8 Settembre 2012

Sprazzi di medioevo

Laicità

Sarà un effetto collaterale del film di Bellocchio: pare che il PdL abbia ritirato fuori quell’osceno disegno di legge sul fine vita denominato “Calabrò”. Un ddl che farfuglia di un principio di “indisponibilità della vita” e definisce l’idratazione e l’alimentazione artificiali come “forme di sostegno vitale” con l’obiettivo di escluderle dal novero dei trattamenti sanitari di cui si può liberamente decidere di fare a meno. Nel frattempo all’ospedale di Jesi il 100% dei ginecologi si è dichiarato obiettore di coscienza e quindi in quell’ospedale non è più applicata la legge 194/78. Come se la città di Jesi fosse un’enclave sottratta alle leggi della Repubblica e i suoi abitanti privati di una facoltà riconosciuta da una norma cogente in questo Paese.