23 Settembre 2005

Argentina

Archivio storico

Ritorno alla situazione economica del Paese e agli effetti che ha sulle nostre tasche il precipitare della nostra credibilità internazionale. Vediamo cosa sta succedendo sui mercati mentre la premiata ditta “Tremonti & Fazio” si presenta al vertice di Washington.
Le dimissioni di Siniscalco e le mancate dimissioni dell’ineffabile Governatore non ha per il momento causato una variazione rilevante dello spread dei nostri titoli di Stato nei confronti di quelli tedeschi, cioè il costo aggiuntivo che dobbiamo sostenere in termini di interessi per convincere gli investitori ad acquistare i nostri titoli. Questo è dovuto al fatto che in una situazione di mercato molto liquido e di tassi bassi gli investitori preferiscono tenere in portafoglio titoli che fanno loro incassare buoni interessi (a spese di noi contribuenti, è chiaro).
Il punto è che la credibilità italiana è talmente bassa che il probabilissimo prossimo downgrading dell’Italia da parte delle agenzie di rating potrebbe spingere gli investitori a disfarsi dei titoli del nostro debito nel timore che il solo fatto di possedere titoli italiani in portafoglio possa rendere essi stessi meno solidi agli occhi delle agenzie internazionali. Questo potrebbe causare un improvviso aumento delle vendite e il conseguente aumento degli interessi sui titoli di stato (e dei costi per noi contribuenti). Una deriva di tipo argentino.
Complimenti.