24 Giugno 2008

Uccidere il padre

Diario

iMille2.jpgUccidere il padre: ne aveva parlato la settimana scorsa Galli della Loggia sul Corriere della Sera e molto tempo prima (era il 1946) Umberto Saba in “Scorciatoie e raccontini”, quando con un analisi finissima e crudele scrisse che in Italia non si era mai fatta una rivoluzione perché noi italiani siamo nati da un fratricidio, non da un parricidio, e che ancora oggi cerchiamo di accreditarci con papà perché ci dia il permesso di uccidere i nostri fratellini, mentre è solo col parricidio che si fanno le rivoluzioni. 

Noi de iMille ne abbiamo fatto il (sotto)titolo dell’evento di apertura della nostra seconda assemblea nazionale, l’11 luglio 2008 alle 11 a Roma, nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte al 16. Il titolo completo è “Superare il passato per liberare il futuro: la necessità di uccidere il padre”.


Abbiamo invitato 25 oratori scelti tra quei moltissimi italiani che hanno, in politica o nei loro settori professionali, scelto di provare a guardare avanti invece che guardarsi indietro. Il nostro Partito e il Paese vivono un momento di grande delicatezza: il Partito si agita e si frammenta in una moltitudine di correnti che riproducono dinamiche antichissime: siamo nel 2008, e il problema principale pare ancora quello di dirimere il dualismo tra D’Alema e Veltroni come se 15 anni non fossero mai passati. Il paese vive immerso in un’immobilità sociale che mortifica il talento e lascia alle nuove generazioni la cooptazione come ultima speranza. Il fratricidio è di fatto l’unica possibilità in un posto dove o si viene cooptati o si muore. 

Il problema è politico. E’ politico perché la nostra parte non è più in grado di disegnare un’agenda delle priorità che sia realistica, che si rifaccia al mondo come lo conosciamo oggi. Che si parli di formazione, del mondo del lavoro, di tecnologia, di comunicazioni, di trasporti, di ricerca, di scuola o anche semplicemente di come si organizzano i rapporti tra le persone nel nostro paese, la nostra agenda è un’agenda obsoleta, legata a fenomeni che oggi non esistono più o che hanno cambiato radicalmente forma. E’ politico perché, al di là del deprimente spettacolo di divisioni e di fratture che mandiamo in scena tutti i giorni da qualche mese in qua, questo Partito dovrebbe occuparsi, in modo credibile, soltanto di due cose e di nient’altro: fare opposizione e costruire una leadership autorevole che si candidi a guidare l’Italia tra il 2013 e il 2023. 
Alla riunione abbiamo invitato democratici di ogni anima, gruppo, provenienza e corrente: quello che ci piacerebbe capire e se, come sospettiamo fortemente, al di là delle vecchie appartenenze non siamo per caso già abbastanza d’accordo tra noi sull’idea di Partito Democratico (e di Italia) che abbiamo in mente. 

Hanno annunciato la propria partecipazione: Mario Adinolfi, Beatrice Biagini, Diego “Zoro” Bianchi, Francesco Boccia, Lorenza Bonaccorsi, Roberto Cerreto, Gianni Cuperlo, Giancarlo Bruno, Giuseppe Civati, Paola Concia, Michele Dalai, Chiara Lalli, Pierfrancesco Majorino, Paolo Masini, Giovanna Melandri, Marta Meo, Simona Milio, Federica Mogherini, Alessia Mosca, Anna Puccio, Luca Sofri, Irene Tinagli, Salvatore Vassallo.

Per aderire: join@imille.org

32 risposte a “Uccidere il padre”

  1. Mario ha detto:

    Per caso Luca Sofri parlerà di “cooptazione come ultima speranza”?

  2. luigibeccia ha detto:

    Giovanna Melandri??? Che ruolo avrà? Quello della prima che dev’essere uccisa?

  3. luigibeccia ha detto:

    Giovanna Melandri??? Che ruolo avrà? Quello della prima che dev’essere uccisa?

  4. Ale ha detto:

    Io cercherò di partecipare ma una cosa vorrei chiedervi: perchè non provate a stilare dei punti concreti di azione politica da presentare ad una base elettorale? Delle cose concrete che fareste subito se domani vi chiamassero a delle cariche di governo.
    Se no sono sempre e solo parole di principio.
    Per esempio, una banalità per capire come il nostro paese pensa vecchio. A Roma ci si chiede come sia possibile che nelle notti del venerdì e sabato non si possa avere la metropolitana tutta la notte? Si potrebbero sfruttare con un biglietto unico anche gli enormi parcheggi delle fermate periferiche delle due linee, contribuendo massicciamente alle casse comunali ed evitando l’uso spropositato delle macchine da parte dei ragazzi e tutto il caos che ne consegue.
    Perchè una classe dirigente vecchia non gliene frega nulla di questi accorgimenti. Non è un padre che pensa pure alle esigenze dei figli cercando di sfruttarne se possibile dei benefici.
    E delle pensioni? Ad ogni tornata di “anziani” che escono per la pensione si richiede di riformarle, non pensando minimamente ai giovani che le stanno pagando oggi. DAl libro di Boeri avrete potuto leggere come i nostri genitori hanno pagato mezzo ieri per avere due oggi, mentre noi stiamo pagando 2 oggi per avere mezzo domani. E ogni anno le vogliono riformare, ma non per il futuro… sempre e solo per parare un buco nell’immediato.
    Pperchè non presentare un progetto di lungo termine di riforma delle pensioni, ad esempio?

  5. Ale ha detto:

    Io cercherò di partecipare ma una cosa vorrei chiedervi: perchè non provate a stilare dei punti concreti di azione politica da presentare ad una base elettorale? Delle cose concrete che fareste subito se domani vi chiamassero a delle cariche di governo.
    Se no sono sempre e solo parole di principio.
    Per esempio, una banalità per capire come il nostro paese pensa vecchio. A Roma ci si chiede come sia possibile che nelle notti del venerdì e sabato non si possa avere la metropolitana tutta la notte? Si potrebbero sfruttare con un biglietto unico anche gli enormi parcheggi delle fermate periferiche delle due linee, contribuendo massicciamente alle casse comunali ed evitando l’uso spropositato delle macchine da parte dei ragazzi e tutto il caos che ne consegue.
    Perchè una classe dirigente vecchia non gliene frega nulla di questi accorgimenti. Non è un padre che pensa pure alle esigenze dei figli cercando di sfruttarne se possibile dei benefici.
    E delle pensioni? Ad ogni tornata di “anziani” che escono per la pensione si richiede di riformarle, non pensando minimamente ai giovani che le stanno pagando oggi. DAl libro di Boeri avrete potuto leggere come i nostri genitori hanno pagato mezzo ieri per avere due oggi, mentre noi stiamo pagando 2 oggi per avere mezzo domani. E ogni anno le vogliono riformare, ma non per il futuro… sempre e solo per parare un buco nell’immediato.
    Pperchè non presentare un progetto di lungo termine di riforma delle pensioni, ad esempio?

  6. Ale ha detto:

    Ivan,
    capisco che debba essere uno famoso o con un seguito alle spalle per avere una risposta da te su questo blog, però sarebbe carino averne qualcuna ogni tanto, anche solo per dire che non sei d’accordo o che è stata detta una stupidaggine… tanto per dimostrare che sei diverso dalla vecchia “assenteista” classe politica…

  7. scalpha ha detto:

    Ale: io rispondo a tutti coloro che mi scrivono, e qualche volta – raramente – rispondo anche nei commenti. Rispondo raramente perché, e l’ho già spiegato tante volte ma lo rifaccio volentieri, il mio posto non è nei commenti, il mio ruolo di proprietario di questo blog sta nei post. Se devo commentare ciò che ho scritto vuol dire che o sono stato poco chiaro o incompleto, e talvolta, infatti, sono intervenuto scusandomi. Non saprei né potrei, per la vita che faccio, tenere una sorta di lunga chat line con i lettori, né credo che il mio blog debba servire a questo. Però leggo, raccolgo gli spunti di chi scrive e magari torno sull’argomento con post successivi. Saluti. Ivan

  8. scalpha ha detto:

    Ale: io rispondo a tutti coloro che mi scrivono, e qualche volta – raramente – rispondo anche nei commenti. Rispondo raramente perché, e l’ho già spiegato tante volte ma lo rifaccio volentieri, il mio posto non è nei commenti, il mio ruolo di proprietario di questo blog sta nei post. Se devo commentare ciò che ho scritto vuol dire che o sono stato poco chiaro o incompleto, e talvolta, infatti, sono intervenuto scusandomi. Non saprei né potrei, per la vita che faccio, tenere una sorta di lunga chat line con i lettori, né credo che il mio blog debba servire a questo. Però leggo, raccolgo gli spunti di chi scrive e magari torno sull’argomento con post successivi. Saluti. Ivan

  9. Ale ha detto:

    Ivan, credo avrai capito che se ho questo tipo di pretese nei tuoi confronti è proprio perchè ti reputo forse la miglior risorsa di questo paese tra le le nuove leve della politica.
    E’ per questo che mi fa un po’ rabbia che tu sia all’estero. Non è facile poter venire nei tuoi incontri pubblici, allora perchè non sfruttare questo blog come scambio di idee e soprattutto luogo di pianificazione di una linea programmatica con la tua base elettorale?
    Poter interagire con te, andare a sciorinare nei dettagli le proprie idee sui vari temi della politica potrebbe risultare illuminante x chiunque ti segua qui sopra, e permetterebbe a noi stessi magari di diventare portatori delle idee di Scalfarotto nei contesti in cui viviamo.
    Se viene inserito un post e poi non si replica a delle perplessità dei commenti non ci saranno mai dei sostenitori convinti delle tue idee in giro.
    Esiste questo strumento meraviglioso on line che ti permette di fare politica anche dall’estero, perchè non sfruttarlo al meglio?
    Un saluto.

  10. Leo Perutz ha detto:

    Un buon logo che accompagna un gioco di parole in controluce, grafica riposante, link autoreferenziali, una selezione di amici eminenti e talentuosi e un fiume di parole da vomitare tra un “beverage” equo e solidale e l’altro, nella sede del PD, prima di ritarsi nei B&B amorevolmente prenotati.
    Sembra non saper proprio uscire dallo stesso, perdente, schema di gioco degli ultimi 10 anni questa sinistra.
    Ormai, caro Ale, abbiamo abbandonato anche le questioni di principio, siamo solo materia per grafici pubblicitari, per esperti di comunicazione, per architetti di interni, per creativi precari, blogger professionisti e per spin doctor in pantaloncini corti e laurea triennale. Questa sinistra e’ solo una comunita’ virtuale che ha voglia di ritrovarsi per scoprirsi anima bella e compiacersi vicendevolmente del proprio impegno.
    Gomorra? Ma quale Gomorra, Saviano non ha capito proprio nulla, … dovrebbero essere il “riconoscimento del talento e il ricambio generazionale” le priorita’ della nostra agenda politica. La Camorra in questo senso e’ avanti di almeno 30 anni.

  11. santa ha detto:

    Non per essere acida, ma vedi Leo, dire frasi tipo “la camorra è avanti di 30 anni” anche se in maniera ironica, è veramente disarmante. La comunicazione è una scienza e le parole sono uno strumento eccellente sia nel bene che nel male; per piacere proviamo a stare più attenti? Ho voglia di esserci all’incontro a Roma, spero che ognuno di noi porti “se stesso”, il confronto è un’arma indistruttibile e se poi la carichiamo con “etica e voglia di fare” bè allora spariamoci pure. Santa Rossi

  12. ciriolina ha detto:

    Alla vostra assemblea possono partecipare tutti ?

  13. ciriolina ha detto:

    Alla vostra assemblea possono partecipare tutti ?

  14. giacomo gambaro ha detto:

    Caro Ivan Scalfarotto,
    Sono Giacomo Gambaro, milito nei Giovani Democratici di Venezia. Vorrei sapere se è possibile partecipare a questa vostra assemblea nazionale o se c’è bisogno di una delega o di un invito. Sono molto interessato al vostro sviluppo, quindi vi lascio la mia mail nel caso vi fossero altre iniziative.
    Un abbraccio
    Giacomo

  15. giacomo gambaro ha detto:

    Caro Ivan Scalfarotto,
    Sono Giacomo Gambaro, milito nei Giovani Democratici di Venezia. Vorrei sapere se è possibile partecipare a questa vostra assemblea nazionale o se c’è bisogno di una delega o di un invito. Sono molto interessato al vostro sviluppo, quindi vi lascio la mia mail nel caso vi fossero altre iniziative.
    Un abbraccio
    Giacomo

  16. scalpha ha detto:

    L’Assemblea è naturalmente aperta a tutti. Dopo l’evento di apertura, i lavori proseguiranno fino a domenica ad ora di pranzo: il programma completo dei lavori è qui. La partecipazione è libera, ma un cenno di conferma a join@imille.org sarà gradito.

  17. Leo Perutz ha detto:

    Cara Santa,
    le iperboli dialettiche che non ti risultano “disarmanti” e per le quali non abbiamo bisogno di particolari cautele sono solo quelle che ti arrivano da fonti “certificate e garantite”, a quanto pare, o magari piu’ semplicemente solo le le tue. E’ una forma di insipido conformismo.
    “Uccidere il padre”, anche se metaforicamente, puo’ divenire il leitmotiv letterario di un congresso, senza che questo ti crei nessun problema morale ma se si parla di Camorra ecco che scattano i meccanismi inibitori del benpensante neo-positivista, quello che crede di essere geneticamente dalla parte del giusto, che non riesce a collegare tra loro concetti se non ha qualche “scienziatone” d’area, amico suo, che fa il lavoro al suo posto.
    Il riferimento alla Camorra, cara Santa, non era affatto ironico. Era una forma di estrapolazione, amica mia, per farti comprendere come alcuni concetti astratti ( Talento e ricambio generazionale) non hanno nessuna validita’ politica di per se. Non sono valori. Sono solo chiacchiere. In democrazia, fattelo spiegare da qualche scienziato della comunicazione se non lo capisci, la rappresentativita’ di un individuo non e’ legata al suo talento (se non politico) e alla sua eta’. A predicare “talento e ricambio”, questa era la iperbole, cara Santa, ci sono capaci tutti: un manager aziendale, un professore universitario come un assassino.
    In politica non ci sono selezioni ma elezioni.
    Buon divertimento.

  18. Leo Perutz ha detto:

    Cara Santa,
    le iperboli dialettiche che non ti risultano “disarmanti” e per le quali non abbiamo bisogno di particolari cautele sono solo quelle che ti arrivano da fonti “certificate e garantite”, a quanto pare, o magari piu’ semplicemente solo le le tue. E’ una forma di insipido conformismo.
    “Uccidere il padre”, anche se metaforicamente, puo’ divenire il leitmotiv letterario di un congresso, senza che questo ti crei nessun problema morale ma se si parla di Camorra ecco che scattano i meccanismi inibitori del benpensante neo-positivista, quello che crede di essere geneticamente dalla parte del giusto, che non riesce a collegare tra loro concetti se non ha qualche “scienziatone” d’area, amico suo, che fa il lavoro al suo posto.
    Il riferimento alla Camorra, cara Santa, non era affatto ironico. Era una forma di estrapolazione, amica mia, per farti comprendere come alcuni concetti astratti ( Talento e ricambio generazionale) non hanno nessuna validita’ politica di per se. Non sono valori. Sono solo chiacchiere. In democrazia, fattelo spiegare da qualche scienziato della comunicazione se non lo capisci, la rappresentativita’ di un individuo non e’ legata al suo talento (se non politico) e alla sua eta’. A predicare “talento e ricambio”, questa era la iperbole, cara Santa, ci sono capaci tutti: un manager aziendale, un professore universitario come un assassino.
    In politica non ci sono selezioni ma elezioni.
    Buon divertimento.

  19. svihnuhfvud ha detto:

    uccidereste il padre con giovanna melandri? cioè giovanna melandri ammazzerebbe veltroni? e poi veltroni è il padre? di chi? al massimo è il vostrofratello maggiore, voglio dire, siete dei quarantenni. sta storia di uccidere il padre è roba da adolescenti. forse quello siete, quarantenni poco cresciuti, poco maturi, anche tutta sta storia delle carriere che avreste fatto in giro per il mondo, voglio dire, dai, scalpha, tu e la tua storia della tua banca d’affari internazionale. lo sai bene che carriere fanno i bankers veri alla tua età. quarantenni, qualcuno anche quasi cinquantenne, che si fingono o si credono ventenni e si inventano sta roba del’uccidere il padre. e poi partecipa anche salvatore vassallo, professore universitario di diritto costituzionale. che anagraficamente potrebbe anche essere nonno, nella vita reale, e non in quella dei blog. trovo tutto ciò il colmo del surreale. il padre, se si ammazza, lo si ammazza a diciott’anni, non a 45. se a 45 si muovono rivendicazioni in questo modo, è perchè non si è riusciti a scalzarlo, il padre, altro che ad ammazzarlo. scalzarlo con maggiore capacità di lavoro, scalzarlo con l’intelligenza, con la scaltrezza, con innovazione vera e non sedicente. auguri.

  20. lucio ha detto:

    Sono un 40enne che da quando era 30enne pensa che la sinistra abbia un serissimo problema di selezione della classe dirigente. Che poi non è che necessariamente dipenda dall’età, ma comunque…
    Ma guardiamoci un attimo in faccia: è piu’ serio questo problema, oppure il fatto che da secoli non si parla più con il Paese, nel senso che a sinistra non si fa più militanza politica vera, battendo le piazze come fanno i leghisti? E se quest’ultimo è il vero problema, sarebbero questi 40enni (professionisti di successo) la soluzione? Io per primo, a parte che non sono in Italia, ma perchè mai dovrei perdere il mio tempo ad andare gratis nei gazebo e nelle piazze a convincere quelli che votano e decidono le elezioni, e che non sanno manco Internet cosa è? Secondo me, stiamo eludendo la questione vera: la composizione sociologica della sinistra è ormai strutturalmente elitista e minoritaria. Togliete le regioni rosse, e vedete a quali percentuali siamo. Fino a che siamo in democrazia, questo limite non lo si supera. Meno che meno con le contese sulla classe dirigente, 50enni 40 enni e 30enni che siano. E meno che meno proponendo persone sicuramente in gambissima, ma – oserei dire proprio per questo – scarsamente connesse con il Paese che vota.
    Auguri comunque (e un saluto particolare ad Anna Puccio).

  21. lucio ha detto:

    Sono un 40enne che da quando era 30enne pensa che la sinistra abbia un serissimo problema di selezione della classe dirigente. Che poi non è che necessariamente dipenda dall’età, ma comunque…
    Ma guardiamoci un attimo in faccia: è piu’ serio questo problema, oppure il fatto che da secoli non si parla più con il Paese, nel senso che a sinistra non si fa più militanza politica vera, battendo le piazze come fanno i leghisti? E se quest’ultimo è il vero problema, sarebbero questi 40enni (professionisti di successo) la soluzione? Io per primo, a parte che non sono in Italia, ma perchè mai dovrei perdere il mio tempo ad andare gratis nei gazebo e nelle piazze a convincere quelli che votano e decidono le elezioni, e che non sanno manco Internet cosa è? Secondo me, stiamo eludendo la questione vera: la composizione sociologica della sinistra è ormai strutturalmente elitista e minoritaria. Togliete le regioni rosse, e vedete a quali percentuali siamo. Fino a che siamo in democrazia, questo limite non lo si supera. Meno che meno con le contese sulla classe dirigente, 50enni 40 enni e 30enni che siano. E meno che meno proponendo persone sicuramente in gambissima, ma – oserei dire proprio per questo – scarsamente connesse con il Paese che vota.
    Auguri comunque (e un saluto particolare ad Anna Puccio).

  22. Diego Mauri ha detto:

    Salve Sig. Scalfarotto, sono ancora Diego.
    Volevo dirle che anche noi, nel nostro piccolo, avevamo deciso di fondare un circolo all’interno del PD e di riunirci a congresso.
    Io, Augusto, Deborah e Tuccio avevamo pensato anche al nome: “iquattroperquattro” ma non nel senso della trazione bensi in quello matematico, alla Nora Orlandi per intenderci.
    Chiaro, quelli della Orlandi erano otto pero’ a noi solo otto ci sembravano un po’ pochini e allora abbiamo pensato a una moltiplicazione. Cioe’ il numero dovrebbe stare ad indicare la nostra aspirazione quantitativa, se possiamo di’ cosi. Tuccio, er solito esagerato, ha subito sparato: “Allora famo iquattroallaquarta!”. Pero’ 256 ce so’ sembrati troppi pe’ un circolo, il rischio era de diventa’ ‘na corente e questo francamente lo vorremmo evitare. Deborah allora ha proposto: “leradicideiquattro!”. Povera Deborah, credo che c’ha avuto ‘n trauma anche in matematica oltre che in francese.
    Anche noi abbiamo scelto un tema per il nostro congresso, sarebbe il seguente, lo scrivo tra virgolette:
    “Uccidere il padre … e perche’, la madre invece, noo? Genitori e bamboccioni nel monolocale del PD. Esperienze e prospettive per un futuro di prosperita’ nel ricambio del talento generazionale.”
    Il congresso si terra’ il 19 luglio alle 19:00, sul terrazzo condominiale de casa mia, perche’ mamma c’ha le chiavi. In caso di brutto tempo saremo costretti a spostare data, orario e locazione. Tuccio c’ha un’entratura al dopolavoro ATAC del Trionfale, in tal caso pero’ saremo costretti a farlo il 22 perche’ li le stanze libere sono solo dopo quell’ora.
    I relatori saremo chiaramente noi quattro, piu’ sarebbe previsto un intervento di Bara’ah, il palestinese che da 4 anni gestisce un avviato call center alla Suburra, di fianco alla pizzeria ‘ndo lavora Augusto. Bara’ah rappresenta secondo noi un esempio di talento, di motivazione generazionale e anche di fuga di cervelli all’estero. Dopo che ha perso il padre nella I Intifada e’ stato costretto a veni’ in Italia dove s’e’ fatto un mazzo e e’ diventato qualcuno. Niente paura. Bara’ah e’ piu’ PD de noi.
    Deborah aveva pensato anche a invita’ Pietro Maso. Poverina, me sa che nun ha ancora capito bene il tema centrale del congresso. Noi, per farla sta’ bona, gli abbiamo spiegato che la prospettiva Maso forse era troppo di nord-est, troppo Lega, abbastanza lontana dagli ideali politici nostri.
    Al termine avevamo anche noi pensato a un after-night-party. Vorremo ordinare pizzette, suppli’ e qualche peroncino. Pero’ dipende da quanti semo e quanti soldi avemo. E poi nun c’avemo tanta voglia de ariparla’ inglese, a Londra da Emergency e’ stata ‘na tragedia.
    Avremmo anche pensato al sito internet del circolo. Un amico de Augusto, uno che ha fatto il corso de informatica alla regione e mo’ fa’ er sito internet pe’ una catena de ferramenta, ci puo’ da’ ‘na mano. Pero’ dobbiamo avere pazienza, ha detto, perche’ al PC ci lavora poco e spesso deve sta anche lui dietro er banco del negozio.
    Senta … una ultima curiosita’.
    Ma al vostro de congresso partecipa pure Luca Sofri? Ma allora e’ uscito e sta’ bene! Lo hanno graziato oppure lo hanno assolto?
    Siamo contenti perche’ ‘sto caso Sofri c’aveva parecchio acchiappato a noi 4. Me ricordo quando fece l’appello civile Fazio in televisione. La cosa ci desto’ molta preoccupazione.
    Un abbraccio.
    Diego
    PS Il ginocchio come va?
    Poi le faccio avere gli atti del congresso, magari le interessano.

  23. Diego Mauri ha detto:

    Salve Sig. Scalfarotto, sono ancora Diego.
    Volevo dirle che anche noi, nel nostro piccolo, avevamo deciso di fondare un circolo all’interno del PD e di riunirci a congresso.
    Io, Augusto, Deborah e Tuccio avevamo pensato anche al nome: “iquattroperquattro” ma non nel senso della trazione bensi in quello matematico, alla Nora Orlandi per intenderci.
    Chiaro, quelli della Orlandi erano otto pero’ a noi solo otto ci sembravano un po’ pochini e allora abbiamo pensato a una moltiplicazione. Cioe’ il numero dovrebbe stare ad indicare la nostra aspirazione quantitativa, se possiamo di’ cosi. Tuccio, er solito esagerato, ha subito sparato: “Allora famo iquattroallaquarta!”. Pero’ 256 ce so’ sembrati troppi pe’ un circolo, il rischio era de diventa’ ‘na corente e questo francamente lo vorremmo evitare. Deborah allora ha proposto: “leradicideiquattro!”. Povera Deborah, credo che c’ha avuto ‘n trauma anche in matematica oltre che in francese.
    Anche noi abbiamo scelto un tema per il nostro congresso, sarebbe il seguente, lo scrivo tra virgolette:
    “Uccidere il padre … e perche’, la madre invece, noo? Genitori e bamboccioni nel monolocale del PD. Esperienze e prospettive per un futuro di prosperita’ nel ricambio del talento generazionale.”
    Il congresso si terra’ il 19 luglio alle 19:00, sul terrazzo condominiale de casa mia, perche’ mamma c’ha le chiavi. In caso di brutto tempo saremo costretti a spostare data, orario e locazione. Tuccio c’ha un’entratura al dopolavoro ATAC del Trionfale, in tal caso pero’ saremo costretti a farlo il 22 perche’ li le stanze libere sono solo dopo quell’ora.
    I relatori saremo chiaramente noi quattro, piu’ sarebbe previsto un intervento di Bara’ah, il palestinese che da 4 anni gestisce un avviato call center alla Suburra, di fianco alla pizzeria ‘ndo lavora Augusto. Bara’ah rappresenta secondo noi un esempio di talento, di motivazione generazionale e anche di fuga di cervelli all’estero. Dopo che ha perso il padre nella I Intifada e’ stato costretto a veni’ in Italia dove s’e’ fatto un mazzo e e’ diventato qualcuno. Niente paura. Bara’ah e’ piu’ PD de noi.
    Deborah aveva pensato anche a invita’ Pietro Maso. Poverina, me sa che nun ha ancora capito bene il tema centrale del congresso. Noi, per farla sta’ bona, gli abbiamo spiegato che la prospettiva Maso forse era troppo di nord-est, troppo Lega, abbastanza lontana dagli ideali politici nostri.
    Al termine avevamo anche noi pensato a un after-night-party. Vorremo ordinare pizzette, suppli’ e qualche peroncino. Pero’ dipende da quanti semo e quanti soldi avemo. E poi nun c’avemo tanta voglia de ariparla’ inglese, a Londra da Emergency e’ stata ‘na tragedia.
    Avremmo anche pensato al sito internet del circolo. Un amico de Augusto, uno che ha fatto il corso de informatica alla regione e mo’ fa’ er sito internet pe’ una catena de ferramenta, ci puo’ da’ ‘na mano. Pero’ dobbiamo avere pazienza, ha detto, perche’ al PC ci lavora poco e spesso deve sta anche lui dietro er banco del negozio.
    Senta … una ultima curiosita’.
    Ma al vostro de congresso partecipa pure Luca Sofri? Ma allora e’ uscito e sta’ bene! Lo hanno graziato oppure lo hanno assolto?
    Siamo contenti perche’ ‘sto caso Sofri c’aveva parecchio acchiappato a noi 4. Me ricordo quando fece l’appello civile Fazio in televisione. La cosa ci desto’ molta preoccupazione.
    Un abbraccio.
    Diego
    PS Il ginocchio come va?
    Poi le faccio avere gli atti del congresso, magari le interessano.

  24. Sergio D'Arragona ha detto:

    Lunga vita ai padri, che sapendo che sono questi 40enni a volerli uccidere hanno già prenotato per i tre giorni romani una bel weekend in sardegna al mare, mentre voi-noi si starà a sudare per dire poco poco e farci coraggio nella calura romana.
    perchè non si è scelta una location più gagliarda che dia un segnale di discontinuità gioiosa? 3 gg in spiaggia a fare festa e parlare liberamente e non 5 minutini a testa per far finta di essere quelli veri.
    sti quarantenni li conosci poco e già sai che sono più tristi dei padri, tutti seri a voler dimostrare che anche loro sanno fare le cose bene
    ma non si rifà un paese con i primi della classe, lo si rifà con i figli di mignotta e con quelli intelligenti davvero (che primi della classe non sono mai, con buona pace di tutti)

  25. Sergio D'Arragona ha detto:

    Lunga vita ai padri, che sapendo che sono questi 40enni a volerli uccidere hanno già prenotato per i tre giorni romani una bel weekend in sardegna al mare, mentre voi-noi si starà a sudare per dire poco poco e farci coraggio nella calura romana.
    perchè non si è scelta una location più gagliarda che dia un segnale di discontinuità gioiosa? 3 gg in spiaggia a fare festa e parlare liberamente e non 5 minutini a testa per far finta di essere quelli veri.
    sti quarantenni li conosci poco e già sai che sono più tristi dei padri, tutti seri a voler dimostrare che anche loro sanno fare le cose bene
    ma non si rifà un paese con i primi della classe, lo si rifà con i figli di mignotta e con quelli intelligenti davvero (che primi della classe non sono mai, con buona pace di tutti)

  26. Sergio D'Arragona ha detto:

    Lunga vita ai padri, che sapendo che sono questi 40enni a volerli uccidere hanno già prenotato per i tre giorni romani una bel weekend in sardegna al mare, mentre voi-noi si starà a sudare per dire poco poco e farci coraggio nella calura romana.
    perchè non si è scelta una location più gagliarda che dia un segnale di discontinuità gioiosa? 3 gg in spiaggia a fare festa e parlare liberamente e non 5 minutini a testa per far finta di essere quelli veri.
    sti quarantenni li conosci poco e già sai che sono più tristi dei padri, tutti seri a voler dimostrare che anche loro sanno fare le cose bene
    ma non si rifà un paese con i primi della classe, lo si rifà con i figli di mignotta e con quelli intelligenti davvero (che primi della classe non sono mai, con buona pace di tutti)

  27. Sergio D'Arragona ha detto:

    Lunga vita ai padri, che sapendo che sono questi 40enni a volerli uccidere hanno già prenotato per i tre giorni romani una bel weekend in sardegna al mare, mentre voi-noi si starà a sudare per dire poco poco e farci coraggio nella calura romana.
    perchè non si è scelta una location più gagliarda che dia un segnale di discontinuità gioiosa? 3 gg in spiaggia a fare festa e parlare liberamente e non 5 minutini a testa per far finta di essere quelli veri.
    sti quarantenni li conosci poco e già sai che sono più tristi dei padri, tutti seri a voler dimostrare che anche loro sanno fare le cose bene
    ma non si rifà un paese con i primi della classe, lo si rifà con i figli di mignotta e con quelli intelligenti davvero (che primi della classe non sono mai, con buona pace di tutti)

  28. Enrico ha detto:

    Luca Sofri è il figlio di, non mi pare che almeno lui sia mai stato in galera…
    la cosa che non sopporto a sinistra è che tutti fanno la morale, ma poi sono tutti figli di qualcuno.
    cosa ha fatto sto luca sofri nella vita? ha un blog, fa il giornalista come il padre, è andato in tv con ferrara amico del padre… ah si, certo ha scritto saggi decisivi per l’umanità del valore di QUALI CANZONI METTERE NEI IPOD, praticamente pronto per il premio nobel per l’economia
    io lo so che poi sarà simpatico e in gamba, ma dico io, non ci sta nessuno, ma dicesi nessuno che non venga da ste storie in sta sinistra
    uno bello pulito che è li perche è bravo davvero, perche scrive belle cose, che non lo pubblicano perche va in tv in quanto amico di famiglia????
    perche se berlusconi manda in parlamento la carfagna uno almeno sospetta che se la sia del losco e si dice “vabbe lo sappiamo che è quello che è, però va detto anche che…” se uno invece si affida al figlio di sofri a uno cascano le balle e basta

  29. Enrico ha detto:

    Luca Sofri è il figlio di, non mi pare che almeno lui sia mai stato in galera…
    la cosa che non sopporto a sinistra è che tutti fanno la morale, ma poi sono tutti figli di qualcuno.
    cosa ha fatto sto luca sofri nella vita? ha un blog, fa il giornalista come il padre, è andato in tv con ferrara amico del padre… ah si, certo ha scritto saggi decisivi per l’umanità del valore di QUALI CANZONI METTERE NEI IPOD, praticamente pronto per il premio nobel per l’economia
    io lo so che poi sarà simpatico e in gamba, ma dico io, non ci sta nessuno, ma dicesi nessuno che non venga da ste storie in sta sinistra
    uno bello pulito che è li perche è bravo davvero, perche scrive belle cose, che non lo pubblicano perche va in tv in quanto amico di famiglia????
    perche se berlusconi manda in parlamento la carfagna uno almeno sospetta che se la sia del losco e si dice “vabbe lo sappiamo che è quello che è, però va detto anche che…” se uno invece si affida al figlio di sofri a uno cascano le balle e basta

  30. Karda ha detto:

    Ciao Ivan mi frullava per la testa da giorni e oggi finalmente sono riuscito a pubblicare un post su un tema che credo faticheremo molto a discutere. Il titolo è “LA CASTA DEMOCRATICA” mi piacerebbe sapere che ne pensi. Karda

  31. klee ha detto:

    Personalmente credo che il problema – dell’italia ma non solo – non sia l’aver ucciso i fratelli invece che il padre, ma l’aver fatto fuori “dentro di sè” gli uni e l’altro. Così che alla fine ci troviamo come quei nani che, avendo ucciso il gigante su cui stavano perchè convinti di essere grandi, si scoprirno appunto nani.
    E’ degli adolescenti l’idea di dover uccidere il padre per uscire dalla sua ombra: sarebbe come se un ramo pensasse di dover tagliare le radici per poter essere libero di crescere dove vuole! E’ invece nelle radici del padre che essi trovano la forza e l’identità per costruire il futuro, e questo gli uomini lo sanno. Questa consapevolezza toglie il conflitto tra pari e crea lo spazio per un’appartenenza condivisa che si fa progetto.
    Mi viene anzi da dire che la enorme conflittualità che abbiamo tra i nostri politci non è figlia della mancata uccisione del padre, nè della sua uccisione, ma piuttosto della sua dimenticanza. Costoro non hanno avuto la forza di uccidere il padre, ma lo hanno rimosso. E infatti sono in lite coi fratelli. E infatti sono incapaci di pensare il futuro. Perchè hanno il vuoto dietro, e si sente.
    klee_2009@libero.it

  32. klee ha detto:

    Personalmente credo che il problema – dell’italia ma non solo – non sia l’aver ucciso i fratelli invece che il padre, ma l’aver fatto fuori “dentro di sè” gli uni e l’altro. Così che alla fine ci troviamo come quei nani che, avendo ucciso il gigante su cui stavano perchè convinti di essere grandi, si scoprirno appunto nani.
    E’ degli adolescenti l’idea di dover uccidere il padre per uscire dalla sua ombra: sarebbe come se un ramo pensasse di dover tagliare le radici per poter essere libero di crescere dove vuole! E’ invece nelle radici del padre che essi trovano la forza e l’identità per costruire il futuro, e questo gli uomini lo sanno. Questa consapevolezza toglie il conflitto tra pari e crea lo spazio per un’appartenenza condivisa che si fa progetto.
    Mi viene anzi da dire che la enorme conflittualità che abbiamo tra i nostri politci non è figlia della mancata uccisione del padre, nè della sua uccisione, ma piuttosto della sua dimenticanza. Costoro non hanno avuto la forza di uccidere il padre, ma lo hanno rimosso. E infatti sono in lite coi fratelli. E infatti sono incapaci di pensare il futuro. Perchè hanno il vuoto dietro, e si sente.
    klee_2009@libero.it