24 Giugno 2006

Io adotto l'articolo 54 della Costituzione

Diario

lo stellone
Qualche anno fa, era la fine del 2001, con alcuni amici a Milano creammo “Adottiamo la Costituzione”, un’associazione e un sito in difesa della Costituzione. Chiedevamo agli italiani di “adottare” un articolo della Costituzione, come si adotta una spiaggia o un monumento in pericolo, come si adotta un bambino, di viverlo e farlo proprio e di scriverci poi per quale motivo si era scelto proprio quel certo articolo. Raccogliemmo più di un migliaio di adozioni, di gente qualsiasi e di gente famosa.
Sono tutte bellissime le nostre adozioni. Ricordo in particolare l’emozione di ricevere l’adozione della XVIII disposizione transitoria di Valerio Onida, che a quel tempo era giudice della Corte Costituzionale e che poi ne divenne presidente. Quando trovai la sua mail nell’inbox per poco non mi prese un accidente. Il lavoro di Adottiamo la Costituzione è più attuale che mai, ne vado veramente orgoglioso. Fate un giro sul sito in queste ore, prima di votare.
E oggi, a poche ore dal voto, riaffermo la mia adozione dell’articolo 54 con la stessa convinzione di allora. Eccola qui.
Art. 54.
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Ho deciso di adottare l’art. 54 della Costituzione. E’ un articolo breve, messo lì, né all’inizio né alla fine della Carta. Eppure mi pare un articolo di fondamentale importanza che sintetizza bene anche i motivi, lo spirito e i traguardi per i quali “Adottiamo La Costituzione” è nata.
L’articolo 54 dice che “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le Leggi”.
Molto semplice.
Siamo cittadini di questo Paese e possiamo pensare di vivere in un paese civile solo se tutti sottoscriviamo lo stesso patto e se ne rispettiamo le regole.
Dovrebbe trattarsi di un dato di partenza, di qualcosa di scontato, eppure non è così. La nostra Costituzione e le nostre leggi sono spesso violate, dimenticate, stuprate e vissute solo come burocratici lacci e lacciuoli che impediscono a questo o a quello di poter fare un po’ – come dicevano quelli dell’ottavo nano – quel cazzo che ci pare.
E c’è un’altra cosa che il mio articolo (bello poter dire il “mio” articolo!) aggiunge: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.
I politici, i magistrati, l’alta burocrazia, la nostra classe dirigente è fatta – ricordiamolo – di “cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche”.
Quello che mi piace della Costituzione è che è scritta in un italiano bellissimo: l’espressione “cittadini cui sono affidate” intende due cose.
La prima è che “loro” sono cittadini, proprio come “noi”. Cittadini cui sono “affidate” funzioni pubbliche. La cosa pubblica non è donata, concessa, regalata, abbandonata, dimenticata, delegata a chi la esercita. La cosa pubblica è loro affidata: un verbo che indica un legame che permane tra chi affida e la cosa affidata, un verbo che ha dentro una forte carica di amore. “Ti affido mia figlia…” direbbe un padre allo sposo davanti alla chiesa (o al comune!).
E poi affidare e fidarsi e fiducia non vengono tutti dalla stessa radice? La cosa pubblica la si dà – e non per sempre, e senza perderne la titolarità – a qualcuno di cui ci si fida!
E chi prende la cosa pubblica in affido cosa deve fare? Il mio articolo lo dice chiaro: comportarsi con “disciplina ed onore”. Due parole antiche, un po’ da cadetti dell’accademia, ma parole di grande dignità e di rigore morale. Pensate alla nostra classe politica, ai mariuoli che fecero nascere Mani Pulite e che ancora oggi campeggiano nella cronaca politica e giudiziaria: li avreste mai associati a concetti quali la disciplina e l’onore?
Ecco: l’articolo 54 dipinge con precisione la politica come me la immagino io. Fatta di gente disciplinata ed onorabile (no, non ho detto onorevole) cui affidare questo nostro stanco e liso paese.
Io lotto per questo ed è per questo che adotto l’articolo 54.

5 risposte a “Io adotto l'articolo 54 della Costituzione”

  1. italia nostra VCO ha detto:

    Non ci crederà ma l’art. 54 della Costituzione l’abbiamo citato nel nostro ultimo esposto a due Procure della Repubblica. Abbiamo chiesto di essere informati qualora fosse stato abrogato poiché non vogliamo seguire le orme dell’irriducibile soldato giapponese Shoichi Yokoy ovvero del prode Anselmo..
    Italia Nostra VCO

  2. Laura ha detto:

    Ciao Ivan,
    sono un allievo maresciallo della Marina Militare Italiana. Il mio comando ha affidato a me e ad altri colleghi il compito di parlare dell’articolo 54 della Costituzione.
    Sono rimasta molto colpita dalla tua spiegazione e dal tuo commento. Sarei molto felice se tu potessi darci una mano con la nostra ricerca.
    In particolare abbiamo bisogno di conoscere la “storia” dell’art. 54.
    Spero tu possa aiutarci.
    Complimenti e tanti auguri di buone feste.

  3. Anonimo ha detto:

    iniziativa interessante

  4. Anonimo ha detto:

    Un’ iniziativa davvero interessante con una presa di posizione che, soprattutto nella parte finale, condivido. I miei complimenti più sinceri !
    P.S. Veltroni rimane il miglior politico nel peggior momento nonostante il risultato di ieri

  5. […] Mentre noi discutevamo in Direzione, voi guardavate Benigni che vi raccontava la nostra Legge Fondamentale. Ne approfitto per ricordare “Adottiamo la Costituzione” e la mia adozione dell’articolo 54. Trovate tutto qui. […]