28 Dicembre 2005

Oggi siamo tutti radicali

Diario

Assieme all’anno che si sta concludendo si spengono le luci sul palcoscenico di una politica sempre più svuotata del suo senso. Come tutti possono constatare, con la marcia di Natale per l’amnistia e l’atteggiamento dei deputati firmatari che disertano la riunione da loro stessi convocata, si ha la misura di quanto la frattura tra il mondo politico e la realtà sia evidente. Marco Pannella risulta ai nostri occhi una figura titanica soprattutto se paragonata alle miserie che ci circondano. Tatticismi esasperati, convenienze e panettoni tengono lontani i deputati (che sono contrari ai PACS ma ne possono usufruire, che non riescono a contenere i prezzi ma si aumentano gli stipendi, che osannano il Papa ma ne sfregiano la memoria) dall’aula. I radicali propongono iniziative di grande respiro ideale e sostanziale. Le nostre galere, piene solo di poveri cristi, scoppiano e Castelli e Gasparri propongono di costruirne altre. Ricordate Jonathan Swift e la sua “modesta proposta” di risolvere il problema dei bambini poveri in Inghilterra mangiandoli? Ecco, questo è il livello. L’idea dei radicali di candidare Sofri come atto politico di riparazione e riconoscimento alla miglior testa del panorama politico italiano è un pensiero pieno di grazia e, nella contingenza, di pietas per un corpo esausto attaccato a una macchina, torturato da 17 anni e rinchiuso da 9. Questa è politica. Quella degli ideali, quella che indica e non segue, quella che difende i deboli e i diritti. Massimo D’Alema, Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio e pochi altri hanno scelto di dare fisicamente, con la propria presenza, il loro contributo. Mastella blatera, Casini se ne lava le mani, Berlusconi è a favore ma non c’è, né lui né nessuno dei suoi. La politica ha bisogno di pensiero e di ricambi. Oggi, 28 dicembre dell’anno di grazia 2005, non vediamo all’orizzonte niente che somigli a questo se non negli atti visionari di Emma Bonino, Marco Pannella, Luca Coscioni e Daniele Capezzone. A loro onore al merito.