19 Aprile 2014

Sottosegretario e pedone

Appunti

Mi chiamano da un’agenzia di stampa per sapere come farò senza l’auto blu. “Benissimo”, rispondo, “dato che non ho nemmeno la patente”. Non guido, ho da sempre l’abbonamento dell’ATM in tasca e faccio felicemente la spesa spingendo il carrello al supermercato. Insomma, la mia vita è rimasta esattamente la stessa di prima.

Alla fine, se non ci sono esigenze specifiche di tutela, va benissimo che noi ci si muova a piedi e si stia in mezzo alla strada, anche per renderci conto di com’è fatto il Paese che intendiamo governare. Da quando sono sottosegretario corro su e giù tra Camera e Senato tutto il giorno e finora non mi è capitato se non poche volte di essere fermato per strada: sempre per avere gesti di simpatia e di sostegno, soprattutto dopo qualche partecipazione televisiva importante.

Per fortuna il mondo non è Facebook e le ondate di odio che qualche decina di cretini si premura di spargere sui social network non trovano riscontro nella vita reale. Per le esigenze di servizio, resteranno ben 4 auto per ministero: organizzarsi non sarà certamente un problema.

Aggiornamento: segue l’agenzia ADN Kronos uscita sull’argomento (contiene un’imprecisione: la patente a suo tempo la presi, ma non guido e non l’ho più rinnovata)

GOVERNO: SCALFAROTTO, VICEMINISTRI A PIEDI? NO PROBLEM, LO FACCIO GIA’ =OTTIMA IDEA, PRENDERE IL BUS AIUTA A CONOSCERE I CITTADINI

Roma, 19 apr. – (Adnkronos) – “Mi sembra un’ottima idea, una decisione giusta. La mia vita non cambiera’: io sono sempre andato a piedi o con i mezzi pubblici, tanto e’ vero che non ho mai preso la patente”. Lo dice all’Adnkronos il sottosegretario alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto, commentando l’annuncio fatto ieri da Matteo Renzi di un drastico taglio alla dotazione delle auto di servizio a tutti i ministeri.

Vice ministri e sottosegretari, ha dichiarato in conferenza stampa, andranno al lavoro come i comuni cittadini, in autobus, o con la propria auto. “Io dico che e’ una scelta in linea con il proposito di tagliare i costi e anche di rendere piu’ sobria la politica. Non penso quindi che andare al lavoro con l’autobus sia un problema. Vivo a Milano e ho l’abbonamento dell’Atm. Prendere i mezzi pubblici facilita il rapporto diretto con i cittadini, aiuta a conoscere meglio il Paese che si governa”.

“La mia vita non cambiera’, continuero’ ad andare a piedi e al supermercato a fare la spesa. Sono convinto che anche tutti gli altri miei colleghi approvano la decisione presa dal Cdm. Se poi qualcuno dei vice ministri o dei sottosegretari, per esigenze di tutela personale o per particolari ragioni di servizio dovra’ prendere l’auto blu, lo potra’ fare. Cinque per ministero -ha concluso- sono piu’ che sufficienti”.

(Ruf/Zn/Adnkronos) 19-APR-14 12:34

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