20 Maggio 2007

C'è chi può e chi non può

Diario, Meritocrazia

Ora che Sarkozy è stato eletto tutti vogliono un oppositore nel proprio governo (non so come sia venuta in mente a Veltroni questa cosa di pensare di reclutare Gianni Letta in un governo di centro-sinistra: allora mettiamoci direttamente Andreotti e non ne parliamo più), ci ricordiamo finalmente che le donne possono fare i ministri e quasi quasi ci scappa anche da fare jogging. Ah, e poi naturalmente ci siamo finalmente ricordati del valore del lavoro e del merito.


Così Angelo Panebianco non ha perso l’occasione ieri di uscire con un fondo sul Corriere nel quale, per farla breve, ha detto: la sinistra in Italia non può implementare politiche meritocratiche perché da sempre fa pastette col sindacato corporativo; la destra invece lei sì che avrebbe potuto ma, ohibò, se ne è scordata nei suoi cinque anni di governo. E tuttavia la destra può, la sinistra non può, quindi cara destra – conclude Panebianco – mettiti finalmente a fare la meritocratica che così ci prendiamo anche i voti di quelli di sinistra che vorrebbero vivere in un paese dove il talento e non l’appartenenza vengono premiati.
Ho letto l’articolo e l’ho riletto e ho pensato che qualcosa non tornava. Seguite il ragionamento: se è vero che la sinistra vorrebbe ma non può e la destra potrebbe ma non vuole, allora è più facile che sia la sinistra a cambiare questo benedetto paese.
Perché se per una volta avesse ragione Panebianco allora vorrebbe dire che, rimossi gli eventuali ostacoli, la sinistra sarebbe in grado di farcela a riaprire questa nostra Italia così chiusa e corporativa, mentre la destra non potrebbe mai, visto che deliberatamente ha deciso di perseguire, nei suoi anni di governo, politiche clientelari e non meritocratiche. Sarà mica per questo che le liberalizzazioni le ha fatte Bersani e non Tremonti?
E allora, se forse si può dubitare che la sinistra così tanto non può è invece un dato di fatto che la destra decisamente non vuole. E questo vuol probabilmente dire che una volta modernizzata la sinistra saranno, al contrario delle previsioni di Panebianco, gli elettori di Berlusconi il vero terreno di caccia.
Un altro eccellente motivo per avere il Partito Democratico.

9 risposte a “C'è chi può e chi non può”

  1. Upanisad ha detto:

    La verità è molto più semplice: la meritocrazia non la vuole nè la destra, nè la sinistra. Ecco perchè con questi partiti (e loro derivati) non ci sarà mai in Italia. Tutto qui.

  2. carcamanno ha detto:

    Report di ieri sera mi pare un esempio di come siamo messi…condannati che conservano il posto e poi vengono promossi. Il ministro che dice “si ma se uno ha preso meno di due anni non e’ grave”.

  3. L'altro Filippo ha detto:

    Letta non é Kouchner…..
    Kouchner uno dei miei “eroi”, uno di quei personaggi simbolo….
    Kouchner a 30 anni stava in Biafra…
    Kouchner ha fondato un’organizazzione che ha ricevuto un Premio noble per la Pace
    E Letta?
    No Letta sara´pure um mago della politica ma non e’ il Kouchner italiano.
    E se Vletroni ha detto questo so e’ confuso.
    Se si volesse trovare un Kouchner italiano, uno di questi personaggi avventieri , coraggiosi,
    generosi, battaglieri, ostitnati, in italia e nel mondo, e sopratutto terribilmente rompipalle perche’ stanno sempre li’ a ricordare cio che gli altri non vogliono sentire
    ……questo sarebbe……
    (sono pronto a ricevere la vostra fucilazione ma ‘e cosi’…)
    sarebbe…..
    Emma Bonino….. (ne sono convinto).
    LA destra avrebbe avuto il coraggio di farla Ministro degli Esteri? No.
    Letta non e’ Kouchner.
    Ma Berlusconi non e’ neppure Sarkozy
    Ps.: Mi fucilate?

  4. L'altro Filippo ha detto:

    Letta non é Kouchner…..
    Kouchner uno dei miei “eroi”, uno di quei personaggi simbolo….
    Kouchner a 30 anni stava in Biafra…
    Kouchner ha fondato un’organizazzione che ha ricevuto un Premio noble per la Pace
    E Letta?
    No Letta sara´pure um mago della politica ma non e’ il Kouchner italiano.
    E se Vletroni ha detto questo so e’ confuso.
    Se si volesse trovare un Kouchner italiano, uno di questi personaggi avventieri , coraggiosi,
    generosi, battaglieri, ostitnati, in italia e nel mondo, e sopratutto terribilmente rompipalle perche’ stanno sempre li’ a ricordare cio che gli altri non vogliono sentire
    ……questo sarebbe……
    (sono pronto a ricevere la vostra fucilazione ma ‘e cosi’…)
    sarebbe…..
    Emma Bonino….. (ne sono convinto).
    LA destra avrebbe avuto il coraggio di farla Ministro degli Esteri? No.
    Letta non e’ Kouchner.
    Ma Berlusconi non e’ neppure Sarkozy
    Ps.: Mi fucilate?

  5. L'altro Filippo ha detto:

    Letta non é Kouchner…..
    Kouchner uno dei miei “eroi”, uno di quei personaggi simbolo….
    Kouchner a 30 anni stava in Biafra…
    Kouchner ha fondato un’organizazzione che ha ricevuto un Premio noble per la Pace
    E Letta?
    No Letta sara´pure um mago della politica ma non e’ il Kouchner italiano.
    E se Vletroni ha detto questo so e’ confuso.
    Se si volesse trovare un Kouchner italiano, uno di questi personaggi avventieri , coraggiosi,
    generosi, battaglieri, ostitnati, in italia e nel mondo, e sopratutto terribilmente rompipalle perche’ stanno sempre li’ a ricordare cio che gli altri non vogliono sentire
    ……questo sarebbe……
    (sono pronto a ricevere la vostra fucilazione ma ‘e cosi’…)
    sarebbe…..
    Emma Bonino….. (ne sono convinto).
    LA destra avrebbe avuto il coraggio di farla Ministro degli Esteri? No.
    Letta non e’ Kouchner.
    Ma Berlusconi non e’ neppure Sarkozy
    Ps.: Mi fucilate?

  6. L'altro Filippo ha detto:

    Letta non é Kouchner…..
    Kouchner uno dei miei “eroi”, uno di quei personaggi simbolo….
    Kouchner a 30 anni stava in Biafra…
    Kouchner ha fondato un’organizazzione che ha ricevuto un Premio noble per la Pace
    E Letta?
    No Letta sara´pure um mago della politica ma non e’ il Kouchner italiano.
    E se Vletroni ha detto questo so e’ confuso.
    Se si volesse trovare un Kouchner italiano, uno di questi personaggi avventieri , coraggiosi,
    generosi, battaglieri, ostitnati, in italia e nel mondo, e sopratutto terribilmente rompipalle perche’ stanno sempre li’ a ricordare cio che gli altri non vogliono sentire
    ……questo sarebbe……
    (sono pronto a ricevere la vostra fucilazione ma ‘e cosi’…)
    sarebbe…..
    Emma Bonino….. (ne sono convinto).
    LA destra avrebbe avuto il coraggio di farla Ministro degli Esteri? No.
    Letta non e’ Kouchner.
    Ma Berlusconi non e’ neppure Sarkozy
    Ps.: Mi fucilate?

  7. Upanisad ha detto:

    carcamanno: la puntata di ieri di Report è stata agghiacciante, il ministro Nicolais soprattutto! Mi chiedo io, ma in quale altro paese Europeo un ministro si potrebbe permettere dichiarazioni simili senza essere cacciato a pedate seduta stante con indignazione generale del paese e del Presidente del Consigilio in primis?
    Ma ve lo immaginate un ministro inglese che dice: “sì, ma un po’ di corruzione e di abuso d’ufficio che volete che sia? non pretenderete mica di licenziare delle persone per qualche piccolo reato qua e là, no?”.
    Se questi sono i riformisti, tanti saluti ad ogni speranza!
    Per me Nicolais va cacciato e subito, senza se e senza ma. Ogni secondo che resta sulla sua poltrona è una dimostrazione della corruzione totale di questo paese. Credo rimarrà in carica fino a fine mandato…

  8. carcamanno ha detto:

    Per chi si e’ perso report (si sta parlando del reato di corruzione nella PA)
    LUIGI NICOLAIS – Funzione pubblica
    Molto sinceramente, l’idea non voleva essere così, voleva però che si arrivasse ad un eccesso. Perché se noi veramente vogliamo buttare a mare il bambino con l’acqua sporca, secondo me esageriamo nella pubblica amministrazione. Arrivare ad un eccesso così di licenziabilità per ogni reato di questo genere, per qualunque forma di condanna, secondo me è un po’ troppo severo.
    qui il testo della puntata
    http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243^1072467,00.html
    Il video lo metteranno a breve

  9. paolo ha detto:

    Nel settembre 2005 ho scritto la lettera sotto riportata ai deputati allora in carica (maggior parte ritornata indietro “per indirizzo sconosciuto”, ma comunque presente in internet sul sito della camera dei deputati)
    la stessa il 30 ottobre 2005 è stata rinviata, via fax, ai Segretari politici di tutti i partiti.
    Il 7 novembre 2005 la medesima cominicazione l’ho spedita ai Presidenti di tutti i Gruppi Parlamentari. Nessuno ha risposto. Ho scritto anche a prodi 3 volte la stessa lettera che non è mai stata né pubblicata sul suo sito
    QUESTO IL TESTO DELLA LETTERA
    tanti le scrivono e si lamentano che in una Repubblica costituzionalmente fondata sul lavoro non trovano lavoro, altri si lamentano che, pur avendo un lavoro, lo stipendio non basta più a vivere decorosamente, io lavoro come libero professionista, sono uno psicoterapeuta iscritto all’albo dell’Ordine degli psicologi, vivo del mio lavoro.
    Le scrivo in quanto io lavoro – come immagino anche Lei – per avere una pensione che permetta a me e alla mia famiglia di avere un futuro, non ricco, ma quanto meno decoroso. Per questo dal 1996 (anno della sua costituzione) pago annualmente l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi (ENPAP), versando, obbligatoriamente, almeno il contributo minimo previsto (1.500.000 lire), in base al mio reddito annuo.
    A calcoli fatti, secondo i parametri ENPAP, all’età pensionabile (65 anagrafici), dopo vent’anni di obbligata contribuzione, godrò di una rendita mensile di…. 38 Euro!
    Dunque una pensione di 38 euro, mensili, inferiore a quanto oggi riceve, quotidianamente, per legge, un cittadino extracomunitario senza studio e lavoro, mentre io – cittadino italiano, dopo una sudata laurea, una specializzazione, formazione (con Perfezionamenti e Master universitari) ed aggiornamento professionale post lauream dispendioso e continuativo – ho svolto per 30 anni un servizio utile alla comunità, nel rispetto delle leggi dello stato, delle regole fiscali, ordinistiche, deontologiche e di quelle, più restrittive, della pubblicità sanitaria.
    Dal sessantacinquesimo anno in poi riceverò – da psicoterapeuta pensionato – ogni mese la somma di 38 euro (a meno che, grazie al Suo interessamento personale, le leggi cambino!), mentre oggi – a 55 anni, con famiglia a totale carico (due figlie minorenni in età scolare e moglie disoccupata), in tempi di crisi economica, con tutte le difficoltà connesse a chi, come me, vive solo di psicoterapia in regime libero professionale, senza legami di tipo clientelare – sono costretto a sprovvedermi, per legge, annualmente, di almeno 750 euro per pagare l’ENPAP, senza alcuna possibilità di alternativa di investimento più decoroso.
    Ma quanti sono in Italia gli psicologi e gli psicoterapeuti cinquantenni, con famiglia monoreddito a carico che, come me, a 65 anni, dopo vent’anni di regolare contribuzione, andranno in pensione, ricevendo dall’Ente previdenziale privato 38 euro, o poco di più, al mese?
    La ringrazio per aver letto con attenzione questo scritto e spero in un Suo umano, ma concreto intervento.
    Cordiali saluti