vita di ogni giorno con i dettami spesso assurdi di una religione che per definizione ti definisce “peccatore”.

    Scusa se mi sono dilungato anche su ragionamenti un pò off topic; ma mi premeva esprimere ciò che veramente penso. In sintesi:
    io sono credente;
    della religione e del credere ne ho un bisogno interiore fortissimo, ma non mi sento per nulla rappresento dalla chiesa degli uomini;
    lungi da me però pensare che per avere una società più laica debba mettere il bavaglio alla chiesa e ai sacerdoti.

    Ti saluto

  3. Filippo ha detto:

    Zannabianca, infatti dici quello che ho sempre pensato: il problema è la debolezza della politica italiana.

    Ora io esprimo il mio malessere per come vanno le cose e per la laicità all’amatriciana della nostra povera Repubblica, ma so che le colpe sono della politica.

    Ciò non toglie che possa trovare risibili (se non appunto nausebonde) le trovate dei Monsignori di turno… Che furbescamente preferiscono assecondare un politico non proprio esemplare dal punto di vista dell’ortodossia… Ma ripeto, le lor trovate non toccano la mia spiritualita. Dopo che sai che confessavano pure a Pinochet (mentre faceva il suo “lavoretto”, non dopo) che devi pensare? Loro, i Monsignori, sono uomini come altri. E da alcuni è meglio stare alla larga.