24 Dicembre 2005

Sui gay un'Europa a due velocità

Diritti

È stato celebrato a Belfast il primo matrimonio di una coppia omosessuale, da quando, il 5 dicembre, le unioni tra gay sono entrate in vigore in Gran Bretagna. Hanno detto «sì» Grainne Close, 32 anni, assistente sociale cresciuta in una famiglia cattolica di Belfast, e Shannon Sickels, commediografa americana di 27. La cerimonia si è svolta al municipio di Belfast (nel resto del Regno Unito la legge entrerà in vigore nei prossimi due giorni). «Per noi questa scelta significa veder riconosciuti, rispettati e tutelati i nostri diritti civili di esseri umani» ha detto Grainne durante la cerimonia . «Non saremmo qui senza il sostegno della comunità omosessuale. Ci sentiamo privilegiate e fortunate di poter fare questo», ha aggiunto Shannon. Al municipio della capitale nordirlandese si sono già registrate venti coppie.
Stessi diritti – Il «civil partnership Bill» sulle unioni civili riconosce alle coppie omosessuali gli stessi diritti del matrimonio: cambia solo il nome. Ai partner dello stesso sesso vengono garantiti la reversibilità della pensione, la successione, la condivisione dei beni. Protestanti e cattolici hanno assunto una linea dura contro le unioni gay in Irlanda del Nord dove l’omosessualità fu depenalizzata nel 1982. Nelle prossime settimane in tutto il Regno Unito saranno celebrate 700 unioni: una delle cerimonie più attese è quella tra la pop star Elton John e il suo compagno David Furnish.
(Fonte: il Corriere della Sera, 19 dicembre 2005)
“L’omosessualità non rientra nella categoria di malattia psichica”. Una sentenza della seconda sezione del Tar di Catania arriva a sottolineare una verità che appare scontata. E’ stato infatti accolto il ricorso di un ventitrenne al quale la Motorizzazione civile aveva chiesto la revisione della patente su segnalazione dell’ospedale militare di Augusta. I medici avevano giudicato che il giovane, che alla visita di leva confessò di essere gay, non fosse in possesso dei requisiti psicofisici richiesti per la guida.
La richiesta era stata sospesa in via cautelare dal Tar, che adesso ha svolto una regolare udienza e ha emesso una sentenza con la quale condanna il ministero dei Trasporti al pagamento delle spese processuali per un totale di mille euro. Davanti al Tribunale civile di Catania rimane invece ancora pendente il processo per il risarcimento danni, da 500 mila euro, chiesto al ministero dei Trasporti e della Difesa dal legale del giovane, l’avvocato Giuseppe Lipera. Durante il dibattimento, gli avvocati del ministero dei Trasporti hanno sostenuto che la revisione della patente era stata chiesta “non in considerazione del semplice accertamento dell’omosessualità, ma per le situazioni cliniche di sofferenza psichica”. Ma per i giudici ha fatto testo la relazione del servizio di psicologia dell’Asl 3 secondo il quale invece “buone e integre appaiono le funzioni cognitive e la capacità di relazionarsi” del ragazzo. Il Tar di Catania ha sottolineato nella sentenza che nel diario clinico dell’ospedale militare di Augusta si legge: “All’esame psichico nessuna turba del pensiero e della percezione. Diagnosi: disturbo dell’identità sessuale”.
Commentando la sentenza il senatore Sandro Battisti della Margherita ha affermato: “Finalmente la sentenza del Tar di Catania fa giustizia di una vicenda di insopportabile discriminazione”. “Che in Italia nel 2005 qualcuno possa ancora sostenere che l’omosessualità è una malattia psichica – ha aggiunto Baccini – è una spia preoccupante di quanto ancora lunga sia la battaglia per i diritti civili e contro l’intolleranza”.
(Fonte: il Corriere della sera, 19 dicembre 2005)
Mentre in buona parte dei paesi occidentali il matrimonio gay sta diventando una piacevole realtà e un diritto riconosciuto, in Italia si preferisce andare con i piedi di piombo. In una paese dove l’opinione pubblica è frastornata e spesso mobilitata con successo da un’Istituzione che ha impiegato quattro secoli per riabilitare Galileo, fa piacere che esista un Tar che coraggiosamente depenna l’omosessualità dalla categoria delle malattie psichiche ed abilita i gay a guidare l’automobile.
Emilia Giorgetti