3 Gennaio 2017

Riprendiamo la legge contro l’omofobia

Appunti, Attualità, Diritti, Pari opportunità, Partito Democratico, Politica italiana

Non credo di rinunciare al mio essere garantista e liberale se dico che in un paese dalla civiltà giuridica avanzata come il nostro, avvicinare le persone omosessuali a due feroci criminali – come ha fatto oggi Carlo Giovanardi, che ha detto testualmente in una trasmissione radiofonica che “il mondo gay” andrebbe raccontato tramite Foffo e da Prato, gli assassini di Luca Varani – dovrebbe costituire una responsabilità penale in capo a chi lo fa.

Duole davvero ricordare al Senatore Giovanardi che centinaia di donne vengono uccise barbaramente ogni anno dai loro uomini e nessuna persona sana di mente, e tanto meno nessun parlamentare, si permetterebbe mai di considerare quegli assassini rappresentativi di milioni di mariti e padri, o – per usare il curioso linguaggio del Senatore – dell’intero “mondo etero”.

Sono stato attaccato da più parti perché la legge sull’omofobia di cui sono primo firmatario, che giace ormai da più di tre anni in Senato, è considerata da taluno troppo morbida, da altri troppo dura.
Io credo che l’omofobia non possa essere combattuta certo soltanto con le sanzioni penali, e che il giudice debba intervenire soltanto in pochissime situazioni di estrema gravità. Ma credo anche fermamente che il diritto di milioni di pacifici cittadini di vivere nella dignità e nella libertà debba essere difeso con rigore, anche dalla legge. Come già accade oggi non solo attraverso la Legge Mancino, ma anche attraverso le norme del codice penale che prevedono e puniscono la calunnia e la diffamazione.

E’ tempo che il PD recuperi l’iniziativa su questo tema e che torni protagonista di una battaglia di civiltà che attende di essere portata a casa. Proprio come quella sulle unioni civili, che è oggi riconosciuta universalmente come uno dei principali successi del Governo Renzi.