2 Febbraio 2007

Old, dear England

Diario

Parto per Londra tra un paio d’ore e come viatico ricevo una dalla mia amica Lucia Boldrini, che da lì, mi segnala il rumore e l’indignazione che a Canterbury ha provocato la decisione della Christ Church University – un posto popolare per la celebrazione di matrimoni e unioni civili – di non consentire alle coppie dello stesso sesso di usufruire dei loro locali per la cerimonia di civil partnership.
Commento di Lucia: “In Italia, ovviamente, lo scandalo sarebbe se lo permettessero”.

2 risposte a “Old, dear England”

  1. Valeriano Elfodiluce ha detto:

    Giustappunto oggi ho visto sul TG di La7 un servizio che parlava di come dal prossimo aprile si stia pensando di varare un provvedimento che in U.K. tronchi le gambe a quanti per motivi religiosi discriminano ancora gli omosessuali e le civil partnerships…E (tanto per cambiare) gli unici pareri raccolti nel servizio italiano sono stati quelli – ovviamente indignati – dei rappresentanti religiosi che vedono profilarsi una terribile discriminazione ai loro danni. Siamo sempre lì…D’altra la pillola anticoncezionale negli Stati Uniti c’è dal 1958 e in Italia solo dal 1971: un motivo ci sarà.
    Saluti.

  2. restodelmondo ha detto:

    Io ho appena scoperto che tutta la “adoption row” degli orfanotrofi cattolici (stroncata rapidamente da Labour e Tories) consisteva nel non voler far adottare *coppie* gay. Perché è ovvio che non ci sono problemi a dare figli a singoli gay (se si mostrano in grado di essere buoni genitori, eccetera, ovviamente).

    (D’altronde, qui in UK la pillola anticoncezionale te la passa la mutua. Gratis. Mi sono commossa.)