1 Maggio 2013

La legge contro l’omofobia e la transfobia non può più aspettare

Attività parlamentare, XVII Legislatura

Ieri c’è stato l’ennesimo attacco di stampo omofobico, questa volta a Palermo, e la legge contro l’omofobia la transfobia non può più aspettare.

Ho letto in queste ore la bellissima lettera a Sport Illustrated con la quale Jason Collins, primo atleta professionistico americano in attività, ha fatto il suo coming out. Nella lettera (qui il testo in italiano, tradotto da Il Post) a un certo punto Collins ricorda il sacrificio di Matthew Shepard:

“…Un mio compagno del college provò a convincermi a fare coming out allora. Ma non potevo. Il mio unico piccolo gesto di solidarietà fu scegliere la maglia con il numero 98, prima con i Celtics e poi con gli Wizards. Quel numero ha un significato molto importante per la comunità gay. Uno dei più famigerati crimini dettati dall’odio contro i gay si verificò nel 1998. Matthew Shepard, uno studente dell’Università del Wyoming, venne rapito, torturato e frustato mentre era legato a una staccionata. Morì cinque giorni dopo essere stato ritrovato. Lo stesso anno fu fondato il Trevor Project. Questa fantastica organizzazione garantisce interventi in situazioni di crisi e cerca di prevenire i suicidi di ragazzi alle prese con i problemi legati alla loro identità sessuale. Credetemi, io la conosco quella fatica. Ho combattuto contro pensieri insani. Quando ho scelto quella maglia, la numero 98, stavo facendo una dichiarazione a me stesso, alla mia famiglia e ai miei amici.”

Con la formazione del governo partiranno finalmente anche le Commissioni, che si insedieranno il 7 maggio. Io sarò in Commissione Gustizia, la commissione competente anche per le questioni del diritti civili e di famiglia, e lavorerò per l’immediata calendarizzazione della legge che estende la Legge Mancino all’odio omofobico. Una legge che tra pochi giorni presenteremo ufficialmente anche alla Camera insieme ad Alessandro Zan di SEL e Irene Tinagli di Scelta Civica, sotto la quale abbiamo ormai raccolto più di 140 firme di deputati presentatori (tra cui i ministri Carrozza, Kyenge e Orlando).

20 risposte a “La legge contro l’omofobia e la transfobia non può più aspettare”

  1. Martino ha detto:

    Caro Ivan, se speri che il governo, al quale tu hai dato fiducia, a differeza di pochi altri del PD, permetta al parlamento una legge degna di un paese civile ti sbagli di grosso. Ricorda che sei in maggioranza con Giovanadri…Rinsavisci e parlane con Pippo e la Ricchiuti

  2. Sciltian Gastaldi ha detto:

    Caro Ivan, vedo che sei entrato nella tua fase iper-surrealista. Molti auguri.

  3. Lucina ha detto:

    Caro Ivan,
    Perche’ invece non pensare ad una legge sull’odio in base al genere, che abbracci non sono omofobia e transfobia ma anche odio verso le donne in quanto tali e le categorie specialmente fragili come bisessuali e questioning?
    Lucina

  4. giuliano ha detto:

    Sembra che il giovane romeno omosessuale di Palermo stesso guardando in un Internet cafe’ un sito con immagini di uomini, e che un paio di imbecilli abbiano comiciato ad insultarlo. Ne e’ scaturita una violenta discussione al culmine della quale uno dei clienti del locale ha preso un martello e ha aggredito il romeno.

    Immagino che se si fossero accorti che il romeno stava guardando un sito porno in cui una bambina adolescente russa, tailandese, cinese, sudamericana etc etc vittime innocwnti colpevoli solo di vivere in paesi dove, sotto il naso delle organizzazioni umanitarie internazionali, la pornografia minorile gode di fatturati miliardariari, nessuno si sarebbe scandalizzato.

    Le organizzazioni internazionali non trovano il modo di prevenire, impedire, combattere e punire severissimmamente lo sfruttamento sessuale dei minori attraverso solidi accordi internazionali, pero’ riescono a fare enormi pressioni e a scatenare poderose campagne di stampa per impedire e punire (come del resto e’ giustissimo) i crimini di natura razziale e di identita’ sessuale nei confronti dei quali esistono gia’ legislazioni severissime.

    A me sembra che tante energie andrebbero indirizzate verso la soluzione di problemi sociali immensi e insoluti come lo sfruttamento sessuale dei minori i quali non mi sembra affatto godano di protezione internazionale. a parte vuote e retoriche dichiarazioni di principio che non hanno nessun effetto pratico.

  5. Marta Rapezzi ha detto:

    Sono certa che, appena ne parlerà con alcuni dei suoi alleati di governo – com’è noto particolarmente sensibili a queste tematiche, che so, Giovanardi, Quagliarello, Gasparri – si precipiteranno a votare una legge sull’omofobia.

  6. […] pestano i gay?) Ivan Scalfarotto, deputato PD, h scritto sul suo blog un articolo dove dice che la legge contro l’omofobia la transfobia non può più aspettare. Non abbiamo nulla contro l’On. Scalfarotto, ma questa cosa l’abbiamo sentita almeno […]

  7. Meursault ha detto:

    Al cospetto di quale delle tante personalità di Scalfarotto siamo al cospetto? Che dice il medico?

  8. Francesco ha detto:

    Buongiorno Ivan,
    Penso che temi come questi saranno rapidamente accantonati da un governo come quello scaturito dall’accordo PD-PDL-SC. Mi dispiace che tanti parlamentari come te abbiano accettato di partecipare a questa grossa presa in giro nei confronti degli elettori.

  9. Enrico ha detto:

    Scalfarotto,
    per cortesia, cerchiamo di evitare il ridicolo, grazie.
    Lei ha voluto questo governo Letta, non opponendosi mai alla sua realizzazione dentro il partito, ma anzi favorendola.
    Non pensi adesso di lavarsi la coscienza presentando leggi che evidentemente non hanno alcuna possibilità di passare.
    Non perda tempo e si occupi di quelle due o tre cose forse accettabili che questo governo, da lei sostenuto, potrà forse fare.
    Perché c’è un limite a tutto. Comprese la schizofrenia e le prese per il culo.

  10. Sciltian Gastaldi ha detto:

    Ripensandoci, Ivan, ha ragione mio padre: la legge sull’omofobia e transfobia, assieme a qualunque altra legge che non tocchi direttamente gli interessi di Berlusconi, è del tutto realistica e possibile. E’ sufficiente che il PD garantisca Berlusconi sul piano dei suoi processi e delle sue imprese e Silvio ordinerà al PDL di votare la qualunque. Dato che ormai ci governi assieme, perché non lo proponi dentro al PD? Di sicuro trovi molti assensi fra dalemiani ed ex popolari. Però sarà difficile che poi gli stessi piddini che avessero garantito Berlusconi si mettano ad approvare il matrimonio gay o altre leggi a cui tu tieni, in quasi splendida solitudine dentro al PD.

  11. Barbara ha detto:

    Bene Ivan! Del governo, in ogni modo, non c’è strettamente bisogno, e mi pare che in questo parlamento si possano trovare i voti per far passare alcune indispensabili norme sui diritti civili. oltreché sacrosante (e in grande ritardo) sarebbe anche un fantastico segno di cosa un Parlamento può fare, che in Italia da anni non si sa più. Buon lavoro!

  12. gustavo ha detto:

    A SCILTIAN GASTALDI deve bruciare molto il cu-lo, per l’invidia, nel vedere che mentre lui e’ in Canada che fa il professorino part-time di grammatica italiana a una dozzina di studentelli che dell’Italia non sanno nemmeno che Roma e’ la capitale, e mentre bussa alle porte dei ristoranti italiani dicendo che con i suoi master canadesi in un paio di giorni potrebbe diventare un bravissimo cameriere (e gli sbattono la porta in faccia perche” cercano camerieri “con esperienza”), ecco – dicevo – A SCILTIAN GASTALDI deve bruciare molto il cu-lo se a 40 anni non ha ancora un lavoro fisso, fa lo stomaco in fuga, aspetta la latitanza di Berlusconi e la de-berlusconizzazione del paese dedicandosi alla resistenza partigiana via internet mentre il suo amico IVAN SCALFAROTTO fa l’onorevole e cerca di portare avanti, nei limiti del possibile, visto che la vecchia GUARDA ROSSA ha sfasciato il partito, qualche proposta legislativa che, se non subito, superata l’emergenza economica nazionale, potra’ trovare non solo Berlusconi, ma tutto il PDL perfettamente d’accordo nel dare ad essa attuazione. Non credo affatto che la Carfagna, per esempio, si opporrebbe ad una proposta del genere. E’ stata Ministro delle Pari Opportunita’ e ha fatto un lavoro eccellente.

    La politica, per certa gente avelenata dall’odio politico, e’ una cosa troppo sofisticata. Speriamo che l’anno prossimo SCILTIAN GASTALDI si metta in lista con i Grillini e obbedisca agli ordini del suo guru fascistoide di Genova che altrimenti, se sgarra, gli tappa la bocca e lo rispedisce in Canada a dare ripetizioni di grammatica italiana.

  13. gianluca ha detto:

    in bocca al lupo, ammiro la tua tenacia e la tua determinazione: ho appena letto i nomi dei vari vice ministri e sottosegretari: e pensare che tu dovrai mediare anche con loro, che tristezza!

  14. Sciltian Gastaldi ha detto:

    Ivan, dicci qualcosa su Micaeala Biancofiore sottosegretario alle Pari Opportunità, dài. Sono curiosissimo di leggere come giustificherai la scelta. Ti do una mano io: almeno è donna. Il resto però lo lascio a te, che sei molto più addentro a queste cose.

  15. Luciano ha detto:

    Si, caro SCILTIAN GASTALDI,

    Ivan e’ molto piu’ addentro alle “cose nostre”,
    Non vive nello sperduto e geo-politicamente insignificante Canada come te che fai lo stomaco in fuga, non ti sei ancora sistemato, hai problemi di conflittualita’ culturale con la neo-mogliettina di colore e la politica la fai a tavolino, davanti al computer.

    Ivan la politica la fa sul territorio e la gioca con le carte che gli escono dal mazzo.
    Quando le carte non sono buone si cerca di cavarne il meglio aspettando il prossimo giro e sperando di avere carte migliori.

    La politica e’ fatta cosi: chi non lo capisce e’ meglio che continui a fare il professorino in fuga. Di certi cervellini l’Italia puo’ fare allegramente a meno.

    La proissima volta accetta la candidatura che ti offriranno i tuoi amici di sempre: Ingroia, Di Pietro, De Magistris, Diliberto, Bertinotti, Dario Fo e Pecorato Scanio.
    Con quelle schiappe faresti una carriera politica folgorante: potresti diventare il prossimo Presidente del Consiglio.

  16. Roberto ha detto:

    Pensare che un governo PD-PDL possa intervenire sul tema dei diritti in maniera sensata era una pia illusione da subito.
    Tu e gli altri del PD che avete subito cercato questa soluzione almeno abbiate la decenza di lasciar perdere questi argomenti. Lo sapevate bene che facendo così si poneva una pietra tomabale sul tema dei diritti. Se anche le commissioni parlamentari dovessero riuscire a portare in aula dei proveddimenti con un minimo di senso, basterà sventolare la bandiera della caduta del governo per bloccare tutto.
    Il PD sul tema dei diritti mostra la sua vera faccia anche con discorso di insediamento di Letta.
    AVete voluto fortemente e votato questo governo per altri motivi, non trattateci da ingenui se pensate di farci credere che otterremo qualcosa di ragionevole sul campo dei diritti

  17. Pierluigi ha detto:

    Scalfarotto, mi scusi ma credo che stia esagerando. Lo dice uno che l’ha votata, in quel lontano 2005 (o 2006, già non ricordo più, sembra un’era geologica fa!).
    Se davvero vuole che crediamo alla sua buonafede nell’appoggiare questo governissimo PD-PDL (e io la buonafede gliela voglio riconoscere, fino a prova contraria), ebbene per favore non faccia l’ingenuo: è più che ovvio che questo governo non nasce certo per fare una legge sull’omofobia o affrontare altre questioni riguardanti i diritti civili dei cittadini italiani omosessuali o transessuali e tutto ciò che vuole lei. E neppure il parlamento potrà mai farlo, posto che c’è una maggioranza di governo che non potrà certo muoversi in dissociazione dagli accordi presi in sede di formazione del governo.
    Io non condivido in alcun modo la sua decisione di appoggiare il governo Letta e penso tutto il male possibile della nuova rampante corrente “renziana” a cui lei si è accodato (assieme a molti altri compagni di viaggio non proprio edificanti).. Ho altri riferimenti nel PD, per fortuna, di cui apprezzo linearità, coerenza e visione di lungo periodo: spero che in sede congressuale lei e altri possiate rinsavire e accorgervi che non è Renzi il vero nuovo. Tuttavia, come io le riconosco buonafede, lei cerchi di non abusare della nostra benevolenza, pretendendo che nella condizione data lei possa fare qualcosa sui temi che le stanno a cuore. Dichiari che è tutto rimandato al prossimo giro, se ci sarà. Farebbe migliore figura.

  18. donatella ha detto:

    @ Pierluigi

    Noto con disappunto che la vecchia Guardia Rossa del PD post-comunista resiste con tenacia al nuovo Compromesso Storico che si materializza nel governo Letta.

    Ma noi che guardiamo avanti continuiamo a non capire perche’ il vecchio Compormesso Storico tra DC e PCI andasse bene, mentre il nuovo tra PD e la Destra liberale e moderata sia invece un progetto abominevole.

    Dopotutto, lo impone la situazione di emergenza e non riflette nessuna strategia politica di lungo periodo quale invece era stata disegnata dal vecchio PCI e la vecchia DC.

    Quel progetto mostruoso e’ miseramente fallito (San Gennaro ha fatto ‘u miraculo!): oggi ci sono le cose da fare.

    Poi tra Destra e Sinistra le distanze verranno ristabilite, per il bene dell’Italia e per la creazione di una sana alternaza tra Destra liberale e una nuova, vera, autentica socialdemocrazia di trasizione europea, non sovietica.

    Porti pazienza, caro Pierluigi: il tempo lavora a favore della democrazia italiana e alla fine anche la vecchia Guardia Rossa del PCI sara’ contenta.

    Certo, mandare giu’ il rospetto berlusconiano e’ duro e lascia dietro molta frustrazione.
    Pero’ l;Italia ha chiuso non solo con il Fascismo e con il Comunismo, ma anche con i post-fascisti e i post-comunisti.
    E Berlusconi e’ sempre al suo posto a brillare di luce propria.

    Fatevene una ragione e rinfrescatevi un po’ le idee: voi della vecchia Guardia Rossa!

  19. Pierluigi ha detto:

    @ Donatella

    Ignoro cosa sia questa Guardia Rossa di cui scrive abbondantemente. Lei si rivolge a uno che, nel 1989, andava a mala pena alle elementari…
    Il problema vero, in ogni caso, è un altro. Lei scrive di “Destra liberale e moderata”: ebbene, se le parole hanno un significato, e il sottoscritto ingenuamente pensa che ancora lo debbano avere, in Italia non esiste Destra né liberale né tantomeno moderata. Se ne faccia una ragione, questo è lo stato dell’arte. Dunque tutto il suo argomentare crolla, causa fallacia della premessa. Mi dispiace.

  20. donatella ha detto:

    @ PIEULUIGI

    Lei ha centrato il punto: “Nel 1989 mezza Italia andava a mala pena alle elementari”.

    Quando, dopo le elementari, la stessa mezza Italia ha cominciato a frequentare “squole” piu’ alte, ha trovato in cattedra degli ex Sessantottini travestiti da post-comunisti che gli hanno insegnato che il Comunismo era fallito per colpa di Ronald Reagan e Maggie Thatcher, due fascistoni che si erano bevuti la propaganda di Gorbachev che parlava di Perestroika e Glasnot e che gli avevano dato una mano ad abbattere quel favoloso progetto politico del quale gente come Bersani, D’Alema, Berlinguer, Occhetto, Napolitano, Diliberto, Bertinotti, Vendola eccetera, quand’erano giovanetti, dicevano meraviglie, sempre ribadendo agli scettici che se il mondo girava storto era perche’ l’Occidente capitalistico, borghese e decadente impediva che il socialismo diventasse un fenomeno internazionale, cioe’ che l’internazionalismo socialista, che tanto aveva fatto per i lavoratori sovietici e cinesi, si diffondesse in tutto il mondo.

    Esattamente come vorrebbero oggi i fondamentalisti islamici i quali combattendo gli “infedeli” a suon di bombe, portano avanti un altro messianico progetto: l’islamizzazione del mondo nell’interpretazione del Profeta Maometto.

    Ecco, le ho spiegato cos’e ‘ la VECCHIA GUARDIA ROSSA.

    Gente che si sente investita di una missione social/umanitaria cosi “fondamentale” da non ammettere che esistano posizioni politiche diverse dalla loro che considerano la “vera Fede”.

    Naturalmente, visto che in Democrazia le posizioni politiche diverse sono ammesse e questi eterni rivoluzionari continuano a trovarsele tra i piedi, sono costretti ad “adattarsi alle circostanze” assumendo varie trasformazioni per evangelizzare gli ingenui aspettando con penelopica pazienza l’Anno Zero e l’avvento della Rivoluzione Universale.

    Pero’ queste informazioni che le ho dato, con un po’ di buona volonta’, le avrebbe trovate anche su Wikipedia.