28 Settembre 2012

Fare il cambiamento, adesso.

Appunti

Ho condiviso la decisione di appoggiare Matteo Renzi con alcune delle persone con le quali da tempo lavoro sui temi dell’innovazione, del merito, della laicità e dei diritti. Qui di seguito le nostre ragioni.

La politica che vediamo in questi giorni è tutto il contrario del futuro che avevamo in mente per l’Italia quando abbiamo deciso di partecipare alla nascita al Partito Democratico. La politica per noi è impegno civile, lavoro ed energia da impiegare nella progettazione e nella realizzazione del futuro di un paese (perché il futuro si può realizzare, e in Italia ci siamo scordati che sì, si può fare).

Il PD, nato proprio con l’ambizione di essere “il luogo” del cambiamento, è andato invece via via chiudendosi in se stesso, perdendo la sua valenza innovativa senza riuscire a costruire un suo tratto distintivo forte, e continuo.

Dal nostro punto di vista, le primarie per scegliere il candidato premier del centrosinistra non dovranno essere l’ulteriore occasione per schierarsi in base ad appartenenze precostituite, ma avranno un senso solo se ci consentiranno di aprirci ai cittadini e agli elettori offrendo loro tutta la ricchezza di idee di cui sappiamo essere capaci. Proprio com’è successo a Milano per l’elezione di Giuliano Pisapia.

Il PD ospita in sé, com’è giusto e normale per un grande partito occidentale, anime diverse ma l’anima riformista nel nostro partito è in sofferenza. Il programma di Renzi è un programma che parla senza equivoci a tutti i riformisti. Nello scenario attuale, la sua candidatura rappresenta per noi la miglior sintesi e la proposta più efficace per realizzare quelle istanze di rinnovamento per cui abbiamo lavorato, insieme a tanti altri dentro e fuori dai partiti, sin dalle primarie del 2005.

Il rinnovamento, l’innovazione sono tutt’altro che formule vacue. Innovare significa leggere il proprio tempo con gli occhi di chi lo vive. Comprendere che parole quali Europa, donne, informazione, lavoro, famiglia, hanno un senso completamente diverso oggi da quello che evocavano venti o trenta anni fa. E che quando usiamo queste parole per costruire politiche e leggi, ci riferiamo a realtà che si sono profondamente modificate. Innovare, dunque, significa costruire un sistema che sia contendibile e aperto e che rifletta la società per com’è oggi, non l’ologramma di un tempo passato.

Le proposte economiche di Renzi riescono a coniugare la necessità di non far pagare tutto il conto ai lavoratori con proposte concrete per il sistema delle imprese. Mettere al centro il merito, semplificare, rendere l’Italia un luogo attrattivo per gli investimenti stranieri, accettare l’ineluttabilità della riforma delle pensioni e la necessità di regole semplici e universali per il mercato del lavoro non sono posizioni di destra. Sono strumenti diversi e nuovi, rispetto a quelli tradizionali, per raggiungere obiettivi di sinistra: equità, dignità, una società nella quale ciascuno possa sostenere le proprie aspirazioni.

Il nostro sostegno alla candidatura di Matteo Renzi vuole essere attivo, propositivo e il più possibile aperto. Vorremmo si unissero a noi tutte le persone con cui in questi anni abbiamo condiviso il percorso di un profondo rinnovamento della politica, riconoscendo nella candidatura di Renzi la possibilità concreta di costruire quell’Italia moderna, efficiente, inclusiva ed europea a cui per così tanto tempo abbiamo lavorato.

Ivan Scalfarotto, Vice Presidente Assemblea Nazionale del PD
Cristiana Alicata, Direzione Regionale PD Lazio
Mario Berlanda, Collegio dei Revisori PD Lombardia
Alessandro Bocchetti, Direttivo PD Trastevere, Roma
Beatrice Biagini, Segretario PD Parigi, Presidente Assemblea Delegati all’estero PD
Teresa Cardona, Direzione PD Metropolitano Milanese – Assemblea Nazionale PD
Paola Ferri, Direzione PD Metropolitano Milanese
Valter Gallo, PD Roma
Giuliano Gasparotti, Presidente Officine Democratiche Italia – Assemblea Regionale Pd Toscana
Francesco Magagnino, Direzione Provinciale Verona – Assemblea Nazionale PD
Emanuela Marchiafava, Assessore allo Sviluppo Economico e Turismo della Provincia di Pavia – Assemblea Nazionale PD
Barbara Melotti, PD Roma
Lorenzo Onorati, PD Roma
Marianna Panico, Coordinamento Provinciale Donne PD Napoli
Andrea Pera, Assemblea Regionale PD Liguria
Raffaella Petrilli, Direzione Regionale PD Lazio
Emidio Picariello, Direzione Regionale PD Toscana
Alessandro Punturo, PD Madrid
Ernesto Maria Ruffini, PD Roma
Riccardo Spezia, Presidente PD Parigi
Filippo Zuliani, Presidente PD Olanda
Giuseppe Peronato, Assemblea Nazionale PD – Vicenza
Sabrina Mattei, Responsabile Diritti Civili, Legalità e Sicurezza Segreteria PD Versilia

14 risposte a “Fare il cambiamento, adesso.”

  1. silbi ha detto:

    ma che cambiamento. Renzi è contrario ad un Monti bis ma è sostenuto dai montiani del pd. Dice che vuole rottamare D’Alema, ma corre da premier- quindi, se va bene, rottamerà Polillo (che già sarebbe qualcosa, cmq)…
    Ha ragione Civati, qui la battaglia si sta assestando sulla linea “centristi pro-Monti” vs. “centrosinistra”, coll’aggravante che il centrosinistra si è sfaldato per colpa dell’appoggio del pd a Monti.
    Insomma, finirà che la troika ci appioppa Monti forever. Bel cambiamento

  2. Barbara ha detto:

    Io credo che qui l’attenzione sia solo fra chi corre per vincere e chi corre per rappresentanza… o magari, forse, ma anche no.

  3. Andrea ha detto:

    I riformisti del PD isolati? In materie economiche ci vuole più coraggio? Bersani vecchio bolsecevico ostaggio della FIOM? Quindi la riforma dell’art. 18 e l’età pensionabile a 67 anni, votate senza avere nulla in cambio in termini di garanzie e di welfare, ma dico proprio NULLA, sono state riforme troppo tiepide? Vorrà dire che impareremo da Renzi cosa vuol dire stare in azienda perchè alla catena di montaggio notoriamente non sono troppo lucidi. Innvazione, modernità, riformismo, liberalismo, bho, diamo anche un significato e discutiamo sulla linea del partito con Bersani segretario che, ricordo a Renzi e a tutti, è stato eletto con le primarie. Le uniche riforme, ammetto timide ma le UNICHE, in senso liberale (vedi Einaudi, non Troskii), le ha fatte Bersani ministro del governo Prodi, attaccato da tutti non solo dai taxisti e dai notai. Bho, ragazzi, temo che sarebbe più onesto cambiare argomenti, sinceramente.

  4. idelbo ha detto:

    Caro Ivan, trovo molto difficile che attraverso le proposte economiche di Renzi si possa raggiungere l’equità e la dignità e, tanto meno, una società nella quale ciascuno possa sostenere le proprie aspirazioni. Se intendi che con la Flexsecurity si riesca a risolvere i problemi dei giovani e se ritieni che questo sia “il nuovo”…forse stai pensando veramente ad un futuro “molto “lontano. C’è un futuro immediato, che si chiama recessione, non c’è una classe politica ( se non per la malapolitica!). Gli stranieri non investono da noi perché siamo i più bravi nell’evasione, nella corruzione, nell’esportazione dei capitali all’estero; perché abbiamo un’economia illegale diffusa; perché abbiamo una burocrazia opprimente; perché non abbiamo infrastrutture; perché da 15/20 anni non esiste una politica economica e industriale degna di tale nome…non per l’articolo 18! La gente si aspetta che si combatta tutto questo…perché l’esercito delle buste paga, compresi i vecchi “sanguisuga”, hanno sempre pagato i danni della politica e la politica, anche quella attuale, li ha ripagati torchiandoli ancora di più…salvando banche, ricchi ed evasori. Se devo sognare…evito di farlo con Renzi. Anzi, nel mio piccolo, spero di convincere qualche persona a non fare i vostri sogni. Non riesco a pensare che anche la senatrice Binetti veda in Renzi il Pd che a lei piace! Quindi ti auguro ogni bene, ma non ci sto!

  5. Luciano ha detto:

    Caro Ivan, già avevo sentito che alle primarie avresti appoggiato Renzi, ora che
    ne dai conferma, devo dirci sinceramente che per me è stata una delusione.
    Nei tuoi interventi che ho avuto modo di sentire a Verona, tu ti sei espresso chiaramente a favore dei matrimoni gay. Mi piacerebbe sapere con Renzi vit
    torioso cosa otterrai. Forse le partnerchip all’ingese ? Io prorpio non ci sto
    Ti consiglio inoltre di interessarti dei trascorsi politici ex DC di chi a Verona
    ti sostiene. Persone sicuramente non sensibili ai ns. problemi. In bocca al lupo

    le unioni gay da paragonare a quella inglese. Per me personalmente non è suf

  6. Marco S. ha detto:

    Col massimalismo non si va mai da nessuna parte.

  7. Marco D ha detto:

    @Marco S.
    ” Col massimalismo non si va mai da nessuna parte.” è una frase massimalista.
    Si può essere ideologici anche nel sostenere temi “da riformista” e nel momento che ti metti sul piedistallo, che pretendi di avere la Verità in tasca e non le tue verità da proporre che non sginifca imporre . Per certi versi, Ichino è massimalista quanto Landini.

  8. Marco S. ha detto:

    @Marco D. Mi pare che la tua definizione di massimalismo non corrisponda alla mia o a quella che potrei trovare su un dizionario:

    1 estens. Orientamento di un movimento o di un partito politico teso a ottenere il programma massimo; estremismo politico
    2 fig. Condotta intransigente, che non accetta compromessi

    In questo caso parlo di condotta intransigente, che non accetta compromessi. Stiamo sempre a dividerci perche’ non siamo d’accordo su 2 o 3 punti programmatici anche se poi andremmo d’accordo su tutto il resto. I commenti alla scelta di Ivan che sto leggendo qui mi fanno cadere le braccia. Della serie “quelli che in Italia c’e’ stato il liberismo..” . Roba da universi paralleli.

  9. Andrea ha detto:

    @Marco S : quindi secondo te il PD targato Bersani è massimalista.

  10. francesco ha detto:

    sono contentissimo di questa tua scelta coraggiosa, contro il qualunquismo imperante nel centrosinistra, dimostrato dai commenti che mi precedono. Sono convinto che la vittoria di Renzi darà la possibilità alle tante voci presenti nelPD di potersi esprimere e finalmente poter avere un partito vivo e aperto al confronto. Basta con il messaggio che si vuole far passare che chi vota per Renzi è un reazionario e conservatore. Sono del parere totalmente contrario, e mi sento un rivoluzionario che vuole cambiare questo sistema di potere, presente anche in tutti i partiti del centrosinistra come dimostrano le cronache delle ultime ore

  11. Marco S. ha detto:

    @Andrea: Non il PD, mi riferivo ad alcuni dei commenti sulla scelta di Ivan.

  12. Valerio Russo ha detto:

    Noooo, siete alla canna del gas se pensate di realizzare con Renzi il senso di tante battaglie di rinnovamento. Vi confesso che ho persino difficoltà al rispetto quando una persona inizia con “Il PD deve fare…” anche quando quel che sta dicendo lo ha detto il Segretario il giorno prima.

  13. Riccardo Mereti ha detto:

    Renzi non è assolutamente un rappresentante del nuovo.
    Basti pensare allcondotta decosamente priva di sctupoli nelle assunzioni “ad personam” all’interno degli enti che ha amministrato.

    La magistratura lo ha condannato in primo grado per degli abusi commessi in Provincia e lui, ovviamentee rispettose delle sentenze, ha rifatto la stessa cosa con le stesse persone.
    I nomi sono pubblici: Mordini,Ccarta ecc. ecc. basta cercarli su google per trovare la sentenza, si consiglia di mettere questi nomi a confronto con gli incarichi dati da Renzi in Comune (sul sito Il Portaborse li trovate tutti).
    Se poi ritenete che tale sito sia solo scandalistico, usatelo solo come elenco e cercate gli atti sul sito del comune di Firenze … almeno la trasparenza è salva.

    Non si gestisce un comune come se si fosse il Re Sole e Palazzo Vecchio al propria corte.

  14. […] nel PD, ho scelto di sostenere Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra. Ho scelto Renzi (qui il documento che ho sottoscritto)perché la ritengo l’unica in grado di rapportarsi con la nostra contemporaneità, l’unica in […]