21 Ottobre 2014

La tua libertà finisce dove comincia la mia

Appunti, Attività parlamentare, Ivan Scalfarotto, Laicità, Sul territorio

Ieri sono stato a parlare al liceo Cavour, a Roma, ospite degli studenti per un dibattito sulla legge contro l’omofobia. Con me era stato invitato l’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei “Giuristi per la vita”. Uno secondo il quale: “Se utilizziamo come criterio solo il sentimento e facciamo decidere al Parlamento che cosa è un matrimonio, potremmo arrivare al paradosso di definire matrimonio il rapporto tra un uomo e un cane” e anche: “Il sentimento va bene per una coppia di fatto, ognuno se la gestisce cone vuole, anche con il proprio cane”.

Amato contesta la legge contro l’omofobia come liberticida e non capisce che la sua libertà di pensiero e parola finisce dove comincia la mia di vivere nella dignità, nella sicurezza e nel rispetto.

Come sia andata la faccenda, lo racconta l’ANSA che riporto qui di seguito.

Scalfarotto “inaccettabile”. Ieri Amato (Giuristi per la vita) ‘unioni gay come con animali’ (ANSA) – ROMA, 21 OTT – “Queste dichiarazioni si commentano da se’. Da un lato io sono stato oggetto di una violenza verbale inaccettabile. Dall’altro, per fortuna, l’applauso degli studenti dimostra che le nuove generazioni sono immuni dai germi dell’intolleranza e dell’odio”: il sottosegretario Ivan Scalfarotto commenta cosi’ all’ANSA quanto accaduto ieri in un liceo romano, dove nel corso di un dibattito – ha riferito lo stesso Scalfarotto – il presidente dell’associazione Giuristi per la vita, Gianfranco Amato, ha paragonato le unioni tra omosessuali ai rapporti tra uomini e animali. Teatro dello scontro tra Scalfarotto e Amato e’ stato il liceo Cavour della Capitale, gia’ tristemente balzato alle cronache per il suicidio del ‘ragazzo dai pantaloni rosa’ che veniva deriso proprio perche’ omosessuale. Gli studenti avevano organizzato un dibattito sul ddl contro l’omofobia, che vede la firma proprio del sottosegretario, e il confronto si e’ scaldato sul tema delle unioni gay. Il presidente dei Giuristi per la vita, riferisce Scalfarotto, ha sostenuto che se l’unico fatto che puo’ contraddistinguere il rapporto matrimoniale e’ il sentimento, “si potrebbe arrivare al paradosso di dire che il matrimonio e’ un’unione tra cinque donne o tra due uomini e tre donne, o al limite tra un uomo e un cane”. Immediata la reazione del sottosegretario: “il mio compagno non e’ il mio cane – e’ insorto applaudito dagli studenti – chi si permette di bollare rapporti d’amore come rapporti che hanno caratteristiche di bestialita’, secondo me vive fuori dal mondo civile”. Furente e indignato anche il commento, oggi, del portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo: “Cari studenti e docenti, evitate di invitare a scuola i ‘Giuristi per la vita’. Non sono portatori di opinioni pacate ma sono estremisti e omofobi. Se si vogliono creare occasioni di incontro e dibattito a scuola bisogna cercare interlocutori meno estremisti. E’ come se a un dibattito sullo sterminio degli ebrei invitaste i negazionisti. Il confronto delle idee fa bene ed e’ giusto ma con chi sta nei limiti del rispetto, non con chi ritiene gli omosessuali dei malati e cerca occasioni di visibilita’”. Scalfarotto, tornando oggi su quanto accaduto, ribadisce che “il futuro sono i ragazzi, che hanno capito che le istanze di chi sostiene i diritti civili sono pacifiche e sono le istanze di chi chiede che la propria dignita’ sia rispettata”. (ANSA).

AB 21-OTT-14 18:55 NNNN