29 Dicembre 2005

Fred

Diario

Questa notte è mancato improvvisamente Fred Kapner, giornalista del Financial Times, già corrispondente da Milano della stessa prestigiosa testata. Fred amava moltissimo l’Italia ed era un vero e sincero democratico. L’avevo conosciuto e frequentato nelle nostre riunioni di Libertà e Giustizia a Londra, dove era spesso venuto con Paola, sua moglie. Quello che mi colpiva di Fred era quello stupore che gli si leggeva negli occhi ogni qual volta (e cioè sempre) si parlava dell’Italia e delle sue mille magagne, di Berlusconi, della mafia, della lottizzazione, delle raccomandazioni. Era lo stupore di un uomo che aveva comunque amato e deciso di farsi adottare da un paese che gli sembrava avere tutte le potenzialità per essere grande e che per qualche misterioso motivo consapevolmente decideva di non esserlo. E comunque, da buon anglosassone e da buon giornalista, esprimeva tutto il suo dissenso in modo sempre pacato, civile, e per questo, se possibile, ancora più incisivo. Fred mancherà moltissimo al nostro gruppo di Londra, ai suoi amici, e lascierà un vuoto incolmabile nella vita di Paola e delle bambine, che stringo a me con l’abbraccio più stretto, affettuoso e caldo che posso.