23 Dicembre 2005

Proposta: aboliamo il calcio

Diario

Antivigilia di Natale. Passiamo a Di Canio. Dichiarazione: “Il saluto romano lo faccio perché è un saluto da camerata a camerati, è rivolto alla mia gente. Con quel braccio teso non voglio incitare alla violenza, né tantomeno all’odio razziale”. Luca Sofri crede che si tratti più di un cretino che di un fascista, e su questo posso convenire. Ma che la Lazio invece di scusarsi vergognandosi con la faccia per terra, mettere all’incauto la mordacchia e venderselo al più presto alla Dinamo Tblisi, paghi a peso d’oro degli avvocati per trovare delle ridicole giustificazioni a me, questo, non pare degno di un paese civile. Poi ci scandalizziamo che qualcuno faccia “Buuu” ai giocatori di colore, che i tifosi sfascino treni e autogrill, ci scandalizziamo del doping, delle scommesse, dei passaporti truccati, delle commistioni con la politica e via dicendo. Il calcio in questo paese non è più uno sport. E’ una lattina di vermi, “a can of worms”, come dicono gli inglesi. L’unica cosa da fare è chiuderlo. Subito. (E detto tra noi, poi, viva il rugby!)