27 Luglio 2014

Ultime da Kiev

Appunti

Oggi ho sentito al telefono una mia cara amica ed ex collega di banca da Kiev. Mi dice che la situazione in città è tranquilla e che in ufficio tutto procede come “business as usual”, nonostante la grande preoccupazione per la situazione nella parte orientale del paese, aumentata naturalmente dalla catastrofe dell’aereo malese. Nella capitale l’ansia è aumentata dal fatto che tutti gli uomini fino a sessant’anni di età sono tenuti in mobilitazione dal governo: sono convocati ufficialmente al distretto militare e avvertiti di tenersi pronti in caso di chiamata. A Kiev, mi dice Anna, i simpatizzanti delle forze separatiste filo-russe sono una minoranza, “Ma mentirei – aggiunge – se ti dicessi che non esistono”. Inoltre le stesse mosse del presidente Porošenko appaiono piuttosto contraddittorie anche a molti dei sostenitori dell’indipendenza e dell’integrità territoriale ucraina. “In questo momento conduciamo una vita normale – conclude Anna al telefono – ma nessuno di noi è in grado di fare previsioni su come saranno le cose tra un mese, o anche tra una settimana”.

2 risposte a “Ultime da Kiev”

  1. Giri ha detto:

    La tragedia dell’aereo civile coinvolto in questo conflitto ci insegna che al giorno d’oggi ogni guerra è una guerra mondiale: civili europei diretti in asia con destinazione australia, ricercatori che avrebbero certamente aiutato on massima parte africani, l’intervento diretto del Presidente degli Sati Uniti. Nessuno si senta escluso.

  2. adriano de ambrosis ha detto:

    E l’Europa cosa fa?