15 Febbraio 2018

I risultati di un buon lavoro

Appunti

I dati ufficiali dei risultati conseguiti dall’export italiano, diffusi oggi, confermano le anticipazioni dei mesi scorsi. Chiudiamo a 7,4% in più del 2016, con un incremento che sui mercati mondiali è persino più elevato di quello del “mercato domestico” dell’Unione Europea. Abbiamo agganciato la ripresa globale grazie anche alla capacità di fare squadra. Fermo restando che il merito principale sta nella qualità dei nostri prodotti e nella capacità di lavoro delle nostre imprese, in questi ultimi anni ha inciso positivamente anche un’azione finalmente coordinata ed efficace da parte del Governo (con il forte potenziamento del Piano Straordinario per il Made in Italy, per la riorganizzazione e il rilancio di Ice Agenzia e tanto altro). Di seguito il pezzo dell’Agi che riprende le mie dichiarazioni.

GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO 2018 13.09.46

Commercio estero: Scalfarotto, agganciata ripresa globale =

Commercio estero: Scalfarotto, agganciata ripresa globale = (AGI) – Roma, 15 feb. – “L’anno scorso abbiamo chiuso un 2016 segnato da crisi e instabilita’, dove comunque la crescita del Made in Italy nel mondo non si era arrestata. Quest’anno registriamo un deciso cambio di passo che riporta alcuni settori e mercati a ritmi di crescita degli anni migliori”. E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto commentando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero, che registrano un aumento del 7,4% dell’export italiano nel 2017, con una performance leggermente migliore sui mercati extra-Ue (+8,2%) rispetto alle destinazioni Ue (+6,7%). “Negli Stati Uniti ad esempio – osserva Scalfarotto – torniamo a crescere quasi del 10% come nel 2014 anche se il boom delle nostre vendite su quel mercato resta il +20% del 2015. L’anno scorso assistevamo alla contrazione sul mercato russo, che invece nel 2017 cresce quasi del 20%. Agli ottimi numeri dell’import cinese di prodotti italiani ci siamo ormai abituati negli ultimi mesi, ma questo non deve indurci a rallentare gli sforzi perche’ si tratta di un mercato enorme, dove crescono fasce di consumatori per i quali il brand Italia e’ garanzia di qualita’, stile e affidabilita’”. Per questo, continua nel suo ragionamento il sottosegretario, “fin dall’anno scorso, abbiamo incrementato i fondi pubblici per la promozione dei nostri prodotti in Cina, guardando sia ai prodotti di consumo che ai beni strumentali. Sono convinto – ha aggiunto – che la nuova strategia promozionale messa a punto dall’Ice per il mercato cinese, che guarda anche al canale e-commerce, stia dando i suoi frutti e possa contribuire a recuperare il ritardo che abbiamo rispetto ad alcuni concorrenti”. “In Russia, dove l’anno scorso il nostro export calava, siamo quasi a +20%. Se poi guardiamo ai settori – ha continuato il sottosegretario – tutti le principali componenti del nostro export sono in crescita. Nei giorni scorsi si e’ parlato spesso delle vendite di macchinari in Italia, sui cui ottimi numeri ha influito il pacchetto di incentivi di Impresa 4.0. Ora possiamo dire che alla ripresa degli investimenti in Italia si affianca la componente export, per un settore che vende all’estero qualcosa come 80 miliardi di euro. Cio’ significa che abbiamo agganciato la ripresa globale e il nostro export conferma il ruolo decisivo alla crescita della nostra economia. Ma siamo forti nel mondo solo se sappiamo produrre bene qui da noi”. Per Scalfarotto, “le politiche industriali che ci fanno recuperare competitivita’ sono la condizione per vincere all’estero e per questo l’ultima Legge di Bilancio ha riconfermato i fondi per il nostro Piano Made in Italy. Senza dimenticare che la competizione sui mercati, per l’Italia e l’Europa, si vince solo se si combatte ad armi pari. Continuiamo a cogliere ogni occasione per contrastare ogni tendenza al ritorno del protezionismo, che per un’economia fortemente orientata all’export come la nostra sarebbe una catastrofe”. E ha concluso: “Dopo l’entrata in vigore del trattato Ceta con il Canada abbiamo fatto passi avanti su molti fronti, dal Giappone all’America Latina, per consolidare intese commerciali con aree di mercato importanti”. (AGI) Red/Gav 151309 FEB 18 NNNN