L’esperienza congressuale di quest’estate è servita, tra l’altro, a conoscere un sacco di gente valida e le mille risorse che il PD ha senza dubbio in giro per l’Italia: Federico Barli è sicuramente una di queste persone. Ci siamo conosciuti in una delle mie varie puntate in Liguria per la presentazione della mozione di Ignazio Marino (come noto io non dico mai no quando si tratta di andare da quelle parti) e mi hanno subito colpito il suo entusiasmo, da un lato, e la sua esperienza dall’altro. E già, perché Federico dev’essere uno di quei “giovani sperimentati” di cui si è parlato tanto durante il congresso; devo ammettere che io quest’espressione l’ho sempre considerata un po’ una fregatura perché mi pare venga usata soprattutto per indicare quelli che sono stati sperimentati a dire soprattutto di sì: una categoria che in Italia fa fortuna non solo in politica ma anche nella ricerca e nelle università, nelle redazioni dei giornali o negli studi professionali. Invece Federico mi è parso sperimentato soprattutto dal fatto di essere uno che ci ha messo sempre la faccia e il coraggio, andando a costruire con pazienza e dedizione un rapporto con le persone del suo territorio e costruendosi la stima dei suoi concittadini con il lavoro e con l’intelligenza. Ora corre per un seggio in Regione nella provincia della Spezia, e io mi auguro di cuore di poter festeggiare la sua elezione e il buon lavoro che sono sicuro farà a Genova rappresentando la sua terra, che ospita alcuni dei posti più belli del nostro bellissimo Paese.