25 Febbraio 2008

Che faccia fare

Diario

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«E’ sbagliato provare fastidio per la Binetti. Lei non è un retaggio clericale d´altri tempi, al contrario, con il suo cilicio e l’Opus Dei, è una figura modernissima, perciò è normale che stia nel Pd». A sentire Gad Lerner dire una cosa del genere, voi che faccia avreste fatto?
(L’articolo è uscito su Repubblica, non sul Corriere)

21 risposte a “Che faccia fare”

  1. antonio g. ha detto:

    Ivan,ero presente all’incontro di Sabato e sono rimasto sconcertato dall’affermazione di Lerner circa il cilicio e l’opus dei. Mi sono anche chiesto se per caso non stesse lanciando una provocazione in sala.
    Purtroppo pare di no.Al di là di storcere la bocca,c’è qualcuno che mi possa aiutare a capire la modernità di cui parla il giornalista? Ciao

  2. Filippo ha detto:

    una faccia triste. Come la triste fine che ha fatto Gad Lerner per dire cose del genere (vedi anche alla voce Capezzone).

  3. Filippo ha detto:

    una faccia triste. Come la triste fine che ha fatto Gad Lerner per dire cose del genere (vedi anche alla voce Capezzone).

  4. Fabio ha detto:

    Basterebbe forse pensare alla distinzione tra moderno e post-moderno. Anche se, pure in tale ottica, non si capirebbe comunque il perché della “normalità” della Binetti nel PD. O forse si?

  5. Alessandro ha detto:

    Quando sentivo Gad Lerner che dal palco diceva ste cose mi sembrava che stesse cercando le parole, e al solito costruisse un messaggio per contrasti. é il suo stile retorico, il problema è che in questo modo non si capisce mai cosa precisamente vuole dire. Prendiamo esempio al contrario: il PD, e soprattutto i Mille, devono caratterizzarsi per un eloquio chiaro, breve e preciso. che eviti le affermazioni contradditorie che mettono a disagio l’intelligenza del ricevente. suggerirei a gad lerner di leggersi le lezioni americane di calvino.
    anche attraverso il parlar chiaro si può cambiare.
    PS: secondo me lui poi voleva dire attenti che la binetti rappresenta una riedizione della persona eterodiretta.

  6. piergiorgio ha detto:

    Provo a fare l’esegesi: direi che Lerner intendeva dire che i clericali di oggi sono diversi da quelli d’antan. E che questi clericali di oggi, sono (purtroppo=ma questa è aggiunta mia) di grande attualità. Moderni no perchè la parola implica già un giudizio di valore, ma sull’attuali c’è poco da obiettare. Purtroppo Lerner ha ragione. Ce ne accorgiamo ogni giorno di più. Il neo-fondamentalismo è una realtà tangibile, sempre più operante a viso aperto nella nostra società. Insomma non c’è dubbio che le figure come la Binetti interpretano orientamenti , sentimenti, esigenze, posizioni politiche ecc. effettivi (e attuali appunto) di una parte del mondo cattolico e segnatamente dei vertici gerarchici (papa compreso) della chiesa cattolica in Italia.
    Il problema è se è possibile conviverci. Io ritengo e ho sempre ritenuto ( e detto) di no.
    Ce ne accorgiamo già ora in campagna elettorale. Se, per assurdo, il pd dovesse vincere le elezioni ci ritroveremmo già in clima “governo prodi” su una quantità di scelte (ossia in clima impossibile quadratura del cerchio e veti con minaccia di caduta del governo). Dico di più: su scelte fondamentali.
    Perchè la verità che si cerca di nascondere con un dito è che i cosiddetti “temi etici” sono l’espressione di una complessiva visione del mondo, della società, del ruolo dello stato, dei rapporti stato-individuo. Come fa la politica e più ancora l’indirizzo di governo a non prendere posizione su queste cose?
    Se la politica (= un programma politico di una maggioranza e di un governo) non è capace di fare scelte su questi temi fondamentali per la vita della persona nella società, allora a cosa si riduce? Se non sono queste le scelte da fare allora quali?
    I cittadini vogliono sapere cosa sceglie un partito su questi temi, non ci sono palle. E hanno ben ragione proprio per la lora diretta incidenza sulle loro vite, vorrei direi sulla loro “carne”.
    Inutile illudersi le contraddizionji esploderanno.

  7. MICHELE METTA ha detto:

    machefaiwalter@yahoo.it è l’indirizzo per contestare la scelta di Veltroni di escludere dalla propria coalizione l’anima amibientalista e comunista e per chiedere di giungere ad un accordo tra il PD e la Sinistra ARCOBALENO. Per favore, aderite numerose/i. Grazie.
    MICHELE METTA

  8. nome04 ha detto:

    Mia sorella di 13 anni uno di questi giorni ha detto “nella mia classe sono tutti comunisti” e non per disprezzare, anzi.
    Là fuori invece il berlusconismo taccia di comunismo tutto ciò che non è strettamente connesso ai suoi interessi, tanto che probabilmente qualcuno pensa che nella scorsa legislatura Prodi abbia avviato i piani quinquennali italiani.
    Bertinotti propone l’indicizzazione dei salari che mi pare qualcosa di molto simile alla scala mobile.
    L’ “anima comunista”…mah…io inizierei col cercare di capire cosa ognuno intende per “comunista”.

  9. antonio g. ha detto:

    Grazie dei commenti.Mi confermano che gad lerner ha detto una sciocchezza,tanto per sembrare avanti a tutti.
    L’opus dei e la Binetti col cilicio sarebbero un elemento di modernità se rappresentassero una sfida vera verso una sintesi superiore tra l’anima laica e quella cattolica del PD.
    Così non è,purtroppo.La sfida non potrà avere luogo perchè non vedo onestà intellettuale e d’intenti dalla parte dei teo-dem.Questi,e con loro la Binetti,rappresentano gli araldi della Chiesa cattolica la quale non accetta la sfida per una sintesi più alta.
    La sfida che le gerarchie continuano a lanciare è verso l’affermazione di un moderno partito laico e riformista e per questo hanno piazzato all’interno del PD le loro teste di ponte.
    Questo diventa sempre più visibile giorno dopo giorno e man mano che Veltroni precisa la sua strategia e dà forma e contenuti al programma del partito NUOVO.
    Come valutare altrimenti le reazioni pilotate della Binetti & C. all’ingresso dei Radicali e,per esempio,l’appello di quest’oggi di Benedetto XVI contro l’eutanasia in tutte le forme.
    Prevedo,poi,che nei prossimi giorni e settimane il clima si farà ancora più acceso fino al punto, io temo,di una frattura tra laici e cattolici(certamente una buona parte) del PD.Questo sarebbe quindi il compimento della strategia delle gerarchie che io sintetizzerei così: o come diciamo noi oppure il PD non è. E torna ad essere solo DS.
    E si sarebbe così chiuso il cerchio del loro disegno.
    Altro che modernità del cilicio.Lerner lo vada a dire in TV tra un urlo ed un altro dei suoi ospiti. Ciao

  10. Paolo ha detto:

    Non capisco cosa intenda Lerner quando parla di modernità della Binetti. Se anche intendesse ‘attualità della sua figura’, con quello che essa rappresenta ossia la plateale riaffermazione di fenomeni di integralismo bigotto, mi sembra comunque un’assurdità usare un simile argomento per giustificarne la presenza nel partito democratico!

  11. Paolo ha detto:

    Non capisco cosa intenda Lerner quando parla di modernità della Binetti. Se anche intendesse ‘attualità della sua figura’, con quello che essa rappresenta ossia la plateale riaffermazione di fenomeni di integralismo bigotto, mi sembra comunque un’assurdità usare un simile argomento per giustificarne la presenza nel partito democratico!

  12. Gavagai ha detto:

    Ma dai, il cilicio è così avanti! Non fa tanto Codice Da Vinci?
    A parte ciò, quando mai la Binetti dovesse candidarsi in qualche luogo alle primarie (secondo me esce dal partito prima), mi piacerebbe tanto candidarmi contro di lei.
    Per un bel confronto moderno.

  13. sam ha detto:

    Gad Lerner è un intellettuale non certo meno raffinato di Giuliano Ferrara.

  14. sam ha detto:

    Gad Lerner è un intellettuale non certo meno raffinato di Giuliano Ferrara.

  15. sergio ha detto:

    esattamente quella.

  16. silvia ricordy ha detto:

    io la vedo così: “meglio qualche teo-dem in casa – da ridurre, nei limiti del possibile, a più miti consigli – che una manica di teo-dem scatenati alla porta”…
    che siamo in Italia purtroppo non ce lo si puo’ scordare; che non sia ipotizzabile che la longa manus delle gerarchie ecclesiastiche non si faccia sentire, nemmeno; che all’interno di quelle stesse gerarchie non ci sia una totale omogeneità di intenti, neanche…
    quindi spero ancora (fino a prova contraria) che la strategia di WV – e dei suoi più vicini collaboratori – verso i teo-dem sia la più corretta ed efficace: equilibrarne il peso con dosi graduali (somministrate serenamente e pacatamente) di laicità crescente…
    E a questo proposito, vorrei invitare almeno noi di questo Forum a una maggiore attenzione nell’uso dei termini: la distinzione che si usa operare da parte dei mass-media (e purtroppo anche da parte di tantissimi esponenti politici della sinistra come del PD stesso) non dovrebbe mai essere tra LAICI e CATTOLICI, bensì tra LAICI e CONFESSIONALI (o INTEGRALISTI, o FONDAMENTALISTI). Se si sapesse DAVVERO, e si fosse davvero introiettato, cosa vuol dire LAICO, si sarebbe anche conspevoli che si può benissimo concepire che sia laico anche un cattolico: Prodi, Franceschini, Bindi ne sono alcuni esempi. Continuare a contrapporre i CATTOLICI tout-court ai LAICI, non mi pare renda un gran servizio alla chiarificazione dei temini della questione, e credo non faciliti neanche il superamento del conflitto; e, per giunta, ritengo che metta anche in qualche imbarazzo i cattolici-laici, che possono, con qualche ragione, sentirsi forzosamente e scorrettamente accomunati a comportamenti a loro estranei e che, anzi, ci stanno aiutando a combattere.

  17. silvia ricordy ha detto:

    io la vedo così: “meglio qualche teo-dem in casa – da ridurre, nei limiti del possibile, a più miti consigli – che una manica di teo-dem scatenati alla porta”…
    che siamo in Italia purtroppo non ce lo si puo’ scordare; che non sia ipotizzabile che la longa manus delle gerarchie ecclesiastiche non si faccia sentire, nemmeno; che all’interno di quelle stesse gerarchie non ci sia una totale omogeneità di intenti, neanche…
    quindi spero ancora (fino a prova contraria) che la strategia di WV – e dei suoi più vicini collaboratori – verso i teo-dem sia la più corretta ed efficace: equilibrarne il peso con dosi graduali (somministrate serenamente e pacatamente) di laicità crescente…
    E a questo proposito, vorrei invitare almeno noi di questo Forum a una maggiore attenzione nell’uso dei termini: la distinzione che si usa operare da parte dei mass-media (e purtroppo anche da parte di tantissimi esponenti politici della sinistra come del PD stesso) non dovrebbe mai essere tra LAICI e CATTOLICI, bensì tra LAICI e CONFESSIONALI (o INTEGRALISTI, o FONDAMENTALISTI). Se si sapesse DAVVERO, e si fosse davvero introiettato, cosa vuol dire LAICO, si sarebbe anche conspevoli che si può benissimo concepire che sia laico anche un cattolico: Prodi, Franceschini, Bindi ne sono alcuni esempi. Continuare a contrapporre i CATTOLICI tout-court ai LAICI, non mi pare renda un gran servizio alla chiarificazione dei temini della questione, e credo non faciliti neanche il superamento del conflitto; e, per giunta, ritengo che metta anche in qualche imbarazzo i cattolici-laici, che possono, con qualche ragione, sentirsi forzosamente e scorrettamente accomunati a comportamenti a loro estranei e che, anzi, ci stanno aiutando a combattere.

  18. Valerio ha detto:

    Beh…. credo che il fatto che chi sta dentro il PD si limiti a “fare le facce” sia il problema…. credo che il PD e la sintesi di cui Veltroni parla in questi giorni sia il problema…… io che non ho nulla a che fare con il PD e credo ci siano progetti che stanno venendo fuori più laici, come il PS posso fare una faccia disgustata al discorso di Lerner, ma chi è suo compagno di partito e un domani potrebbe sedercisi ipoteticamente a fianco in una delle due camere dovrebbe forse ragionarci un po’….. perchè o ha ragione Lerner…. oppure avete construito un partito con un’integralista con punte di follia autolesionista, se non ha ragione Lerner…. beh…. forse qualche cosa c’è che non va nel vostro progetto ….

  19. ce ha detto:

    In effetti, io che non mi sento vicino al PD per ragioni che vanno al di là della laicità (credo che voterò, senza troppo entusiasmo, Sinistra Arcobaleno) mi chiedo: cosa ci fa ancora gente come voi nel PD? Ora che è uscito anche Odifreddi…non sareste più compatibili con una forza come i Socialisti? O almeno un bel gruppo nel PD dovrebbe minacciare di uscire dal partito e di entrare nel PS, così da costringere WV all’apparentamento…non vi pare scandaloso che ci si prenda la responsabilità di cancellare dal parlamento una forza che, per quanto piccola, rimanda alle origini della cultura laica e di sinistra in Italia (se nel 1892 a Genova non fosse nato il PSI ora chissà ora WV dove sarebbe…), oltre ad essere l’unica che si richiama con chiarezza al socialismo europeo (leggi: a Zapatero)?

  20. ce ha detto:

    In effetti, io che non mi sento vicino al PD per ragioni che vanno al di là della laicità (credo che voterò, senza troppo entusiasmo, Sinistra Arcobaleno) mi chiedo: cosa ci fa ancora gente come voi nel PD? Ora che è uscito anche Odifreddi…non sareste più compatibili con una forza come i Socialisti? O almeno un bel gruppo nel PD dovrebbe minacciare di uscire dal partito e di entrare nel PS, così da costringere WV all’apparentamento…non vi pare scandaloso che ci si prenda la responsabilità di cancellare dal parlamento una forza che, per quanto piccola, rimanda alle origini della cultura laica e di sinistra in Italia (se nel 1892 a Genova non fosse nato il PSI ora chissà ora WV dove sarebbe…), oltre ad essere l’unica che si richiama con chiarezza al socialismo europeo (leggi: a Zapatero)?

  21. ce ha detto:

    In effetti, io che non mi sento vicino al PD per ragioni che vanno al di là della laicità (credo che voterò, senza troppo entusiasmo, Sinistra Arcobaleno) mi chiedo: cosa ci fa ancora gente come voi nel PD? Ora che è uscito anche Odifreddi…non sareste più compatibili con una forza come i Socialisti? O almeno un bel gruppo nel PD dovrebbe minacciare di uscire dal partito e di entrare nel PS, così da costringere WV all’apparentamento…non vi pare scandaloso che ci si prenda la responsabilità di cancellare dal parlamento una forza che, per quanto piccola, rimanda alle origini della cultura laica e di sinistra in Italia (se nel 1892 a Genova non fosse nato il PSI ora chissà ora WV dove sarebbe…), oltre ad essere l’unica che si richiama con chiarezza al socialismo europeo (leggi: a Zapatero)?