20 Marzo 2013

La politica cos’è

Appunti

Preso dalle vicende romane, ho seguito dai giornali la vicenda Boeri-Pisapia come ogni altro milanese, leggendo i giornali. Quello che posso dire è che, al di là dei torti e delle ragioni, non ne esce bene nessuno. E non ne esce bene soprattutto la politica. Mai come da questi miei primi giorni in Parlamento ho sentito sulla pelle il discredito per un’attività che, nella mia visione romantica e probabilmente naïf, dovrebbe essere la più alta e nobile che si possa immaginare. È un momento in cui la giusta indignazione si confonde col disprezzo e legittima la spietatezza, come ha scritto bene Daria Bignardi sul suo blog. L’altroieri a Radio2 ho dovuto discutere con la Senatrice grillina Serenella Fucksia, che ha articolato il suo parere negativo su Laura Boldrini dicendo che in fondo si tratta di una che ha avuto una vita facile, la pappa pronta. “Abbiamo perso il senso del ridicolo”, ho risposto, pensando a cosa facesse la Senatrice Fucksia mentre Laura Boldrini si smazzava Sudan e Ruanda facendo esperienze di vita che di fuchsia non dovevano avere proprio un bel nulla. Ecco, se questo è il sentimento prevalente, e una che la pensa come la nostra Serenella diventa senatrice della Repubblica inondando l’etere di questo qualunquismo insinuante e velenosetto, io penso che persone speciali come Pisapia e Boeri debbano fare uno sforzo extra per ricordare a tutti che la politica, soprattutto in un momento come questo, non è fatta solo di tagli di costi o scazzi personali.

5 risposte a “La politica cos’è”

  1. Lucia ha detto:

    Non posso che darti ragione e ringraziarti ancora per come hai dimostrato (in radio l’altro giorno) che il “sono tutti uguali” è assolutamente sbagliato! Mi son vergognata per la Fucsia quando ha detto quello che ha detto sulla Boldrini. Sono donne come lei che mi fanno essere orgogliosa di essere anche io un’Italiana!

  2. Riccardo ha detto:

    Entrambi hanno indubbiamente delle grosse colpe, però è uno che ha cacciato l’altro (portando in giunta gente come la Rozza).

    Boeri (finalmente) l’ultimo anno lo sforzo lo aveva fatto calmandosi decisamente, e Pisapia invece ha cercato dei pretesti inesistenti visto che i risultati e la linea politica dell’assessorato non sono mai stati messi in discussione.

    Non sono particolari inutili e questa volta purtroppo la tua mi sembra un’analisi troppo sommaria.

  3. […] di leggere l’articolo ho pensato che, come dico alla fine del post precedente, la politica non può limitarsi a votazioni, scazzi personali e tagli di spese di rappresentanza. E […]

  4. AndreaB. ha detto:

    Non entro nella vicenda Boeri-Pisapia perche non ne so abbastanza.
    Ma sono preoccupatissimo per il qualunquismo dilagante nella nostra societa’. Ed ho la sensazione che, soprattutto in questo periodo, per assecondare le pance delle persone si rinunci troppo spesso al ragionamento, all’analisi, ai distinguo e alla sobrieta’. Penso invece che vada fatto di tutto per combattere ogni forma di qualunquismo e populismo.
    Bravo quindi Ivan che rimarchi spesso questo problema.

  5. Jacopo ha detto:

    che poi, gli ultimi che dovrebbero parlare di “pappa pronta” per denigrare i meriti altrui (cristallini nel caso della boldrini: ho votato per sel perchè c’era in lista gente come lei, come airaudo, come giovanni barozzino) sono proprio i grilloni. proviamo a domandarcelo: cosa ha fatto la serenella fucksia per veder spuntare sotto il suo deretano di “cittadina” lo scranno senatoriale”? ha fatto attività politica? ha acquisito meriti “sul campo” o “sul territorio”? da quel che sappiamo, in verità, alle “parlamentarie online” dei grilloni hanno votato in quattro gatti. poi le liste sono state compilate, con decisione insindacabile e in gran segreto, dalla coppia grillo-casaleggio, e poi annunicate alla folla in trepidante attesa. tornano in mente le parole di giovanni favia nel famoso fuorionda di piazzapulita, perchè favia aveva previsto esattamente come sarebbe andata; aveva previsto che i candidato li avrebbero scelti, da soli, grillo e patti smith, e li avrebbero scelti non fra i più capaci, o fra i più equilibrati. ma fra i più esaltati, fra gente che, presa da sola (applicando il loro motto “uno vale uno”) non riuscirebbe a farsi votare neanche dal proprio cane. incompetenti, arroganti, maleducati, una cosa che sarebbe ridicola se la situazione non fosse difficile e tesa come invece è. questo oggi si permettono di venirci a fare la lezione. e la colpa è, in gran parte, anche del pd, però da fastido, e molto, ugualmente…