23 Marzo 2009

Debori e Debore

Diario

Il rischio è che, della riunione dei circoli di sabato scorso, resti solo il fresco e franco discorso dell’ormai mitica e bravissima Debora Serracchiani da Udine. Ma di Debori e di Debore questo partito ne ha molti altri per fortuna sua e del Paese: sabato alcuni hanno parlato, altri no. Vi propongo qui sotto il video di Beatrice Biagini, segretaria del Circolo PD di Parigi (la Carovana del Pd si fermerà da lei tra pochi giorni, sabato 28 marzo); di Daniele Mazzini, portavoce dello storico circolo “Obama”, primo e più importante circolo on line del PD, e, in ultimo, il sunto delle proposte che Oleg Curci, Coordinatore Circolo “Operatori della Sanità” della Federazione di Genova, non ha avuto purtroppo l’opportunità di avanzare. Tre intelligenze su cui puntare per fare dell’Italia un posto molto migliore. Con Debora, fanno almeno quattro.


 
Oleg Curci 
Assemblea nazionale dei circoli del Pd, Roma, 21 marzo 2009 
Sintesi delle proposte 

1. Coinvolgimento e partecipazione 
I circoli, gli iscritti e gli elettori devono essere consultati sulle questioni importanti (primarie e doparie): ciò vale per le politiche di indirizzo e per la formulazione delle candidature nelle liste di qualsiasi livello. È necessario che il partito sia consultato periodicamente, come previsto dall’art. 28 dello Statuto. 

2. Circoli virtuosi 
Il partito fornisca strumenti e risposte, attraverso la rete dei circoli virtuosi, in un grande database dove i circoli inseriscano le loro attività, una banca dati delle buone pratiche dei circoli di tutto il Paese. 

3. Pronto, risponde il Pd 
Occorre un punto d’ascolto nazionale ove i circoli possano rivolgersi, un centro d’informazione raggiungibile anche con un numero verde, a totale disposizione di chi lavora e opera nei circoli. 

4. Segnali di apertura 
È necessario incentivare la presenza del Pd nelle città e nei paesi con iniziative sociali di interesse (punto d’ascolto fiscale, assistenza legale, ad esempio), gruppi d’acquisto solidale, incontri letterari o culinari. In alcuni casi, meno circoli, ma più grandi e operativi. Circoli facilmente visibili e accessibili, soprattutto. 

5. Campagna low cost 
Una campagna elettorale improntata su un serio e severo contenimento dei costi, una campagna con tutte le forme di comunicazione alternativa a basso costo a nostra disposizione (il web, giornali murali, door to door, contatto diretto dei militanti con la gente nei luoghi d’aggregazione): riduciamo la spesa nell’immagine ed investiamo sulle persone, sottolineiamo la differenza che ci deve distinguere dagli altri, in un momento di crisi come questo diamo un bell’esempio di buona politica. 

6. Ufficio delusi 
Occorre andare a cercare coloro che si sono allontanati dal partito negli ultimi mesi cercando di capirne i motivi e per cercare di coinvolgerli nuovamente. 

7. Linee orizzontali: cooperazione tra i circoli 
L’attività dei circoli in sinergia fra essi utilizzandoli insieme per attività d’interesse comune, nella stessa città ovvero in territori differenti. 

8. Federalismo fiscale e democratico
Per garantire una continuità nel finanziamento alle attività dei circoli, va destinata loro:
· Buona parte del tesseramento ai circoli;
· Parti proporzionali dei rimborsi elettorali ai circoli;
· Contribuzione degli eletti di qualsiasi livello. 

9. Libertà di iscrizione 
Per favorire l’inclusione e la partecipazione, va modificata la norma che inserisce il criterio della residenza per l’iscrizione al circolo. 

Oleg Curci 
Coordinatore Circolo
Operatori della Sanità 
Federazione PD Genova