29 Aprile 2013

Il mio voto di fiducia

Appunti, Attività parlamentare, Il Post, XVII Legislatura

Il mio post per “Il Post”

Tra pochi minuti parteciperò al voto di fiducia al governo Letta, e voterò a favore. Parteciperò perchè la mia responsabilità di parlamentare è essere qui e prendere delle decisioni. Anche quando le decisioni sono difficili e laceranti, come quella di questa sera.

Voterò con lo stesso metodo che intendo utilizzare sempre, facendo come se il mio voto fosse il voto decisivo. Chiedendomi quali sarebbero le conseguenze, per la nazione che rappresento come parlamentare, se il mio voto fosse il voto dell’intera assemblea. Se il governo Letta oggi non ottenesse la fiducia. Così come mi sono chiesto in precedenza, prima di esprimere il mio voto per Giorgio Napolitano, cosa sarebbe successo all’Italia se quest’aula avesse clamorosamente bocciato, davanti agli occhi del mondo, anche il presidente della repubblica in carica.

Ho letto invece che il mio amico Pippo Civati non ci sarà. Dice che non c’è stato dibattito, che siamo stati messi davanti al fatto compiuto, che chi ha vergognosamente impallinato Prodi era proprio qui che voleva portarci, alle larghe intese. Io dico che risalire alle cause che ci hanno portato al bivio di oggi, il bivio quotidiano e inevitabile di chi fa politica, è un esercizio pericoloso.

Perché a furia di risalire il fiume delle cause, si finisce col chiedersi se la vittoria di Bersani alle primarie non sia anch’essa una concausa di questa situazione. E se l’aver fatto venir meno l’appoggio alla sfida di rinnovamento da Matteo Renzi, alla luce degli eventi e della situazione di oggi, non sia stato un errore che ha poi contribuito a produrre tutti i disastri che sono venuti dalla “non vittoria” di febbraio.

Alla fine il compito di chi sta in parlamento è quello di farsi carico dei destini del Paese. Anche quando, nell’immediato, è impopolare. Io non posso pensare che Pippo voglia mandare l’Italia alle urne domani, con la stessa legge elettorale e il rischio di ritrovarci tra tre mesi esattamente al punto in cui siamo oggi. Penso che egli soffra e sia recalcitrante nel dover dare la fiducia a un governo fatto con le stesse persone che abbiamo combattuto fino ad oggi. Sofferenza che condivido con lui, e immagino di non essere il solo nel gruppo del PD.

Enrico Letta ha fatto però una buona squadra, date le circostanze, e ha tenuto un discorso molto buono quest’oggi. Il parlamento dovrà marcare stretto lui e la sua squadra e io cercherò nell’aula i voti per le leggi sui diritti civili che vorrei far approvare, usando le prerogative del potere legislativo. Perché, nonostante l’ottima nomina di Josefa Idem, non credo questo governo potrà darci le leggi europee che aspettiamo da anni. Ma se il governo farà tutto quello che ha annunciato, il Paese se ne gioverà di sicuro.

Certo, sarebbe stato meglio fare il governo del PD, con SEL e magari Scelta Civica. Oppure, in via subordinata, sarebbe stato meglio che M5S decidesse di usare i suoi voti per favorire il cambiamento invece di ritirarsi sull’Aventino. Ma non è andata così, e oggi il Paese è davanti a una scelta. O questo governo, o le elezioni. Che si stia dentro o si resti fuori dall’aula, non possiamo sfuggire dal farci carico, come parlamentari, della nostra quota parte di responsabilità.

65 risposte a “Il mio voto di fiducia”

  1. Lea ha detto:

    Avresti dovuto votare pensando agli elettori chi rappresenti: non e’ credibile che percentualmente equivalgano al solo Civati.

  2. pietro_d ha detto:

    bell’amico ha Civati…

  3. Mary ha detto:

    Carissimo Scalfarotto, le vorrei dire con umiltà e rispetto anche per la sua posizione che risalire il fiume delle cause è invece cosa estremamente sensata soprattutto per rispetto di chi (come me) si è recata/o fiducioso a votare alle primarie (tutte e tre!!!), ha difeso questo partito davanti a tutti gli amici e le amiche che a questo giro (e al prossimo ancor più sicuramente) dal pd son passate/i a votare i 5 stelle o SEL…dopodichè voglio vedere come ci spiegherete tutto quello che accadrà (perchè accadrà) sia in quanto a perdita di consensi che in quanto mi spiace a “malgoverno”(non me lo auguro ma temo così sarà visti i coinquilini)…comunque al momento ringraziate Civati se io (non dico tutti certo ma io di sicuro) sono ancora qui ad ascoltarvi e a sbattermi per rispondere e comunicare con voi…sul rivotarvi onestamente vedremo (ho 42 anni e vi voto nelle varie forme dal mio primo voto….essere perlomeno offesa mi pare il minimo)…grazie Mary ps:diritti civili? me lo auguro …

  4. Ale Heineman ha detto:

    Gentile Ivan Scalfarotto,

    non condivido. Chiedersi i perché delle scelte consapevoli non significa farsi domande contrafattuali su eventi non pienamente controllabili. Chiedere “Perché non ne abbiamo discusso?” è sostanzialmente diverso dal chiedersi “E se avesse vinto Renzi?”. L’ultima rispecchia un dubbio, legittimo, ma poco fertile. L’altra è una riflessione che chiama in causa la propria coscienza e le strutture democratiche all’interno di un partito.

    Su un altro versante, lei oggi ha detto (lo vedo su FattoTV) che si sente come un deputato tedesco a votare la Grosse Koalition. Con tutto rispetto, della politica tedesca non puó aver capito molto, esendo questo un paragone che non sta in piedi, neanche ne avesse tre di gambe:

    1) nel 2005 in Germania matematicamente non vi era alternativa fattibile alla coalizione CDU-SPD,perché non vi furono altre maggioranze fra due partiti (ed è piú facile fare una coalizione in due che in tre – tranne in Italia dove ci piace l’ammucchiata).

    2) i democristiani tedeschi si distinguono dal PdL non solo per concetto dello stato e di legalità, ma anche per pragamtica: Non troverá pluriimputati, pluricondannati, ex squadristi fascisti e un presidente al quale il partito letteralmente appartiene.

    3) spiace dirlo, ma anche il PD è ben diverso dal partito socialdemocratico tedesco, sia per la sua eterogeneità ideologica molto maggiore, sia per strutture interne. Perchè la democrazia all’interno di un partito non si fa solo con le primarie. Tanto per dirne una: La SPD sulla Grosse Koalition ci ha votato prima di andare al governo, in un congressoregolare, con la direzione nazionale e deputati eletti dai circoli e gruppi regionali. Non mi pare che nel PD avessimo assistito a un operazione simile in questi giorni.

    Lei di queste differenze fondamentali tra la situazione tedesca e quella italiana forse non aveva conoscenza (e allora in futuro forse fará a meno di ribadirle). Forse invece ne aveva, e allora il suo sarebbe da considerare un tentativo piuttosto torbido di conferire una normalità mitteleuropea a un atto inaudito.Ci ripensi.

    Cordialmente

    Alessandro Heinemann
    elettore PD e tesserato SPD

  5. Ghiazza Gianfranco ha detto:

    Sono sostanzialmente d’accordo con te .. ma a scanso di equivoci e per avere un paracadute quando (non spero ma penso) presto il Padrone del PDL deciderà di staccare la spina, abolite subito il Porcellum tornando al Mattarellum.. che almeno aveva il vantaggio di rappresentare i cittadini….

  6. Luigi Spagnolo ha detto:

    Complimenti per l’alto senso di responsabilità nei confronti della Nazione.
    D’ora in poi la chiameremo Scilipototto .

  7. alessandro riccio ha detto:

    Signor Scalfarotto, lei votando oggi la fiducia a questo governo commette un grave errore politico.
    la invito a rileggere con attenzione quanto le scrive Heinemann
    ci ripensi

  8. manuela ha detto:

    Condivido ogni singola parola. Grazie

  9. ilCamillo ha detto:

    Proprio pensando a noi oggi, ahinoi, si doveva votare. Ora si deve vigilare. Personalmente mi fido di più di chi ogig si assume la responsabilità di fronte a condizioni difficili, piuttosto a chi, nel momento della prova, del tentativo, della possibilità, al posto del cambiamento predicato, si rifugia ‘nell’usato sicuro’. Scusate, ma Civati ha molto da spiegare a noi che chiedevamo il cambiamento e non abbiamo ancora capito (?) i motivi per cui lui non l’ha sostenuto ai tempi delle primarie.

  10. guido ha detto:

    Condivido il metodo con cui hai deciso di votare la fiducia. Fare o non questo governo è una scelta che riguarda la situazione attuale del Paese e quello che, al meglio delle nostre conoscenze e valutazioni, potrà essere il suo futuro. Ha ragione lo Heinemann nel dire che non tutte le considerazioni sulla genesi della situazione attuale sono ugualmente controfattuali, dunque non verificabili. Si tratta però in ogni caso di considerazioni che riguardano altro, non la concreta scelta attuale. Attualmente, pare di capire, l’alternativa è tra questo governo e le elezioni. Non vorrei essere nei panni di un parlamentare Pd. Quello che si può fare, in ogni caso, è lavorare, da domani, sul progetto di costruzione di un partito riformista e laico, orientato al cambiamento. Si può anche, come dicevi, operare in Parlamento per determinare una situazione più avanzata, ad esempio sui diritti civili. Si può evitare – forse – che il Pd vada al prossimo congresso con migliaia di tesserati fantasma provenienti da regioni dove, stranamente, non è votato. Quindi, insomma, buon lavoro, ce n’è parecchio ..

  11. Marco ha detto:

    Condivido, e soprattutto penso che noi elettori di centrosinistra (circa 9 milioni) dovremmo essere più generosi e smetterla di sentirci ognuno “la base”. Discutere si, ma minacciare ad ogni scelta di andar via, di strappare la tessera, di non votare più è egoista ed infantile. Troppo facile scaricare le colpe su Bersani e il gruppo dirigente. Facciamo un bell’esame di coscienza e cerchiamo di contribuire a costruire un partito e non a demolirlo!

  12. Lilith ha detto:

    trovo questo post abbastanza vergognoso. risalire alle cause un esercizio pericoloso??? per voi, certo. tutta colpa del fatto che non si è appoggiata la sfida di Renzi al rinnovamento???? ahhahaha ma cos’è una barzelletta….se c’è una cosa che in tutto questo periodo è emersa chiaramente è proprio che Renzi, calata la maschera, di rinnovamento non ha assolutamente nulla. Evviva il cerchiobottismo, evviva la vostra squallida nuova democrazia cristiana!! Avete vinto!! ma solo per ora.

  13. Luca ha detto:

    Risalire la corrente degli errori sarebbe invece utile. Fingere di non capire che la scelta di Renzi avrebbe modificato tutto il quadro politico , come fanno molti elettori pd che oggi sono così indignati, è la dimostrazione che il problema non sta tanto nel partito quanto nei suoi elettori. Renzi avrebbe dato al paese finalmente un partito socialdemocratico moderno del quale si sente la mancanza. Ora è inutile piangere per le larghe intese. Purtroppo c’è un’immaturità, anche generazionale, nella presunta “base”della quale non riusciremo mai a liberarci. Io spero sempre in un partito, magari più leggero, ma proiettato verso il futuro, ma temo di dover aspettare troppo…nel frattempo Berlusconi, giustamente, vince e convince.

  14. @Loreciuffre ha detto:

    Avreste dovuto parlare tutti con i 5 stelle, se l’obiettivo era davvero quello. Bersani è stato pessimo (brav’uomo) nei rapporti. E voi tutti l’avete lasciato chiudersi in se stesso, da solo contro i giaguari che l’hanno sbranato. Presuntuoso. Onesto? E che dire delle regole delle primarie per ostacolare Matteo Renzi? Ora speriamo che vi difendiate un po’ meglio dai giaguari…buon lavoro.

  15. Giuseppe ha detto:

    Caro Ivan chi ti scrive è un volontario,uno di quei volontari che hanno dedicato 50 anni della loro vita al partito e che adesso si sente umiliato nel sentire che un giovane come te,si dice entusiasta per avere votato la fiducia a questo”Governo”Spero solo che Civati non sia come te e che ci salvi da questa “Fine”ingloriosa a cui ci vogliono portare tutti quelli che la pensano come “TE”
    Un volontario deluso e che non voterà mai più per un PD con questa classe dirigente!!!!

  16. […] compromesso che questa legislatura nata male permetteva. Fra il dissenso coerente di Civati e la ragionevolezza sofferente di Scalfarotto, questa volta scelgo il […]

  17. Giorgio ha detto:

    Ha ragione Civati. Io credo che l’80% degli elettori del PD la pensi come lui.

  18. Xenia ha detto:

    Anch’io condivido ogni tua singola parola. Grazie. Quando il “lavoro sporco necessario” lo fanno i nostri compagni, “ci si può permettere il lusso anche di fare gli idealisti” ed essere applauditi. Bravo Ivan ti apprezzo molto!

  19. Anita Sonego ha detto:

    Certo che un voto a questo governo che non ha nemmeno nominati i DIRITTI civili, e proprio da uno come te che è stato eletto per difenderli non ha nessuna possibilità di trovare una qualche minima giustificazione!

  20. Lilith ha detto:

    ma a chi la vuole raccontare questa storiella?
    Civati “DICE che non c’è stato dibattito”….ah lo dice lui? perché non è vero?!? Avete deciso collegialmente di correre da Napolitano ad implorare di porre rimedio alla vostra inconcludenza e di passare dal “mai con Berlusconi” al super governo Letta-Alfano? La cancellazione dell’Imu a giugno era nel vostro programma?
    ma un po’ di onestà intellettuale le è rimasta?
    e poi questo ridicolo mantra del “ah, se ci fosse stato Renzi…”
    …a parte che coi se e coi ma non si fa la storia e sarebbe tutto da vedere, con Renzi sicuramente si guadagnavano alcuni voti ma se ne perdevano anche tanti, lo dice una che non ha votato pd (per la prima volta dopo tanti anni) ma ha votato sel al senato per rischio ingovernabilità…con Renzi premier non avrei votato neanche la coalizione!!!!
    I motivi della fuga dell’elettorato non sono certo da attribuire esclusivamente a Bersani…troppo comodo trovare sempre un capro espiatorio per auto assolversi.
    Le colpe sono collettive e Renzi non rappresenta certo il colpo di spugna che le cancellerebbe. O lo capite e iniziate ad essere onesti con l’elettorato nel fare una sana autocritica, oppure continuate a chiudervi tra voi raccontandovi le vostre storielle, ma non ce le venite a raccontare a noi che abbiamo occhi per vedere, testa per pensare e tanto spirito critico!
    Oltre il danno pure la beffa no!!!!!

  21. Lilith ha detto:

    Sottoscrivo il commento puntuale e (per lei) disarmante del sig. Heinemann!

  22. Jacopo ha detto:

    lilith mi ha tolto dalla bocca ogni singola parola. effettivamente non si capisce perchè scalfarotto continui a insistere con questa linea di ragionamento. o crede davvero a quel che dice, oppure ci sta beatamente coglionando; entrambe le ipotesi sono molto plausibili, ed entrambe decisamente sconfortanti…

  23. Giu ha detto:

    Condivido in pieno quanto detto dal sig. Heinemann. Con oggi si è sancita definitivamente la scomparsa del PD che si appresta a realizzare il programma del PDL con i suoi voti, dandogli anche l’alibi della corresponsabilità. Il PD oramai è un partito fatiscente, visti i primi atti concreti (ma anche molto simbolici) che questo governo, fintamente di coalizione, si appresta a varare. Complimenti! Un governo fatto non per responsabilità, ma per pura incapacità di difendere le proprie idee, dimostrata peraltro ottimamente dalla campagna elettorale.

  24. Alessandro R ha detto:

    Condivido pienamente lo splendido commento del Sig.
    Alessandro Heinemann
    elettore PD e tesserato SPD………..e lo ringrazio!

    Ah ON. Scalfarotto,la invito a fare un giro nel blog di Civati,si respira un aria
    salubre…………..sai mai che possa contagiare!

  25. Valerio ha detto:

    Caro Ivan,

    dovevate votare Rodotà ed assumervi il rischio della caduta se il M5S non avesse sostenuto il governo. Legge elettorale e di nuovo al voto. Questo Paese non ha un governo degno di questo nome da decenni, non sarebbero stati 2 o 3 mesi a cambiare le cose, nel bene o nel male. Avete sbagliato, punto. E vi siete messi nella condizione di dover per forza arrivare al governissimo. Con Berlusconi che se la ride. Io non ne posso più di vederlo ridere. Non ne posso più. Le prossime elezioni le vincerà il PDL, e lo sapete già, Ma va bene così. Applausi. Ivan, io ti ho sentito parlare dal vivo, non condivido la tua linea politica ma mi sembri una bravissima persona. Riabbraccia Civati, ha ragione lui.

    Un abbraccio da uno che non ne può più.

  26. real ha detto:

    I diritti civili sone in buone mani. Praticamente, sono in mano a Gasparri e Giovanardi, complimentoni.

  27. AndreaB. ha detto:

    Condivido integramente.
    In particolare condivido queste due righe:
    “Alla fine il compito di chi sta in parlamento è quello di farsi carico dei destini del Paese. Anche quando, nell’immediato, è impopolare”

  28. Antonio Romeo ha detto:

    condivido ogni tua singola parola. Grazie. Quando il “lavoro sporco necessario” lo fanno i nostri compagni, “ci si può permettere il lusso anche di fare gli idealisti” ed essere applauditi. Bravo Ivan ti apprezzo molto!

  29. Katherina ha detto:

    Sul fronte dei diritti civili la nascita del nuovo governo non sembra promettere nulla di buono. Almeno da certe dichiarazioni… Quando ancora il governo incaricato attende di ricevere la fiducia dal Senato c’è chi nel centrodestra mette subito le mani avanti e dichiara “Se la componente Pd di questo esecutivo volesse proporre le unioni civili o il cambio della legge 40 -ha affermato Giorvanardi- sarebbe come se il centrodestra proponesse la responsabilità diretta dei giudici, una cosa dal nostro punto di vista assolutamente legittima, ma che impedirebbe di andare avanti”. Se questo è il buongiorno del mattino, preferisco non vedere la fine della giornata. Spero tanto di sbagliarmi e che alla fine non si sacrifichi i diritti sull’altare della governabilità.

  30. Luca ha detto:

    Caro Ivan, vederti votare la fiducia a un governo simile è un’umiliazione forte per chi, come me, ti segue e ti apprezza. Ti esprimo tutto il mio disorientamento e l’insoddisfazione per le tue giustificazioni.
    Luca

  31. Enrico ha detto:

    Caro Scalfarotto,
    è da tempo che non condivido quello che dice, ma non pensavo che potesse arrivare ad un simile livello di disonestà intellettuale.
    Paragonare quanto successo due settimane fa a quanto avvenuto durante le primarie Renzi-Bersani è, infatti, semplicemente fellonesco.

    Nel primo caso c’è stato un vero e proprio tradimento della linea politica che Bersani, che era ancora segretario, aveva impostato. Che era “governo del cambiamento, mai con Berlusconi.

    Voi avete votato questa linea in direzione, poi dal giorno dopo avete lavorato per abbatterla, portando giù con essa anche Bersani.
    E il primo a farlo è stato il suo capocorrente Renzi, quando disse che bisognava fare l’accordo con Berlusconi.

    Quello che è successo alle primarie, invece, non c’entra proprio nulla.
    Le avete perse, ecco cosa è capitato. E le avete perse perché non avete fatto altro che sputare sul partito e sulla sinistra, disprezzandola, irridendola, umiliandola, presentandovi come gli unici fighi in un mondo dove nessuno capisce un cazzo e tutti guardano al passato.

    Questo avete fatto passare come messaggio, e per questo la maggioranza degli elettori PD, che sono ancora di sinistra, non vi ha votato.

    E guardi che Renzi, che è cinico ma della vostra banda è di gran lunga il più intelligente, queste cose le ha capite benissimo. Infatti, ci faccia caso, delle cagate di Ichino non ne parla più, mentre parla sempre di un piano per dare lavoro. Lo chiama “job act”, ma di fatto è quello che diceva il sovietico Fassina.

    Riguardo al voto di fiducia io non contesto il suo voto in aula, ma il fatto che nel gruppo vi siate tutti sdraiati sull’indicazione che veniva dall’alto. Potevate opporvi, e poi, constato di essere minoranza, adeguarvi. Ma capisco che sia meglio nascondersi nel mucchio: vuoi mettere la comodità?

    Comunque, mi dispiace davvero per come si è ridotto. Una volta era una frizzante voce critica. Oggi è una pecora disciplinatamente in fila dietro al suo capo-corrente. Auguri.

    P.s. Che differenza tra Civati, eletto con le primarie. e lei, nominato dai giochi di Palazzo…

  32. Federico ha detto:

    Condivido ciò che ha scritto Scalfarotto in questo post. E mi rivolgo a tutti i militanti che scrivono, in sostanza, “Dovevi fare come Civati”. Come volete, se i parlamentari del PD facevano come Civati oggi si sarebbe decisa la data delle urne, e dubito che dopo i disastri combinati dalla classe dirigente PD (che Civati non ha mai attivamente cercato di contrastare, mentre Renzi riceveva ogni reazione isterica soltanto dicendo che era ora che qualcuno si togliesse di torno dopo quello che ha combinato in vent’anni) non abbiano spianato la strada a Berlusconi. La scelta, per quanto infelice, dopo il dialogo con deputati che credevano che in America sia di uso comune mettere microchip sotto la pelle delle persone (M5S), era questa: o larghe intese oggi, o Berlusconi fra tre mesi. Civati mi è sempre piaciuto, ma oggi credo sbagli, non perchè il centrodestra sia il “bene assoluto”, anzi. Ma perchè di alternative non ne vedo.

  33. Federico ha detto:

    Correggo: non si sia spianata la strada a Berlusconi

  34. diaba b ha detto:

    lei signor Scilipototto (copyright Luigi Spagnolo) non mi rappresenta, nessuno di voi mi rappresenta più. BRANCO DI VENDUTI E INETTI

  35. massimo ha detto:

    Bravo! Te lo dico di cuore. Compito di un politico e’ valutare razionalmente le conseguenze delle proprie decisioni. Non ti pago per avere l’onore di essere in pace con la tua parte emotiva ma per assumerti l’onere di seguire la tua ragione. Non e’ facile, infatti non e’ un lavoro per tutti. Son contento di averti eletto.

  36. Mauro ha detto:

    Spero che con la stessa lungimiranza con cui oggi hai dato la fiducia la toglierai nel momento in cui dovessi capire che il governo Letta è una squallida replica del governo Monti.
    Vedi il balletto sull’IMU…

  37. giovanni ha detto:

    Non mi hai convinto. Non per la scelta di votare la fiducia, ma per le giustificazioni. Fare come Civati, risalire alle cause che hanno generato l’attuale situazione politica è doveroso. Poi, magari, si manda giù il boccone sgradito, ma in piena consapevolezza.
    Il blocco del partito che ha impedito il rinnovamento con le primarie, sbarrando la strada a Renzi, è lo stesso che blocca, oggi, ogni cambiamento nel Pd.

  38. gustavo ha detto:

    Evviva!
    Abbiamo un governo!
    Un governo di centro-destra, che fa cose di centro destra ed e’ diretto, dietro le quinte, dall’eterno moribondo Silviuccio Berluskello, lider maximo del Centro-Destra.

    Ma cosa ha fatto l’eterno moribondo per meritarsi questo trionfo?

    Non ha fatto praticamente nulla: Il Berluscon ha solo deciso di “salire” di nuovo in politica dopo un anno e mezzo di Teutonico Super-Montismo responsabile di un milione di disoccupati in piu’.
    Da bravuomo appassionato di politica deve aver pensato che qualcosa bisognava fare per fermare la corsa verso il precipizio e si e’ messo a girare l’Italia dicendo che bisognava rilanciare l’economia e abbassare le tasse.

    Poi, incoraggiato da un sostanzioso bottino elettorale, il Berluskino si e’ messo da parte dicendo che per salvare il paese ci voleva un governo di grandi intese che puntasse sul rilancio dell’economia, la detassazione e le benedette riforme di sempre.
    Ed ha lasciato fare ai post-comunisti del PD e ai nuovi fascio/qualunquisti/nihilisti del Guru Genovese perche trovassero, dal momento che le sue proposte gli facevano schifo, la quadratura del cerchio.

    Per trovare la quadratura del cerchio, dimostrando di essere poco ferrati con la geometria, i primi si sono spappolati, confermando la teoria che il potere logora chi non ce l’ha o chi ne fa un uso sbagliato; i secondi, confermando le preoccupazioni della vigilia, si sono rivelati per quello che sono: analfabeti della politica e “branco di manipoli” che stanno trasformando il Parlamento in un’Aula “sorda e grigia” dove sparano caxxate qualunquiste ogni volta che si trovano un microfono sotto il becco.

    E cosi, solo lasciando che gli altri giocassero fino a sbattere la testa contro il muro, seduto sulla sponda del fiume aspettando con pazienza maoista che i cadaveri dei nemici gli passassero davanti e che un centinaio di smarriti e indecisi avversari fosse illuminato sulla via di Damasco (101 per la,precisione), il Berluscaxxo si e’ trovato di nuovo “Primo Ministro Dietro le Quinte”, una carica nuova nel panorama democratico occidentale se si eccettua quella ufficiosamente ricoperta dal magnate dell’editoria, Rupert Murdoch, che per mezzo secolo ha fatto e disfatto i governi britannici vendendo giornaletti come il Sun.

    Per il Corriere, la Repubblica, il Fatto Quotidiano, Dario Fo, Gino Strada, i Santoro, i Travaglio, le Annunziate, i Mentana, i Celentano, i Saviano etc. etc . etc…….non poteva andare certo peggio di cosi.

    E tutto per colpa del Berluschizzo che testardo come un somaro non vuol smetterla di “salire ” in politica e togliere agli altri la palma della vittoria.

    Questa volta e riuscito perfino a rompere le file del nemico servendosi di un battaglione di 101 “voltaggana” per sbaragliarlo e distruggere una volta per tutte “la gioiosa macchina da guerra” che era salita (e discesa) nelle valli della politica sempre marcianfo con asburgica “orgogliosa sicurezza”.

    Il bello della Politica e’ che riserva sempre delle sorprese.

  39. Ernesto ha detto:

    Eh cari lettori ed elettori di Scilipototto ma cosa pensavate ? Di trovarvi davanti ad un altro Civati? Per cortesia se dovete credere nelle favole e se vivete a Milano fatevi un giro al Disney Store di corso Vittorio Emanuele altrimenti acquistate in libreria i racconti dei fratelli Grimm.
    Questi almeno hanno spesso un lieto fine ma se va avanti così il PD avrà solo la fine.
    Beh una certa coerenza a Scillipototo bisogna riconoscerla : il ritorno del Cavaliere (non quello delle fiabe eh :-))
    🙂

    Auguri e sogni d’oro.

  40. Jacopo ha detto:

    un altro commento che dice tutto quel che penso anch’io: quello di enrico! l’impressione è che rispetto al grosso della vostra base siate su un’altra galassia. sveglia, perchè forse è già troppo tardi…

  41. ROSSELLA ha detto:

    Io sono un po’ confusa: credevo che il Nano fosse Berlusconi, ma vedo che dall’altra parte della barricata non eccellono in statura.

    A dirla tutta con franchezza mi sembra che il Vecchio Nano abbia di fronte dei nanerottoli.

    Che sia per questo che vince sempre?

    Da qualche ora, ad offrire al Nano per antonomasia (quello cui siamo abituati da un Ventennio) la maggiornaza assoluta alle prossime vicinissime elezioni e’ arrivata, su un vassoio d’argento, la nomina fresca fresca di un Ministro italo-nigeriano il quale, senza peli sulla lingua, ha subito riportato alla ribalta la vecchia proposta di Bersani riguardo la cittadinanza ai nuovi italiani.

    Una proposta che se ne stava addormentata in attesa di tempi meno difficili e delicati per essere discussa: cioe’ quando, piano piano, si spera, si fosse avviato a soluzione il problema dell’immigrazione clandestina, con gli sconquassi economico-sociali che crea (basta osservare Spagna, Francia, Inghilterra, Olanda eccetera) , con i spaventosi abusi assistenziali che indirettamente determina e le ripercussioni sulla criminalita’ che diventa una strada obbligata di sopravvivenza per la mancanza di un lavoro onesto, protetto e retribuito a norma di Legge.

    Che per fare questo governo si dovesse dare un contentino anche a Bersani che per due mesi ha fatto perdere all’Italia un punto di PIL perche’ voleva fare il governo con quel fascistello della Rete che tappa la bocca ai suoi militanti che devono solo “credere, obbedire e combattere” ascoltando soltanto la Voce del Padrone (ma non erano i Berluscones quelli che facevano cosi?), si puo’ anche capire; ma che la Sinistra continui a darsi zappate sulle caviglie e picconate sui denti e’ ormai un problema da sottoporre allo psichiatra.

    ,

  42. Fabrizio ha detto:

    Caro Onorevole, se lei avesse votato come Civati, forse oggi avremmo Prodi o Rodotà presidente, un governo con M5S per fare le riforme che non si faranno MAI con il PDL.
    Che delusione vedere che non vi vergognate di dare delle giustificazioni che umiliano l’intelligenza di chi vi ha votato.
    Non ho parole.

  43. cinghiale ha detto:

    Mai votato Pd, quindi chiedo scusa se mi intrometto in questo spazio. Ma che due maroni questa storia del ‘non si può tornare alle urne altrimenti il risultato sarebbe lo stesso’. A parte che dubito fortemente che il risultato sia esattamente lo stesso (qual è il teorema? se voti con lo stesso sistema elettorale a breve distanza di tempo hai sempre lo stesso risultato? In Grecia nel 2012 non è successo, per dire) ma se nel novembre 2011 si fossero indette le elezioni intanto il Pd probabilmente avrebbe avuto meno problemi ma – sopratutto – non ci facevamo un anno di Monti con gli esiti disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti. E allora la soluzione qual è? Votare un governo simil-Monti ma senza Monti, visto che a livello finanziario la situazione sembra migliorata e quindi ci si può rimettere la faccia. In un partito serio e non in un budino come il Pd attuale dopo la bocciatura di Prodi si andava avanti a oltranza con quel nome, senza paura. Ci hanno messo 23 scrutini a eleggere LEone e perchè mai questa volta c’era il panico se non si votava subito il Presidente?

  44. […] un fallimento, e i fallimenti hanno conseguenze, anche pesanti, sulle scelte che poi si prendono non per la propria coerenza ma per il proprio Paese. Sono conseguenze pesanti anche perché offrono all’avversario politico naturale, con cui il […]

  45. Silvia74 ha detto:

    In pratica, il problema era non prendersi la responsabilità di rimandare il Paese alle urne domani?
    Giusto, molto meglio rimandarcelo il giorno successivo, quando Berlusconi farà cadere il governo (le minacce sono iniziate che ancora dovevano votare la fiducia al Senato) dando ovviamente la colpa a noi perché non siamo stati collaborativi (e visto che a quanto pare le nostre capacità di contrattacco sono pari a zero, finiremo pure per chiedergli scusa), e intanto lanciare anche il bel messaggio che hanno fatto bene, anzi benissimo, quelli che nel PD hanno sempre remato nella direzione del governissimo, perché tanto da noi si urla e si strepita il dissenso, ma poi si torna tutti in riga per ‘senso del dovere’. In pratica, come affossare l’ultimo barlume di speranza per il partito senza nemmeno avere come contropartita la salvezza – così la si spaccia – dell’Italia (a meno di fare le porcate decise da Berlusconi e a quel punto scusate, ma si vada al voto, vinca lui e le porcate se le faccia da solo, almeno non saremo completamente complici).
    Federico, io non volevo che i parlamentari del PD facessero come Civati, semplicemente perché se fosse stata possibile la realizzazione di un simile ideale, nemmeno saremmo arrivati a questo punto (non ci sarebbe stato il tradimento e l’affossamento di Prodi, per dire, e nemmeno la malsana idea di proporre al PDL una rosa di candidati alla presidenza della Repubblica senza aver consultato gli altri rappresentanti PD ed i propri alleati politici… giuro che quel giorno mi sono vergognata come poche altre volte nella mia vita: si ha così poco rispetto dei propri alleati? come lo si considerava SEL? un accessorio? un soldatino pronto a scattare sull’attenti ed obbedire ad ogni scelta del PD?). Quello che volevo era che i 50 dissidenti avessero tenuto la linea per dare un segnale a chi ha tradito il mandato elettorale. Seriamente: se non avessero votato la fiducia, pensate che il governo non sarebbe passato? I voti li avrebbe avuti comunque, poi dopo si poteva parlare di valutare i singoli provvedimenti… invece si è voluto dare un messaggio di ‘unità’. Unità di cosa? Del partito? Vi prego, ditemi di no perché mi metto a ridere, sarebbe solo ipocrisia. Del Paese? Beh, in effetti dire che andiamo d’amore e d’accordo col PDL che ci minaccia di far cadere il governo ancora prima di fiduciarlo non ci fa sembrare tanto ipocriti, quanto masochisti. Il messaggio forte e chiaro che arriva è invece quello del ‘tanto rumore per nulla’. Ecco perché non riusciamo mai a vincere le elezioni: perché ci si indigna, si alza la voce, si incita al rispetto dell’elettorato… e poi ci si uniforma e ci si piega. Forse è vero che di alternative non ce ne sono, ma se davvero fosse così sarebbe solo perché il PD ha fatto di tutto per mettersi in questa condizione. E mettere la testa sotto la sabbia, usando la scusa del ‘faccio quel che devo’, significa che non si è imparato dagli errori e che potrebbero ripetersi. E non lo voglio: io ho votato un altro partito e come me altri 9 milioni di persone. Non sono stata io a demolire questo partito, non sono stata io a tradire le promesse fatte, in tanti elettori abbiamo continuato a difendere Bersani e il PD anche quando oggettivamente nemmeno noi sapevamo più che inventarci per giustificarli… io sono ancora qui e voglio ricostruire quel partito. Ma se davanti a questa volontà i parlamentari fanno spallucce usando lo scudo della responsabilità, allora non andiamo da nessuna parte.

    ps. “Io dico che risalire alle cause che ci hanno portato al bivio di oggi, il bivio quotidiano e inevitabile di chi fa politica, è un esercizio pericoloso.” Io invece dico che non farlo è troppo comodo.

  46. Ste ha detto:

    Mi dispiace tanto, ma non mi ha convinta: il problema è sui metodi, non sui nomi. Credevo le stessimo a cuore noi e non la disciplina di partito (che già il termine dovrebbe dare la stura ad oceani di dubbi)

  47. […] secondo è Ivan Scalfarotto, vicepresidente dell’assemblea del PD. Scalfarotto afferma che venire a patti con quella parte politica che per storia e cultura gli è tanto distante, causa […]

  48. Giuseppe ha detto:

    Civati ha sempre vissuto di politica (come i “vecchi politici” che dice di contestare), non ha mai lavorato un giorno. Io sono di Monza e lo conosco bene. Si è permesso di dissentire al Governo Letta, così ha preso il consenso degli elettori di sinistra, perché tanto si sarebbero sacrificati gli altri. Se il suo dissenso avesse voluto dire dimettersi da parlamentare, secondo voi lo avrebbe fatto? In fondo il suo dissenso non gli è costato nulla e gli è valso tanto. Una chiara strategia. Facile così. Fatelo tutti la prossima volta… poi vediamo come andrà a finire, ma tanto… No, che non lo avrebbe fatto se avesse dovuto rimetterci i privilegi che ha e l’incarico da parlamentare! Pensateci e rifletteteci un secondo.

  49. Giuseppe ha detto:

    La responsabilità non paga. Ivan, io sono orgoglioso di ciò che hai fatto, assieme a tanti altri parlamentari che vogliono cambiare questo PD. Avete votato per un Governo a cui, adesso, non vi era alternativa. E’ facile” farsi belli col sedere degli altri” e dichiararsi contro quando non ci si rimette nulla. Se il risultato è questo allora ti dico: “basta essere responsabili, non solo non paga, ma si guadagnano anche gli insulti”. Avete portato avanti un’azione di responsabilità ma che non ha pagato, molti non l’hanno apprezzata, e vi ha alienato diverse simpatie tra gli elettori di centrosinistra. La prossima volta seguite di più il vostro tornaconto personale, come ha fatto Civati. Non sarà la strada moralmente corretta, ma è quella più conveniente!

  50. umanesimo ha detto:

    ma ti importa qualcosa di chi ti ha votato?
    ti importa qualcosa dei tuoi elettori?
    la bindi è stata molto più coerente di te e ne è uscita pulita da questa storiaccia, tu usi tante belle parole, ma nello specifico, ti sei comportato in modo vergognoso.

  51. Sebastiano Casablanca ha detto:

    Non contesto la sua scelta di votare si alla fiducia, quello che mi lascia molto ma molto perplesso sulla sua buona fede é la velata contro-accusa a Civati di essere “colpevole” di non aver votato per Renzi alle primarie. Sa come si dice, scusa non richiesta é autoaccusa manifesta. Ho votato Renzi alle primarie per dare un segnale alla casta del partito e far capire che la base ne aveva abbastanza. I comportamenti di Renzi successivi alle elezioni mi hanno fatto capire perché Civati non lo abbia appoggiato. Renzi é certamente una persona vivace e intelligente, ma é dominato da un’ambizione personale sconfinata. Sono convinto che Renzi sia tra gli artefici del vile No a Prodi. Se lei, on. Scalfarotto, é veramente in buona fede, allora rifiuti la collaborazione in Sicilia di Davide Faraone, il cui spirito clientelare fu smascherato da Striscia la Notizia durante le primarie a sindaco di Palermo, se no penso che fra i No a Prodi ci sia stato anche il suo.

  52. Meursault ha detto:

    Scalfarotto fa la genuflessione quando entra in parlamento? Aspetta ansioso la visita del santo padre e al momento opportuno sussurrerà all’orecchio pontificio: “sua maestà non si preoccupi il pericolo diritti ai gay è scongiurato, democristiani fino alla fine e fedeli al vessillo”. Non le chiedo nemmeno più di dimettersi, sì è già dissociato dalla sua vecchia personalità, quindi appartiene a tutti agli effetti al Pd. Auguri a lei e a tutti noi che, con gente come voi in parlamento, ne ha davvero bisogno.

  53. Silvia74 ha detto:

    Giuseppe, non so… vedremo… secondo me il ‘posto di lavoro’ ce l’ha più solido Scalfarotto che Civati, e proprio per quanto successo in questi giorni. Della simpatia degli elettori di sinistra sai cosa te ne fai, se hai tutta la dirigenza del partito contro o comunque al momento cruciale tutti tornano sui loro passi e ti lasciano solo a tenere la linea? E dell’opinione degli elettori di sinistra, di quelli che dovrebbero essere i suoi elettori, questa dirigenza ha già ampiamente dimostrato di fregarsene sufficientemente…

  54. Attilio ha detto:

    Caro Ivan
    purtroppo non concordo con te sia per il voto dato a Napolitano, sia per la fiducia a Letta. Al contrario sottoscrivo in toto quanto detto da Pippo Civati. Secondo la tua logica di volta in volta voterai per il male minore lasciando l’iniziativa a Berlusconi. Così domani. quando vorrà fare saltare il banco, voterai per l’abolizione dell’IMU. piuttosto per il congelamento dell’aliquota IVA, darai spazio a Berlusconi per la mini bicamerale, sapendo che opererà solo per affossare la giustizia e non per fare riforme vere….No io non ci sto e spero o che il PD diventi davvero un partito laico e riformista oppure che le strade si dividano.

  55. Sciltian Gastaldi ha detto:

    Io avrei votato come Pippo Civati, ma su una cosa sono d’accordo e l’ho scritto (anche a Marco Travaglio, che come spesso succede non è d’accordo con me): Enrico Letta ha fatto una buona squadra, dato il contesto e le circostanze. Non solo Kyenge e Idem, ma anche Bray alla Cultura, Carrozza alla P.I. e Bonino agli Esteri. Spero solo che non sia l’anticamera di un’amnistia pro-Berlusconi.

  56. Francesco Arosio ha detto:

    Silvia74 allora, forse, non hai chiaro il “fenomeno” Civati. Ti faccio brevemente un riassunto delle ultime puntate. 1. Lui fu il consigliere regionale che partecipò al sondaggio dell’Espresso qualche anno fa. Prese tantissime preferenze e se non ricordo male si classificò al secondo posto, facendo gran scalpore in tutta la nazione. Peccato che i voti per lui arrivavano tutti dagli stessi IP! Ma l’Espresso è uno di quelli che “spinge fortemente” Civati (e non è il solo). 2. Congresso. Civati era sulle posizioni di Franceschini e si sarebbe candidato con lui. Chiese a Dario un posto di rilievo. Dario rispose picche ed allora Civati creò la Mozione Marino ( e l’ho sentito dire dalla sua bocca!) e il biondo monzese approdò sulle tv di tutta la nazione. 3. E’ tra i Rottamatori e acquista grande spazio nelle TV, ma quando si accorge che fare il rottamatore gli fa perdere qualche simpatia (ha sfruttato abbastanza la rottamazione ora è tempo di andare avanti) abbandona furbescamente tutti i compagni Rottamatori, per ultima la Serracchiani. 4. Primarie 2012, gli elettori gli chiedono di scendere in campo, ma lui “non ha il coraggio”. Invece non scende in campo volutamente, sa che Bersani vincerà le elezioni (ha tutto l’apparato con lui) ed allora preferisce schierarsi con Bersani (e lo dice anche apertamente). Certo, appoggiando Bersani sa che arriverebbe dritto in Parlamento, e così è stato (alla faccia della rottamazione, del rinnovamento!) Io ho votato la Puppato e mi sarei aspettato che Pippo si schierasse con lei, invece no, ha fatto una scelta di comodo. 5. Gli elettori lombardi gli chiedono di candidarsi alla Regione. Lui tentenna…poi non accetta. Perché sa che il centrosinistra non ha alcuna possibilità di vincere e lui oltre a perdere il posto in parlamento si ritroverebbe in regione (ancora all’opposizione). Così il candidato alla regione lo ha fatto fare ad Ambrosoli…e sappiamo tutti come è andata a finire “Ambrosoli non era il candidato giusto bla bla”….. INVECE IL CENTROSINISTRA SAPEVA GIA’ DI PERDERE IN LOMBARDIA, PER QUESTO HA RITIRATO TUTTI I CAVALLI DI RAZZA. Ecco due informazioni su chi è Civati, che ha più appoggi ed aiuti (potenti) di quanto tu immagini e di quanto molti possano immaginare! Un giorno te ne accorgerai. Io di lui ne ho abbastanza, ho avuto l’occasione di conoscerlo da vicino. Mi è bastato.

  57. Francesco Arosio ha detto:

    Silvia74 allora, forse, non hai chiaro il “fenomeno” Civati. Ti faccio brevemente un riassunto delle ultime puntate. 1. Lui fu il consigliere regionale che partecipò al sondaggio dell’Espresso qualche anno fa. Prese tantissime preferenze e se non ricordo male si classificò al secondo posto, facendo gran scalpore in tutta la nazione. Peccato che i voti per lui arrivavano tutti dagli stessi IP! Ma l’Espresso è uno di quelli che “spinge fortemente” Civati (e non è il solo). 2. Congresso. Civati era sulle posizioni di Franceschini e si sarebbe candidato con lui. Chiese a Dario un posto di rilievo. Dario rispose picche ed allora Civati fondo la Mozione Marino (l’ho sentito dire dalla sua bocca!) e il biondo monzese approdò sulle tv di tutta la nazione. 3. E’ tra i Rottamatori e acquista grande spazio nelle TV, ma quando si accorge che fare il rottamatore gli fa perdere qualche simpatia (ha sfruttato abbastanza la rottamazione ora è tempo di andare avanti) abbandona tutti i compagni Rottamatori, per ultima la Serracchiani. 4. Primarie 2012, gli elettori gli chiedono di scendere in campo, ma lui “non ha il coraggio”. Invece non scende in campo volutamente, sa che Bersani vincerà le elezioni (ha tutto l’apparato con lui) ed allora preferisce schierarsi con Bersani (e lo dice anche apertamente). Io ho votato la Puppato, mi sarei aspettato che Pippo si schierasse con lei, invece no, ha fatto una scelta di comodo. Certo, appoggiando Bersani sa che arriverebbe dritto in Parlamento, e così è stato (alla faccia della rottamazione, del rinnovamento!). 5. Gli elettori lombardi gli chiedono di candidarsi alla Regione. Lui tentenna…poi non accetta. Perché sa che il centrosinistra non ha alcuna possibilità di vincere e lui oltre a perdere il posto in parlamento si ritroverebbe in regione (ancora all’opposizione). Così il candidato alla regione lo ha fatto fare ad Ambrosoli…e sappiamo tutti come è andata a finire “Ambrosoli non era il candidato giusto bla bla”….. INVECE IL CENTROSINISTRA SAPEVA GIA’ DI PERDERE IN LOMBARDIA, PER QUESTO HA RITIRATO TUTTI I CAVALLI DI RAZZA. Ecco due informazioni su chi è Civati, che ha più appoggi ed aiuti (potenti) di quanto tu immagini e di quanto molti possano immaginare! Un giorno te ne accorgerai. Io di lui ne ho abbastanza, ho avuto l’occasione di conoscerlo da vicino. Mi è bastato.

  58. Attilio ha detto:

    Francesco Arosio forse hai sbagliato blog. Civati può essere il peggio del peggio ma ha fatto una scelta coerente con gli impegni presi con gli elettori e di questo ne sono grato. Al contrario Ivan vuole convincerci che lui sì ha operato al meglio, votando prima per Napolitano, poi per l’indecente governo con il PDL. Poiché, e mi scuso per la mia “arroganza”, sono dotato di una normale intelligenza, non sopporto di essere preso in giro. La dimostrazione che il pensiero di Ivan è opaco è quando afferma che non bisogna risalire indietro nei fatti. E no, quei fatti sono stati le basi create dai “misteriosi” 101 (tanto per citare l’ultimo atto) per portarici in questa situazione dove il programma sarà dettato dal PDL e il PD risponderà obbedisco in quanto responsabile.

  59. scalpha ha detto:

    Caro Attilio, non dico e non ho mai pensato che i fatti precedenti non siano rilevanti. Dico che non ti assolvono dall’obbligo di decidere davanti al dato di realtà che ti si para innanzi e di assumertene – soprattutto se sei un parlamentare, messo lì per prendere delle decisioni – le relative responsabilità. C’è una bella differenza.

  60. Silvia74 ha detto:

    Francesco, hai ragione, certi retroscena non li conosco (Civati l’ho ‘conosciuto’ appena dopo le elezioni, seguendo la pagina di uno dei candidati emiliani che avevo votato alle primarie), quindi non ho problema ad ammettere che la considerazione sul ‘posto di lavoro’ è probabilmente sbagliata. Su quanto scritto nella prima risposta però non cambio idea, visto che non è una questione di partigianeria (trovo ridicole le correnti e relative appartenenze, ho sempre guardato alle singole persone), non è “sono dalla parte di Civati” o “sono dalla parte di Scalfarotto”. Guardo ai fatti, c’è stato un cambio di rotta che si cerca di spacciare come inevitabile quando invece è stato abilmente guidato a suon di pugnalate alle spalle seguite da “non c’è tempo per discuterne, l’Italia ha fretta e quindi questa è la nuova linea da seguire, punto”… Oltre all’evidente beffa per l’elettore PD medio, come qualcuno ha fatto notare il concetto della responsabilità ha delle pecche grandi come voragini. Quando si tratterà di IMU cederemo per tenere responsabilmente in piedi il governo? E se lo stesso ricatto lo fanno coi 3 disegni di legge presentati da Scalfarotto, anche quelli si accantonano responsabilmente? Sono piena di dubbi, perché si cerca di farmi intendere che avere un governo è condizione necessaria e sufficiente per fare anche il mio bene, quando invece per me la qualità del governo (che purtroppo non si limita alla qualità dei ministri) è fondamentale.

  61. monica ha detto:

    Curioso che Arosio venga sul blog di un (rispettabilissimo) deputato eletto grazie al suo inserimento nel listino bloccato a spalare mevda su un altro deputato candidato, e poi eletto, non grazie al suo “appoggio a Bersani”, per il quale ha semplicemente dichiarato a posteriori di aver votato, ma grazie a oltre 5000 prefrenze ottenute alle primarie – anche quelle venivano “dagli stessi indirizzi IP”? No, non curioso: nauseante.

  62. Francesco Arosio ha detto:

    Ma insomma ragazzi, non vi siete ancora accorti che questo centro sinistra di accordi con il PDL e con Berlusconi ne fa da anni? E non dico solo D’Alema, che ne ha vantaggi (dato che possiede quote Mediaset), ma non è l’unico. Nel momento in cui si è deciso di andare alle elezioni con il fardello di gran parte della vecchia dirigenza abbiamo firmato la nostra condanna. Con Grillo che spingeva da una parte e Berlusconi che arrivava al galoppo dall’altra pensavate davvero che avremmo vinto sia alla Camera che al Senato? E adesso mi fanno tenerezza quanti nel PD urlano “con Berlusconi mai!”. Se Berlusconi prospera da circa 20 anni è “merito” degli elettori che credono ancora in lui, ma anche di una classe politica di centro sinistra che ci fa credere di essere votata alla sconfitta e all’opposizione per sua stessa natura…. quando invece, nei salotti buoni, “inciucia” da tempo con l’avversario.

  63. Francesco Arosio ha detto:

    Concludo dicendo che io il PD l’ho votato anche in queste elezioni, ma sono tra quelli che pensano che ci sia bisogno di un cambiamento profondo. E il cambiamento non lo si ha astenendosi o uscendo dall’aula mentre si deve votare per un Governo che è il “meglio del peggio”, la “rivoluzione democratica” va fatta prima e dopo, senza paura di perdere privilegi o posti! Il resto non serve a nulla. O meglio non è utile agli elettori di centro sinistra.

  64. Pirata94 ha detto:

    Sono con Arosio e aggiungo che i sindacati, gli ex-diessini, sel, ingroia ….sono la vera palla al piede del paese. Ideologia muffita comunista, ideologia che vorrebbe uccidere il talento, deprimerlo e livellare tutto. Cari comunisti, una buona società si preoccupa di far partire tutti ad armi pari, non di livellare e uccidere chi ha qualitá. Continuate pure a bloccare le riforme e a godere del vostro ridicolo minoritarismo masochista e idiota, però sappiatelo: il PD lo avete già avvelenato, ora state avvelenando il paese. Civati la serpe vigliacca? Il vostro degno leader.