12 Luglio 2013

Non-sciacallo

Appunti, Attività parlamentare, Partito Democratico, XVII Legislatura

Tecnicamente non sono uno sciacallo, secondo la definizione di Matteo Orfini, dato che mercoledì ho votato per la sospensione dei lavori alla Camera secondo le indicazioni del gruppo. Orfini dice che i deputati, mercoledì prima del voto, sapevano quello che stava succedendo e che se la decisione non ci piaceva avremmo potuto chiedere la convocazione del gruppo. Sbaglia, Orfini. Perché se lui sapeva cosa bolliva in pentola, questo non vuol dire che tutti gli altri 296 colleghi del gruppo ne fossero pure loro a conoscenza. E comunque è la presidenza che deve provvedere a convocare il gruppo, quando sa che all’orizzonte si profila un voto delicato come quello di mercoledì.

Il fatto è che tutta l’informazione circolata sulla materia è stato in realtà un sms ricevuto a ora di pranzo (ore 13.16) che diceva: “Ore 13.30 in aula per voto procedurale. Presenza obbligatoria senza eccezioni”. Così siamo andati in aula per quello che doveva essere un voto procedurale e invece abbiamo duramente scoperto che il voto non era procedurale, era politico. Accidenti se era politico. Perché dietro alla richiesta del PdL di una sospensiva di una giornata dei lavori parlamentari per tenere un’assemblea del gruppo, c’era la volontà di contestare la decisione della Cassazione di fissare l’udienza del processo Berlusconi al 30 di luglio.

L’assemblea nell’aula di Montecitorio si è subito infiammata. Gennaro Migliore di SEL ha fatto – che dire – un bell’intervento. Quelli di M5S si sono scomposti come d’abitudine lanciando, secondo copione, messaggi messianici al pianeta Terra (e ottenendo, come al solito, il risultato di convincere anche i più riluttanti di noi a compattarsi sulla linea ufficiale del partito). Per il PD ha parlato Ettore Rosato che ha annunciato voto positivo con motivazioni condivisibili sul piano formale (se un gruppo chiede una sospensiva per fare un’assemblea bisogna concederla), ma che alla fine non affrontavano il problema politico: che non si trattava di una semplice sospensiva per consentire a un gruppo di tenere un’assemblea, ma di una protesta del PdL per la fissazione di un’udienza della Corte di Cassazione.

Alla fine si è votato, e pure di corsa. E di corsa ci siamo trovati davanti alle nostre coscienze per prendere una decisione sul da farsi. Nel tempo tra la dichiarazione di apertura e la chiusura del voto – sarà passato un interminabile minuto, più o meno – mentre in aula il rumore montava in un ruggito, una collega mi ha chiamato al cellulare dall’altra parte dell’aula preannunciandomi che lei, no, non ce la faceva a votare a favore. Un altro, seduto non lontano da me, non ha attivato il meccanismo del voto. Un’altra, dietro di me, nemmeno c’era. In alto alla mia destra tre, uno vicino all’altro, sfoggiavano la lucina bianca che indica l’astensione. Ho visto un altro ancora, di cui mi fido molto, votare luce verde. Gli ho mandato un sms al volo chiedendogli se fossimo contenti di questo voto. Mi ha risposto che no, non lo eravamo. Alla fine un’altra collega mi ha detto: “Ricordati che non votare col gruppo significa lasciare sulle spalle degli altri responsabilità che comunque ti appartengono come dirigente di questo partito”. Il minuto è scaduto e la lucina verde si è bloccata, fissa davanti alla mia postazione.

Sono un non-sciacallo. Ma non sono contento lo stesso.

14 risposte a “Non-sciacallo”

  1. Renato PANI ha detto:

    L’ipocrisia della motivazione della sospensione dei lavori come “assemblea di gruppo” ha tutta l’aria di un escamotage suggerito da qualcuno dei nostri (sono imbattibili in queste cose!). Questo richiedeva però che all’interno fdel gruppo PD:
    a) Non vi fosse il tempio per discutere sulla poco credibile motivazione
    b) Non vi fosse il tempo per riflettere e aggregare atteggiamenti contrari.
    Questi a casa mia si chiamano “colpi di mano”: in politica preludono ai golpe.

  2. Enrico ha detto:

    Avete voluto il governo Letta per trombare Bersani? Adesso ve lo tenete. Co ntutto quello che ne consegue.
    Almeno lei ha avuto la dignità di votare a favore. Ma dica ai suoi compari di corrente, a cominciare da Giachetti, che volere un governo per fottere il proprio segretario, e poi cominciare a fare melina, per fottere anche Letta, solo per permettere al proprio capo di diventare (forse) premier è disgustoso. Da sciacalli. Anzi, da quell’altra roba (poi smentita) che Orfini avrebbe detto a Gentiloni.

  3. roberto ha detto:

    Ivan , quanto è successo non è grave come la mancanza di coordinamento che illustri . Cosa tiene insieme il Pd , è un mistero.
    A proposito di messaggi messianici , ci invadono i Klingon o i Romulani ?
    Roberto

  4. gustavo ha detto:

    L’unica cosa saggia per il PD, on. Scalfarotto, e’ fare pressione da dietro le quinte per convincere la Cassazione e il suo Presidente ad emettere una sentenza di assoluzione politica perfettamente in linea con la condanna politica comminata al Berluscon in sede di Appello.

    La conferma della condanna farebbe cadere il governo dell’inciucio voluto da Napolitano e porterebbe ad un “governo di poche intese” con Renzi, Vendola e quel fascistello isterico e paranoide di Grillo.

    Seguirebbero alcuni mesi di scazzottature e urla blasfeme in Parlamento, a imponenti manifestazioni e contro-manifestazioni di piazza, alle dimissioni di Napolitano e a una nuova campagna elettorale che porterebbe il Berluscon a prendere 15 milioni di voti e a fare il Primo Ministro agli arrresti domiciliari che da’ le direttive di governo alla sua fidanzata che le telefonera’ ai Ministri di Forza Italia che provvederanno scrupolosamente alla loro attuazione.

    Questo perche’ al Kaos politico ed economico il popolo istintivamente risponde sempre con la richiesta di ordine e di Restaurazione. Cioe’ esige provvedimenti chiari, incisivi, risolutivi e, soprattutto, veloci.
    A colpi di maggioranza. Una maggioranza che governi .

    Il PD sta esplodendo e i Grilletti stanno implodendo.
    All’elettorato rimane solo il Berluscon, l’usato sicuro con le idee piu’ chiare di quelli delle ammucchiate di sinistra.

    E’ nell’interesse del PD tenere in piedi l'”inciucio”: la fuga in avanti galoppando con il rifondazionista-comunista Vendola e il fascio-qualunquista Grillo e’ da sconsigliare assolutamente.
    L’elettorato esasperato punirebbe il PD in modo irreversibile.

  5. AndreaB. ha detto:

    Non ho sufficienti elementi per farmi una chiara idea su questa vicenda. Con i pochi elementi che ho a disposizione la mia sensazione e’ che tu Ivan abbia fatto la cosa giusta (e capisco bene anche che tu abbia l’amaro in bocca).

    Penso che nella societa’, mediamente, ci sia una grande sottovalutazione della complessita della politica. E mi pare manchi pure, mediamente, la consapevolezza che lo scopo della politica sia quello di trovare compromessi tra idee e posizioni diverse. E mi pare anche che ci sia troppa poca attenzione verso la visione di insieme e di lungo periodo.

    A parte tutto questo, e per alleggerire un po, ho trovato stupenda la seguente: “Quelli di M5S si sono scomposti come d’abitudine lanciando, secondo copione, messaggi messianici al pianeta Terra” 🙂

  6. Marcello E. ha detto:

    Caro Ivan, è già la seconda volta che ha votato (apparentemente) contro i suoi convincimenti: la prima è stata sulla mozione “Giachetti”. Se accadesse una terza volta, bisognerebbe chiedersi quali sono i suoi reali convincimenti.

  7. roberto fiore ha detto:

    mi viene da ridere per quel che scrive che hanno votato letta per trombare bersani:BERSANI SI è TROMBATO DA SOLO E HA TROMBATO IL PD E HA TROMBATO IL PAESE!BERSANI RAPPRESENTA L ANIMA PERDENTE DELLA SINISTRA EREDITATA DAL PCI

  8. Franco Mammana ha detto:

    perchè dobbiamo sempre accettare dichiarazioni di presunta “buona fede” o di “stato di necessità” per giustificare comportamenti politici sbagliati? “disciplina di gruppo/di partito”? ma per favore! c’è ormai una dissonanza spaventosa fra chi è stato nominato per rappresentarci e il proprio elettorato! quello che si chiede viene puntualmente disatteso e pare non esistere più capacità critica all’interno del PD, assenza che ormai sconfina nel sospetto di collusione e malafede. No Scalfarotto, le tue giustificazioni e quelle di chi ha votato a favore della sospensione dei lavori parlamentari non bastano! e piantatela di pararvi la faccia dietro i presunti comportamenti sguaiati del M5S per giustificare l’incapacità a capire e a decidere. Ormai c’è da fare pulizia anche nel PD e le primarie hanno perso il loro significato democratico se basta un Orfini qualunque per dire cosa fare o non fare!

  9. AndreaB. ha detto:

    Dando una occhiata ai commenti nei blog si puo vedere molto bene perche l’Italia e’ il paese dove tanti hanno in tasca la formazione della nazionale di calcio (ovviamente migliore di quella dello sprovveduto ct di turno) e dove tanti hanno in mano la soluzione ai problemi politici (soluzione ovviamente migliore di quella degli sprovveduti o disonesti politici di turno).

    Ci sono in letteratura scientifica montagne di dati che indicano che mediamente l’essere umano pensa di essere piu intelligente, capace ed onesto della media.
    Quello che io trovo affascinante (dal punto di vista scientifico) ed allarmante (dal punto di vista sociale e politico) e’ che tante persone non prendano nemmeno in considerazione la possibilita che in politica ci siano tante persone intelligenti, capaci ed oneste per lo meno quanto loro.

    Penso che occorrerebbe un po piu cautela prima di sparare giudizi. Bisognerebbe partire sempre dal presupposto che attorno a noi ci possono essere persone intelligente e capaci almeno quanto noi. E partire anche dal presupposto che se una persona si occupa di certe cose in modo professionale mediamente ne sa qualcosa piu di noi per il semplice fatto che questa persona ha occupato molto piu tempo di un non professionista a studiare e capire certi problemi.

  10. Franco Mammana ha detto:

    la questione è di metodo e di merito. Questo modo insulso di chiamare alle armi per una votazione tanto delicata è irrispettoso nei confronti dei deputati che si sono comunque adagiati nel classico “non capisco ma mi adeguo” del buon Ferrini. Certo che non si può chiamare al voto con un sms inviato 15 minuti prima e senza una preventiva discussione: ma di fronte a un ordine del giorno così grave e con la ridicolaggine di convocazione senza discussione non mi adeguo agli ordini di partito così come non hanno fatto Gentiloni, Bindi, Civati e tanti altri. Scalfarotto non è un politico alle prime armi. Ci ha raccontato cosa è successo, cosa ha fatto e non ha fatto per poi rammaricarsi di quanto avvenuto come se non avesse avuto altra scelta. Questo non lo accetto. Quando le cose sono poco chiare uso la mia testa, magari sbagliando (che poi è da dimostrare) e non rispondo acriticamente al richiamo del capogruppo o di chicchessia! che urgenza c’era? non c’era proprio il sentore di cosa stava succedendo? il Pdl fa la voce grossa e il PD si cala subito le braghe? da sei mesi il PD sta offrendo uno spettacolo indecoroso senza nemmeno far tesoro dei successi elettorali, fondati anche sulla debacle dei concorrenti. Ma bisogna prenderli a ceffoni uno per uno per fargli entrare in testa cosa vuole la base elettorale e le sezioni territoriali? ma che PD è quello al Parlamento così lontano dai suoi stessi militanti? Piccole oligarchie di partito comandano e dettano la linea in barba ai principi di democrazia statutaria. Se la speranza di cambiamento deve passare di qui stiamo freschi!

  11. gustavo ha detto:

    Marco Castelnuovo

    Il PDL lascia? Il Pd si spacca.
    Il PDL resta? Il Pd si spacca.
    Il M5S non collabora? Il Pd si spacca.
    Il M5S apre spiragli? Il Pd si spacca.

    Beppe Severgnini:

    Traduco, caro Marco:
    comunque vada, il Pd rompe.

  12. Enrico ha detto:

    L’eleganza dei figuri alla Roberto Fiore è sempre squisita. Notevole anche il rispetto per la storia di molti attuali militanti del Pd.
    Peccato che la sua maleducata arroganza non possa cambiare la storia. Renzi ha attaccato Bersani ogni giorno, durante il tentativo con il M5S. Ha voluto il governo Letta più di ogni altro. Dal giorno dopo averlo ottenuto, non ha fatto altro che attaccare anche questo. Vuole solo il potere. E sfortunatamente il Paese è pieno di cialtroni che, dopo essere stati berlusconiani e grillini, sono pronti a seguire l’ennesimo imbecille venditore di fumo.

  13. Francesco ha detto:

    Votare DC e turarsi il naso…
    Francesco Alfano
    P.S.: Certo che sentirsi in dovere di rispondere al sig. Matteo Orfini per uno come Lei è sconfortante.