30 Giugno 2017

L’industria europea e i suoi amici

Appunti

Giornata berlinese, oggi, per partecipare, in rappresentanza dell’Italia, ai lavori della V Edizione della Conferenza Ministeriale “Amici dell’Industria”, un incontro fra esponenti dei Governi europei che si svolge a cadenza annuale. Si sono discussi, direi proficuamente, temi di grande complessità e di grande interesse per la nostra economia e per i cittadini, come l’innovazione digitale, la sostenibilità ambientale dei processi produttivi e le regole condivise per il commercio. Di seguito il comunicato stampa del Ministero dello Sviluppo Economico sulla mia partecipazione

SCALFAROTTO A BERLINO INTERVIENE ALLA CONFERENZA “FRIENDS OF INDUSTRY”
L’Italia punta al rafforzamento della politica industriale europea

Roma, 30 giugno 2017 – Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto ha partecipato, oggi a Berlino, alla V Edizione della Conferenza Ministeriale “Friends of Industry”. La posizione dell’Italia è da sempre favorevole ad un rafforzamento della politica industriale in Europa, come è stato ribadito sia dalla precedente edizione della Conferenza (Varsavia, 2016) sia dalle risoluzioni del Consiglio Europeo dello scorso marzo.

“A nostro giudizio il tema deve essere rilanciato e salire molto nella scala delle priorità della Commissione Europea” ha dichiarato Scalfarotto “Ci sono diverse misure, dal Piano Juncker al Programma Horizon, che tutelano o incentivano l’industria europea e la sua competitività, ma si avverte l’esigenza di costruire un vero e proprio piano di azione coordinato con un approccio bilanciato fra interventi di mainstreaming orizzontale e misure specifiche in alcuni settori chiave.”

“La formidabile sfida della quarta rivoluzione industriale, con la progressiva digitalizzazione dell’economia, rende urgente l’investimento nelle nuove tecnologie e nella formazione, in particolare a beneficio delle piccole e medie imprese” ha detto ancora il sottosegretario “Padroneggiare e diffondere le nuove competenze richieste dall’innovazione è un imperativo categorico per creare un dividendo positivo sul piano occupazionale e sociale. Sotto questo aspetto, il Piano Industria 4.0, con il suo equilibrio tra incentivo all’innovazione, infrastrutture digitali e potenziamento delle competenze, può rappresentare un utile punto di riferimento. Allo stesso tempo, è sempre più urgente armonizzare sul piano normativo e regolamentare le nuove forme della sharing economy dell’economia digitale.”

“Una politica industriale europea” ha continuato Scalfarotto “deve occuparsi anche di sostenibilità. Il rispetto degli accordi sul clima di Parigi passa anche per un concreto sostegno alle imprese che affrontano il nodo della decarbonizzazione. Su questi temi riscontriamo una larga convergenza fra i principali Paesi dell’Unione. Penso che la Commissione ne terrà conto.”

Il meeting ha riguardato anche l’interazione tra la politica industriale e la politica commerciale, che devono essere condotte in modo correlato: “Abbiamo portato avanti l’apertura dei mercati, lo scambio di beni e servizi come motore della crescita, per favorire la nostra industria e l’occupazione: l’Italia è sempre stata all’avanguardia per un’Europa aperta e per l’espansione dei nostri accordi di libero scambio. Ma siamo ugualmente in prima linea per le scelte politiche che rafforzano un sistema di rigorosi controlli sulla sicurezza dei prodotti, le sanzioni contro le pratiche commerciali e le pratiche di dumping sleali. Dobbiamo difendere le nostre imprese e lavoratori da tali fattori insistendo sul principio della reciproca apertura negli scambi” ha rimarcato il Sottosegretario. “Noi come Italia puntiamo sul tema dello sviluppo sostenibile, prevedendo di dotare i trattati di libero scambio, gli FTA di adeguate contromisure nel caso di mancato rispetto degli accordi internazionali in materia di lavoro e ambiente: ciò per non cedere al dumping né sotto il profilo dei prezzi delle merci (né del costo del lavoro e dei costi ambientali necessari per produrle)” ha ripreso Scalfarotto “Il commercio libero non può prescindere dal rispetto delle regole”